Confesso: sono sorpreso dall'esito del sondaggio lanciato una settimana fa da FantasyMagazine.

La domanda era semplice: parteciperesti a una Convention fantasy?

Consideravo scontato che gli appassionati reputassero piacevole incontrare i 'propri simili' e passare giornate a parlare di Tolkien,  Gaiman, Le Guin, Harry Potter, cinema e televisione fantasy...

A quanto pare non è così. Il desiderio di evasione dal reale dev'essere così forte da spingere i fan a rimanere rinchiusi nel loro mondo 'alternativo'. Probabilmente sono diverse le considerazioni che hanno spinto il 28% dei votanti a scegliere l'opzione 'Non parteciperei', e sarebbe interessante approfondire.

Capire se la risposta è frutto di un'esperienza negativa (non che siano molte le occasioni o le Convention in Italia in grado di riunire un buon numero di appassionati) o di un giudizio espresso a priori.

Solo il 48% parteciperebbe senza compromessi, mentre il 15% interverrebbe solo a costo 0.

Le mie esperienze in fatto di Convention (che  uniscono appassionati del mondo fantastico in genere, fantascienza e horror inclusi) hanno lasciato buoni ricordi e un nutrito numero di conoscenze, ma risalgono a qualche anno fa. L'elemento aggregatore (alcuni la chiamano scusa) che consente ai fan di riunirsi a dibattere sino a notte fonda si è perso a vantaggio della comunità 'virtuale'?

Esprimete, se volete, la vostra opinione commentando la notizia.

Nell'attesa potete divertirvi con la nuova inchiesta: i supereroi sono fantasy?