Il 14 Gennaio è uscito un nuovo titolo Armenia per la collana Fantasy, La strega della vigna", di cui abbiamo già pubblicato una scheda di presentazione.
La Strega della Vigna
Una vigna incantata, un’oscura maledizione… e una strega che può scioglierla grazie all’amore.
LeggiProtagonista del romanzo è la strega del vigneto di Chàteau Renard, Elena, che si risveglia dopo sette anni da un incantesimo che l'ha trasformata in rospo. La storia prende le mosse dal desiderio della donna di scoprire il colpevole di questo terribile maleficio che le ha rovinato la vita, e di vendicarsi su di lui. Bastien, il suo ex, sembra il maggiore indiziato. Ma niente sembra andare per il verso giusto, e quando viene accusata di una serie di oscuri rituali, e addirittura di omicidio, Elena capisce di essere stata incastrata di nuovo. Come se non bastasse, al suo ritorno a casa, la strega scopre che la sua vigna è stata acquistata da un avvocato di città, Jean-Paul, un uomo con i piedi per terra che considera la magia delle vigne una sciocca superstizione.
La trama è molto lineare, a volte banale nella sua semplicità. Tutto ruota secondo il punto di vista dei due personaggi principali, Elena e Jean-Paul, la strega e il cittadino che non conosce niente della magia. Due mondi che si incontrano, si scontrano, e come è prevedibile, si innamorano. La loro storia d'amore è il filo conduttore di tutta la vicenda, rendendo il romanzo più che altro un harmony travestito da fantasy. Certo, la magia è presente nella storia, anzi, più che altro nell'ambientazione. La Strega della Vigna si svolge in quello che sembra il nostro mondo, in un non ben determinato periodo storico che potremmo identificare in un primo Novecento. In realtà, l'argomento "ambientazione" è affrontato molto alla leggera, accennando a una magia legata al vino e alla viticultura, che si basa soprattutto sull'uso di erbe e veleni, lasciando però alla storia d'amore la centralità assoluta della vicenda. Anche il tentativo di inserire qualche elemento di giallo nella trama è minimo, in quanto il colpevole di tutto viene identificato dal lettore a meno di un terzo del romanzo. Del resto, gli unici personaggi rilevanti sono i due protagonisti (che quasi mai sono gli assassini), il morto e altre due figure su cui, ovviamente, non possono che cadere i sospetti del lettore.
Inoltre i personaggi, a parte Elena e Jean-Paul che sono sviluppati con maggior attenzione, appaiono tendenzialmente piatti, senza alcuno spessore o evoluzione interiore, e solo inseriti per funzionalità di trama. L'azione è minima nella vicenda, e anche il "combattimento finale" avviene più a parole che a colpi di magia fantasy.
La Strega delle Vigna rappresenta dunque un cambiamento radicale rispetto ai precedenti titoli dell'Armenia, che recentemente ci aveva regalato la bella saga sci-fi di Brandon Sanderson (Skyward e Starsight) e che è famosa soprattutto per aver pubblicato le pietre miliari del fantasy di R.A. Salvatore, di Margaret Weis e di Tracy Hickman (basti pensare alle serie di Forgotten Realms e di Dragonlance). La Strega della Vigna è un titolo da consigliare piuttosto a un pubblico femminile, che si accontenta di relegare al fantasy un ruolo marginale e che è più interessata alle storie d'amore dei romance.
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