Chi sia Marina Lenti i lettori di FantasyMagazine lo sanno molto bene: per anni ne è stata una  tra le più importanti firme. Non ha quindi bisogno di particolari introduzioni, ma credo che sia sufficiente dichiararla una delle maggiori esperte in Europa del mondo di Harry Potter. Dopo avere esplorato in lungo e in largo il mondo di Hogwarts e dintorni, Marina ha puntato la sua attenzione sull’autrice della saga, che ormai definire semplicemente “scrittrice” è quanto meno restrittivo. J.K. Rowling è una sorta di fenomeno sociale e di costume, e anche per questo si sentiva decisamente il bisogno di una sua biografia in lingua italiana. Eccola qui: J.K. Rowling: l’incantatrice di 450 milioni di lettori. Che dire? Ci sono biografie che risultano affascinanti quanto un romanzo, realtà che superano le finzioni narrative.

<i>J.K. Rowling: l’incantatrice di 450 milioni di lettori</i>
J.K. Rowling: l’incantatrice di 450 milioni di lettori

La biografia di J.K. Rowling fatta da Marina Lenti è una di queste. Come si diceva, da anni Marina si aggira nei mondi incantati creati dalla scrittrice inglese, ne conosce anche gli angoli più remoti, sa persino cosa c’è sulle tavole di Hogwarts. Frequentando questi mondi immaginari ha imparato a conoscere piuttosto bene anche la sua autrice. Ne conosce bene il valore, le qualità, così come i difetti. Questo libro non è un’agiografia, non è il lavoro di una fan scatenata monomaniaca di un’opera o di un autore. È un lavoro scrupoloso, documentato, ma allo stesso tempo appassionato. È la biografia di una donna che ha attraversato varie traversie, finché è stata baciata da un successo enorme, al di là delle aspettative, e ce la presenta così com’è, con le sue luci e con le sue ombre. Non è chiesto al lettore di seguire con mentalità da tifoso le vicissitudini della Rowling. Certe sue prese di posizione, in campo culturale, così come in campo politico, possono anche non piacere, ma questa è la Rowling: così è se vi piace, per prendere in prestito le parole del Bardo di Stratford. Ma le sue opere sono qualcosa di geniale, qualcosa che ha lasciato il segno nella letteratura dell’immaginario della fine del ‘900.

Hogwarts, con le sue leggi e i suoi valori, incantò i lettori per anni, ponendosi come una piccola ma significativa risposta  alle false certezze dell’uomo postmoderno, che cerca sicurezza nelle cose materiali, che usa gli altri come oggetti a propria disposizione, che ostenta superiorità cercando di affermare se stesso, perché in fin dei conti ha paura di tutto ciò che esula dal suo piccolo orticello. La saga di Harry Potter ha dato nuova linfa alla letteratura «fiabesca», o fantastica.

La fantasia non è un mezzo per distogliere lo sguardo dalla realtà, ma per saper vederla meglio, per cogliere – con stupore – quello che ai sensi non è immediatamente visibile. Così il mondo della fantasia aveva offerto alla Rowling – una fallita, con un matrimonio andato a rotoli, senza un lavoro, e nelle condizioni di madre-single – un ristoro al suo animo, sempre pronto all’entusiasmo ma anche amareggiato dalle delusioni, una soluzione ai problemi della vita, un porto sicuro dove approdare tra le tempestose vicende della vita.

Marina Lenti ci conduce ora a ripercorrere i viaggi esistenziali di questa donna, il suo percorso umano e artistico, le sue scelte, i suoi fallimenti, i suoi successi. Sulle tracce di una donna, e del suo mondo incantato.

Ne scaturisce una narrazione che ci aiuta molto a capire come possa essere nata una saga come quella di Harry Potter. Possiamo meglio comprenderne le fonti di ispirazione, i punti di riferimento, i sentimenti che animavano l’autrice nel momento in cui elaborava le sue storie.

Così come la Rowling ci ha mostrato il suo protagonista attraversare le esperienze della vita, fino a scoprire la propria identità, i propri talenti nascosti, le proprie potenzialità, così che – da bambino frustrato – Harry è diventato gradualmente un ragazzo capace di condivisione, di amicizia, di dono,  sempre più consapevole di se stesso, del proprio compito nella vita, delle proprie potenzialità, così Marina Lenti ci offre una “storia delle storie”, oltre che un profilo biografico. La protagonista non è solo una fragile donna inglese diventata seconda in potenza e denaro alla sola Regina Elisabetta, ma anche uno scenario affascinante della cultura del nostro tempo, e non solo quella fantasy. E il tutto – il che non guasta affatto – con una scrittura agile, fresca, brillante come un romanzo.