Scrivere è come una droga: dà dipendenza. Comporta sempre una sfida e si finisce per accettarla. Si finisce per farsi incantare dalle parole e dai personaggi da noi stessi creati. Le parole sono la nostra casa. I personaggi i nostri amici. Arrivi a conoscerli tutt’e due, e a conoscerli come conosci te stesso. Nati da te, divengono parte di te.

E il mondo in cui vivono i personaggi diventa il mondo in cui vive il loro autore. Soprattutto se, come ha scritto Terry Brooks nella sua autobiografia A volte la magia funziona, lui non voleva scrivere vicende ambientate nel mondo reale. Il mondo reale non era abbastanza vasto o bizzarro (pag. 24) perché potesse trovarvi lo spazio necessario a narrare le storie che stavano nascendo nella sua mente.

Brooks ha iniziato a far conoscere ai lettori il suo mondo nel 1977, con La spada di Shannara. Un mondo che in quarant’anni si è arricchito di numerosissimi volumi, alcuni dei quali hanno collegato quella terra in cui vivono gli elfi e la magia funziona al mondo in cui viviamo noi. Ora per Terry è arrivato il momento di fermarsi. In un’intervista a Entertainment Weekly lo scrittore ha dichiarato che la nuova tetralogia, The Fall of Shannara, segnerà la conclusione per quel mondo che lo ha reso famoso.

Con il suo consueto tono scherzoso Brooks ha spiegato all’intervistatore che, nonostante il suo progetto iniziale fosse di vivere per sempre, si è reso conto che probabilmente questo non avverrà. Dato che non vuole entrare a far parte di quel gruppo di autori che, dopo aver portato avanti una serie per moltissimi anni, hanno lasciato il compito di concluderla a qualcun altro, è giunto per lui il momento di scrivere la fine. Una fine, ha dichiarato, che ha in mente ormai da molti anni. Non è detto che questi quattro romanzi saranno un addio definitivo a Shannara, Terry potrebbe decidere di tornare indietro e riempire qualche buco rimasto nella storia, o scriverne qualcun’altra riguardo a un determinato personaggio, ma è qualcosa che farà solo se ne avrà voglia, non perché si sente obbligato a farlo.

Brooks ha spiegato di sapere quale sia l’impatto emotivo che vuole ottenere con quest’ultima saga. Ha iniziato a lavorare sull’idea del rapporto fra magia e scienza e su come possano essere le due facce di una stessa moneta. Entrambe seguono le stesse regole, ed entrambe possono essere positive o negative, usate bene o male, e visto che il mondo è ciclico e la storia tende a ripetersi c’è una guerra fra le due, con ciascuna che, di volta in volta, è prevalsa sull’altra. Ora il suo scopo è narrare cosa accadrà quando scienza e magia si incontreranno di nuovo.

The Black Elfstone, primo romanzo di The Fall of Shannara, previsto per il 13 giugno 2017, è terminato. Terry ha da poco superato la metà del secondo romanzo, ipoteticamente previsto per il 2018.