Il "quoit" è quel gioco di origine francese in cui un anello viene lanciato ad infilarsi in un piolo, e in cui i pioli sono a volte disposti a croce e altre volte a cerchio. Fu probabilmente per deliberata disinformazione che a un antico cerchio di megaliti sito nell'Oxfordshire fu dato il nome di "Devil's Quoit", il "quoit" del diavolo, sorvolando sul fatto che la figura del diavolo fosse completamente sconosciuta alle popolazioni britanniche del Neolitico.

Nel corso dei secoli la credenza che il sito fosse opera del Diavolo diede modo agli abitanti della zona di demolire senza sensi di colpa le grandi pietre erette, per riutilizzarle come materiale da costruzione, o anche semplicemente di sotterrarle per poter coltivare il terreno. Nel 1940, quando solo tre menhir erano rimasti in piedi, anche questi furono completamente interrati per trasformare il terreno, su ordine di Churchill, in un campo di aviazione bellico, e dopo la guerra la zona fu adibita a cava di ghiaia e utilizzata da una compagnia di riciclaggio rifiuti.

Dopo l'incuria da parte delle autorità, fu stranamente grazie all'interesse della ditta di riciclaggio che i megaliti sepolti furono "delicatamente" riportati alla luce con le ruspe, dando il via a un'operazione di recupero del sito, sostenuta dal proprietario del terreno e dall'Oxford Archaeology, che in una ventina danni di lavori portò alla ricostruzione di quello che è, in ordine di grandezza, l'ottavo Cerchio di Pietre britannico. Le pietre mancanti sono state sostituite con rocce agglomerate dello stesso tipo e innalzate insieme alle pietre originali, l'erba è stata falciata, i conigli che danneggiavano il sito sono stati allontanati o, ahimè, gasati, e finalmente, il 13 settembre 2008, i primi visitatori hanno avuto accesso al monumento che sembra apparire com'era 5.000 anni fa, se non per le dimensioni leggermente ridotte, poiché le pietre erette sono 28 al posto delle 35 calcolate dagli archeologi.

Il proprietario del luogo, signor Hanson, dice di avere in mente di limitare l'accesso costruendo uno steccato "come a Stonehenge", e gira voce, forse solo una

speranza, che alcuni gruppi neopagani chiederanno di poter utilizzare il sito in occasione di alcune feste celtiche. Come a Stonehenge.