Circa tre anni fa Warner Bros. e Legendary Pictures, con la benedizione di Toho, avevano rivitalizzato l'interpretazione occidentale di Godzilla, salvando la reputazione del re dei mostri nel fingere non sia mai esistito il 1998. Pur con i suoi difetti, il lungometraggio ha riscosso un certo successo e si è garantito un sequel previsto per il 2019 e che coinvolgerà altre celebri creature giapponesi quali King Ghidorah, Rodan e Mothra.

Proporre un prosieguo di un brand economicamente remunerativo è una mossa di routine, ma pochi si sarebbero aspettati la comparsa di un progetto parallelo a tema King Kong. Si è di fatto formato un MonsterVerse che richiama le strategie di mercato Marvel, alternando episodi monografici nell'attesa dell'inevitabile grande sfida globale che, nel 2020, evocherà un orgiastica lascivia in salsa kaiju.

Se il gargantuesco gojirasauro si è visto riscrivere il retaggio in favore della sua trasposizione 2016, Kong: Skull Island proporrà un intreccio ben più familiare, facendo slittare alcuni dettagli classici piuttosto che ricostruirli ex novo. Traslata negli anni '70, la trama seguirà le vicende di un gruppo di esploratori alla scoperta di un'isola sconosciuta e identificata solamente grazie alla prolificazione satellitare. Questo Eden incontaminato si è sviluppato secondo regole tutte sue e gli invasori sono costretti a sopravvivere alla cruenta battaglia al potere tra il gigantesco primate e i famelici “strisciateschi”.

Kong: Skull Island.  Finalmente King Kong si rivela

Kong: Skull Island. Finalmente King Kong si rivela

Articolo di Denise Maria Paulis Lunedì, 14 novembre 2016

Dopo un teaser trailer accattivante con un vedo-non vedo dell’iconico gigante gorilla, ecco finalmente una foto che ritrae il mostro, o dio per alcuni, in un’istantanea di pura rabbia e ferocia. Inoltre il regista, Jordan Vogt-Roberts, ci spiega il rapporto tra il Kong del passato e il nuovo Kong che vedremo al cinema.

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Godzilla

Godzilla

Articolo di Emanuele Manco Mercoledì, 14 maggio 2014

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Dai trailer, dai poster e dalla presenza di un personaggio di nome Conrad (Tom Hiddleston) si intuisce che a subire l'evoluzione più significativa sia il senso stesso dell'opera. Il regista Jordan Vogt-Roberts pare avere tra le mani un film che disegna mostri quali metafore della guerra del vietnam e il vietnam come parabola del “cuore di tenebra” neocolonialista che affligge anche la contemporaneità. O forse sto ancora cascando nella trappola e la presenza di grandi attori (il già menzionato Hiddleston, ma anche Samuel L. Jackson, Brie Larson, John Goodman, John C. Reilly) mi inganna come era capitato per la celere comparsata di Bryan Cranston in Godzilla, nascondendo una realtà molto meno complessa.

Resta il fatto che si è già ufficializzata la presenza di un continuum narrativo nella figura della misteriosa azienda Monarch, che molti ricorderanno essere involta direttamente nella nascita dei mostri M.U.T.O.. Nel migliore stile fumettistico, inoltre, pare sarà presente un'epica scena post-crediti atta ad ampliare il pantheon di creature e a fomentare le più viscerali aspettative.

Presentato da Warner Bros. Pictures, Legendary Pictures e Tencent Pictures, Kong: Skull Island uscirà nelle sale di tutto il mondo il 10 marzo 2017.