La sorpresa è poca: La bella e la bestia si è dimostrata un'arma letale per depredare i botteghini cinematografici. Il live-action ispirato al classico d'animazione Disney del 1991 ha ottenuto 7,2 milioni di Euro nel primo week-end di programmazione, infrangendo molti record e appagando le mire della Walt Disney Company la quale, attraverso l'Amministratore Delegato Daniel Frigo, ha dichiarato:
Abbiamo iniziato il nuovo anno con questo sensazionale evento cinematografico al quale tutta la company ha lavorato con grandissimo entusiasmo e impegno. Dal theatrical al retail, dal licensing al Disney Store: un’unica grande squadra in cui, grazie a una strategia integrata e al supporto di diversi partner, tutti hanno potuto dare il proprio prezioso contributo.
In effetti, al pari di moderni Frederick Morgan, i componenti dello staff Disney hanno pianificato uno sbarco micidiale capace di creare un varco per numerose operazioni satellite. Oltre allo Store menzionato esplicitamente, in uscita sono anche l'album di figurine e il magazine a tema che, mi piace credere, offrirà alle adolescenti i migliori consigli per adeguarsi agli standard femminili della Francia del Settecento.
La Bella e la Bestia
Disney Studios hanno mosso mari e monti per far parlare de La bella e la bestia. Le foto sono comparse su mille magazine, l’attenzione è massima, ora non resta che capire se le aspettative saranno mantenute o crolleranno come petali di una rosa passita.
LeggiLa bella e la bestia, da oggi al cinema
Da oggi in 800 schermi la versione live action del classico Disney The beauty and the Beast con Emma Watson. Le inutili polemiche su Emma Watson e Le Tont.
LeggiIl successo riscontrato non rallenta tuttavia le strategie d'azione e, forti di questa vittoria, i capi d'azienda sono intenti a mappare l'universo delle pietre miliari Disney, pronti a investire su nuovi adattamenti. Si parla già di avventure sottomarine di Ariel, dell'ispido pelo del leoncino Simba, della bicromatica chioma di Crudelia De Mon e di un Dumbo che dovrebbe passare nelle mani di Tim Burton. A proposito di Burton, La bella e la bestia scalza finalmente il suo Alice in Wonderland dalla pole position dei live-action maggiormente proficui al momento del loro debutto. Resta da vedere se questo alto standard si preservi nel tempo o sfumi immediatamente.
Nel frattempo Emma Watson, pur essendo al centro della propaganda promozionale de La bella e la bestia, si è portata a casa “solamente” 3 milioni di dollari, uno stipendio veramente misero se paragonato alla paga media della celebrità di sesso maschile o degli assegni che incassava ai tempi di Harry Potter. Pare tuttavia il suo contratto riportasse anche una clausola secondo la quale, qualora il film si confermasse un successo economico, la sua parcella quintuplicherebbe. Se desistete dal visionare la pellicola diffidando della sua qualità, insomma, potrete sempre convincervi a cambiare idea giustificando il tutto per il benessere delle giovani attrici sottopagate.
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