Martin Mystère è il personaggio più trasversale ai generi del fumetto italiano.

Castelli lo ha creato ispirandosi ad Allan Quatermain. Il fumetto uscì in contemporanea, o quasi, con il primo Indiana Jones, pur essendo precedente nella sua ideazione, ma le sue avventure hanno toccato i più diversi territori del fantastico. Avventura, horror, fantascienza, thriller, teoria del complotto e, non ultimo, il fantasy.

Mystère ha incontrato il Mago Merlino, il piccolo popolo, fate, streghe, stregoni.

Ha toccato con mano la spada Excalibur, ha incontrato Beowulf, ha visitato Agarthi e il teschio di cristallo per il "Buon Vecchio Zio Martin" (come lo chiamano i suoi fan) è storia passata, addirittura del 1983.

La sua testata è in edicola dal 1982. Pur non rischiando mai seriamente di chiudere la testata ha avuto però anche dei momenti di crisi. Più di tre anni fa, la periodicità è passata da mensile a bimestrale e questo sembra avere fermato l'emorragia di lettori che sembrava aver colpito il fumetto negli anni precedenti.

Ora, in un momento tra l'altro reso difficile dalla momentanea assenza per malattia del suo inventore e curatore della testata Alfredo Castelli (peraltro ormai in via di guarigione, tanti auguri Zio Alfredo!), l'albo tocca il prestigioso traguardo del numero 300, che sarà nelle edicole il prossimo 10 dicembre.

Com'è tradizione bonelliana, i numeri centenari sono a colori. Ma i numeri centenari "mysteriani" hanno una particolarità in più, sono numeri "sui" colori. I colori diventano espedienti narrativi, che danno vita ad alcuni tra i migliori numeri centenari del parco delle testate bonelliane.

La particolarità di questo numero 300 è tra l'altro quella di essere il quattrocentesimo albo con protagonista l'archeologo. Apprendiamo infatti dal sito ufficiale della Bonelli che, facendo quattro conti, alla casa editrice si sono resi conto di questa curiosa coincidenza.

A tutto il 2008 sono usciti 300 numeri di Martin Mystère, 7 numeri di Martin Mystere Bis, 25 numeri di Martin Mystère Special, 22 numeri dell’Almanacco del Mistero, 12 numeri di Martin Mystère Gigante, 4 di Martin Mystere Maxi, 4 di Martin Mystère Extra con racconti brevi, 20 di Zona X con racconti interpretati o presentati dal Detective dell’Impossibile e 6 numeri fuori serie (i “Team Up” con Dylan Dog e Nathan Never, gli albi Il mistero delle nuvole parlanti e Generazioni), per un totale di 400 uscite.

Nella galleria d'immagini, oltre che la copertina e alcune suggestive tavole, trovate anche la copertina dell'ipotetico numero 400.

Porgiamo anche noi gli auguri per questa ricorrenza e facciamo i complimenti allo staff della testata, tra cui cito per tutti il redattore principale Carlo Recagno che si è trovato a fronteggiare un momento difficile, uscendone a testa alta.

In questo numero 400 Recagno è affiancato da un cast di disegnatori di prima scelta: Giancarlo Alessandrini (come sempre autore anche della copertina), Bruno Brindisi, Daniele Caluri, Esposito Bros., Lucio Filippucci, Giovanni Freghieri, Corrado Roi e Rodolfo Torti.

La quarta di copertina dell'albo. Sette raggi di luce si dirigono verso la Terra, come un inquietante arcobaleno dotato di volontà propria, e qui prendono forma umana. Episodi simili sono già avvenuti in più occasioni nel remoto passato; questa volta, però, l'avvento dei Sette Signori dell'Iride può determinare in modo definitivo il futuro dell'umanità, modificando la maniera in cui gli uomini percepiscono la realtà. Un'odissea nel tempo e nello spazio, tra passato, presente e futuro; dalle strade di New York alle sabbie del Sahara, dall'Egitto all'Irlanda, fino a toccare altri mondi, in sette racconti che esplorano in quali modi i colori possono influenzare vite e destini!

Tanti auguri quindi ad un personaggio che è parte integrante della storia del fumetto italiano. Altri 400 di questi 400! E ancora oltre!