Negli ultimi anni i librogames hanno visto una sorta di rinascita con differenti diciture (libri interattivi, gamebooks…). Partendo dalle riedizioni di Lone Wolf, negli ultimi anni stanno uscendo nuovi titoli ispirati alla formula nata negli anni ’80, ma con adattamenti per affrontare la tecnologia e la crossmedialità moderna: è questo il caso di Il Marchio.

Il Marchio è il primo titolo della saga di Fra Tenebra e Abisso di Dario Leccacorvi, edito da Aristea, e costituisce quindi l'inizio di un'avventura che prosegue poi nel secondo numero della serie, La Megera, già uscito.

La storia inizia in modo classico: il protagonista, orfano tirato su da un amico di famiglia, Namer Nizwa, è incaricato proprio dal padre adottivo di recarsi in una città vicina. Là infatti è andato a studiare da qualche tempo il figlio Noder, grande amico del protagonista, sotto l'egida di un famoso Iatromante, Molwarum Istwe. Da mesi ormai però suo padre non ne ha più notizie e comincia a essere molto preoccupato. Così incarica il protagonista – tu – di andare a indagare.

L'arduo compito di salvare l'amico Noder dalle forze oscure spetta proprio al protagonista, le cui azioni sono guidate dal lettore. Quest’ultimo si troverà così coinvolto in un viaggio che lo porterà dal villaggio di Naltau lungo il fiume Meyr, fino alla città di Sorgand, dove ha dimora il misterioso Iatromante, per scoprire che le cose non stanno affatto come sembrava all'inizio…

Gli avversari che il protagonista incontra lungo il percorso sono molteplici: da classici briganti e orchi, fino a creature di tenebra che ancora, in questo primo volume, rimangono avvolte da un'aura di mistero. I paragrafi sono spesso corti, scorrevoli, e offrono un'ampia serie di scelte. Ogni tanto sono intercalati da illustrazioni in bianco e nero, opera di A. Alaia, che in verità non sono molto dettagliate, ma con quelle linee decise e prive di colori risultano fortemente evocative. E comunque, un gamebook è in primo luogo un libro, più che un albo illustrato, quindi è giusto che le illustrazioni siano da supporto ma non concentrino troppo l'attenzione dei lettori.

Riprendendo il gameplay classico dei gamebooks anni '80, Il Marchio rappresenta un'esperienza single-player. Il sistema di gioco si basa sull’utilizzo di due dadi da 6, sostituibili con l’apertura casuale delle pagine del testo in cui in alto sono riportati appunto due dadi da 6 con vari risultati: simpatico espediente per chi appunto non è in possesso di dadi (per esempio, chi si trova a leggere in treno o in viaggio in generale). A differenza dei classici GdR da tavolo, e come invece gran parte dei gamebooks, più basso il tiro, più probabile è il successo, in quanto per superare la prova bisogna ottenere un risultato pari o inferiore alla caratteristica indicata.

Rispetto alla serie di Lone Wolf, ne Il Marchio il personaggio è più articolato in quanto dotato di tre caratteristiche: Valore, Sapienza e Astuzia; inoltre è dotato di punteggi di energia fisica ed energia mentale. Per acquisire le abilità è necessario avere un valore minimo in una caratteristica e spendere i punti Fato. Per poter poi utilizzare le abilità così ottenute dovremo spendere i punti di energia mentale.

Detto così, il sistema di gioco sembra complicato, ma le indicazioni lungo il testo sono quasi sempre chiare ed esaustive. Anche la creazione della scheda personaggio non è un problema, in quanto ci sono quattro opzioni di scheda pre-impostata da utilizzare nel caso non si abbia voglia né tempo di crearcela una su misura (personalmente, ho provato il primo personaggio prefatto, la combattente Nijmara Feidan).

Ecco come appare una scheda personaggio de Il Marchio:

La novità rappresentata da Il Marchio – novità relativa, in quanto possiamo considerarne precursore il gioco per mobile device Joe Dever's  Lone Wolf – è la possibilità di leggere non solo l'edizione cartacea, ma anche di scaricare l'apposita app su dispositivi mobili, in modo da avere un'esperienza di lettura e gioco più interattiva.

In conclusione, Il Marchio è sicuramente consigliato a tutti coloro che amano i librogame, e che magari vogliono gustarseli dal cellulare invece che dal classico cartaceo, in quanto è un’avventura old school ben scritta e con un sistema di gioco abbastanza snello. La storia, anche se classica, vi porterà a viaggiare in questo mondo fantasy pieno di pericoli con un’atmosfera ben tratteggiata. Anche se lo sviluppo narrativo segue un binario abbastanza preciso (nella mia lettura, ho trovato poche side-quest, e comunque tutte in qualche modo collegate alla trama principale), potrete affrontare gli ostacoli applicando scelte e strategie differenti che possono o meno facilitare l’impresa, o invece far "finir qui la vostra avventura".