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Harry Potter in mostra a Villa Borghese
Harry Potter & Co. L'arte fantastica di Serena Riglietti: In esposizione le illustrazioni italiane del celebre maghetto
LeggiElisabetta Gnone, autrice di W.I.T.C.H. e della serie Fairy Oak
Fairy Oak e’ un piccolo e magico villaggio dove vivono in perfetta armonia esseri umani e creature magiche e la serie narra le avventure di due streghette gemelle: Vaniglia e Pervinca. I primi due romanzi (vedi /notizie/6630) hanno ormai uno stuolo di giovani lettori. Abbiamo voluto conoscere l’autrice, Elisabetta Gnone, che gentilmente ci ha concesso un'intervista
LeggiUno Sguardo nel Buio: La Rappresentazione dell’Avventura Fantastica
Storia editoriale e recensione dell’affascinante gioco di ruolo tedesco pubblicato dalla EL alla fine degli anni ‘80
LeggiLa Quintessenza di Darkover – 5. Volumi Smarriti
I volumi smarriti della Saga di Darkover: romanzi dimenticati, nascosti e perduti; ultime frontiere di un mondo fatto di carta e d’inchiostro
LeggiSpellForce 2: evoluzione fantastica
Parla Martin Löhlein, il project manager del videogame fantasy che prova a far incontrare i giochi di ruolo e gli strategici in tempo reale
LeggiIntervista con Bob Eggleton
Ama Leonardo Da Vinci, Yoshitaka Amano e Alan Lee. Ha vinto ben otto volte il Premio Hugo come miglior artista fantastico: un mito vivente dell'arte fantastica
LeggiClyde Caldwell
Uno dei grandi autori dell'illustrazione fantastica americana
LeggiLe Cronache di Narnia
Un viaggio attraverso i sette romanzi che compongono la saga
LeggiOuroboros
Racconto di Mauro Mirci
Una storia a metà, in equilibrio sul confine, scritta per chi ama passeggiare con la mente lungo il costone spartiacque, per chi non disdegna di sporgersi a sbirciare nei due abissi di possibilità, privilegiando talvolta la tortuosità della mente e talaltra la soluzione squisitamente fantastica.
LeggiDietro
Racconto di Marco Giorgini
E' un po' come accade nei romanzi di King, dove l'insolito si nasconde tra le pieghe della normalità; è un po' come i sorrisi troppo rassicuranti in Rosemary's Baby di Polanski; è un po' come l'idea fulcro che dà vita ai film di Lynch, e che il regista fermò in questa dichiarazione: “Avrei voluto veder accadere cose nella mia esistenza: sapevo che niente era come sembrava, ma non riuscivo a trovarne una prova".
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