Dopo i risultati dei primi due capitoli, ci sono tutte le ragioni per aspettare fiduciosi il terzo film di Sam Raimi dedicato all’Uomo Ragno. Uscirà in Italia il 4 maggio e più o meno in concomitanza dovrebbe essere disponibile sugli scaffali anche l’avventura interattiva Activision ispirata alla pellicola. Sulla scia del sorprendente tie-in di Spider-Man 2, le speranze per il videogame di Spider-Man 3 sembrano ben riposte.

A Santa Monica, in California, dove ha sede lo studio di sviluppo Treyarch, si sta lavorando sulle versioni PlayStation 3 e Xbox 360 del gioco, che arriverà anche su Pc (Beenox Studios), PlayStation 2, Wii, Psp, Nintendo Ds e Game Boy Advance (Vicarious Visions).

L’idea è di offrire un’accurata ricostruzione digitale di New York, un’immensa città in cui essere liberi di volteggiare senza limiti nella calzamaglia del ragnetto. Che per l’occasione avrà due colori. Quello classico, rosso e blu, e un altro, nero e misterioso.

Indossare la tuta nera per Peter Parker significherà entrare in possesso di nuovi, straordinari poteri, ma anche rischiare di perdere il controllo di se stesso e anteporre la propria sete di vendetta alla salvaguardia degli innocenti. È il lato oscuro che fa affiorare il simbionte alieno da cui nasceranno creature mostruose come Venom e Carnage. Nel videogame, come nel film, ci dovrebbe essere spazio per il primo nelle battute conclusive, seppure spetterà all’Uomo Sabbia il ruolo di antagonista principale dell’Arrampicamuri.

Peter Parker indossa la misteriosa tuta nera che darà origine a Venom
Peter Parker indossa la misteriosa tuta nera che darà origine a Venom

Un assaggio dei loro scontri lo si può avere guardando il trailer del gioco, reperibile sul sito ufficiale (link nelle risorse di Rete). Le prime immagini ufficiali sono invece visionabili nella galleria. Anche se i legami tra il nuovo videogame dell’uomo ragno e il precedente Spider-Man 2 di Treyarch appaiono molto forti, l’editore promette - insieme a una cura rigenerante sul fronte audiovisivo – un sistema di combattimento creato ex-novo.

La vera discriminante sarà però la capacità degli sviluppatori di fondere le esigenze narrative del progetto con la tensione per la struttura aperta. In Spider-Man 2 era divertente anche solo danzare appesi ai grattacieli, ma le occupazioni tra un capitolo e l’altro della storia non brillavano certo per ingegno e varietà. Se Spider-Man 3 riuscirà a metterci una pezza e Treyarch, nonostante le scadenze impellenti di questo genere di produzioni, riempire il gioco di attività ricreative collaterali allora, ecco... sarebbe perfetto.