Harry Potter and the Deathly Hallows


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FantasyMagazine
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 10:12 am    Oggetto: Harry Potter and the Deathly Hallows   

Harry Potter and the Deathly Hallows

Leggi la recensione.
gwenny
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 10:12 am    Oggetto: Harry Potter and the Deathly Hallows   

Citazione:
il vero, serio, problema del romanzo è la discontinuità di ritmo


Sono solo parzialmente d'accordo.
Imho, il vero e serio problema è la discontinuità con il passato. La mancanza di coerenza con le regole basilari che la Rowling ha stabilito nei sei libri precedenti.
La magia e le regole cambiano di continuo, e cambiano con il solo scopo di tirare fuori dagli impicci l'eroe o per poter portare avanti la trama.
Il continuo uso del Deus ex Machina è sbalorditivo, e non in senso positivo.
La Rowling, in questo libro, va a toccare uno dei temi classici del fantasy, la quest, e ci perde la testa. Fioccano le incongruenze e le trovate spettacolari e, contemporaneamente, crolla la credibilità.
E, anche se può sembrare un paradosso, la credibilità di quello che sta succedendo è basilare nel fantasy; se crolla quella, il castello cade ed è impossibile che il lettore riesca realmente a sentirsi trascinato all'interno del racconto.

Vengono portati a galla avvenimenti del passato, anche interessanti non discuto, ma con modalità discutibili.

Le morti non mi interessano, ma sembrano inserite con il solo intento di fare numero, non c'è dolore e partecipazioni in quelle morti. Due pagine e i protagonisti si sono già dimenticati di loro, con quelle finali è ancora più evidenti: praticamente passano sotto silenzio.

La scelta di aver scritto sei romanzi dal punto di vista di Harry si fa sentire in questo volume finale e la crescita psicologica e la maturità che raggiungono alcuni personaggi (Neville in primis) sono, per quanto affascinanti, con ben poche basi nel passato. "Brutti anatroccoli" che si trasformano in cigni sotto silenzio e noi che vediamo solo il risultato finale.

Voldemort che non è uno dei più potenti e pericolosi dei maghi oscuri, è semplicemente uno dei più incompetenti (ma d'altronde con un antenato come Salazar non è neanche troppo colpa sua...)

E poi la goccia che fa traboccare il vaso, dopo un ultimo capitolo che si conclude in maniera improvvisa, un epilogo che ho trovato semplicemente disgustoso. Per banalità, per scelte dei nomi, per scontatezza e quantità di zucchero.

E mi fermo qui, perché più penso a questo libro più i buchi di trama e le incongruenze mi saltano agli occhi.

Per me questo è un libro che definire mediocre è già troppo, e per me Harry Potter s'è concluso con la fine del Principe.
Fabio
Nano
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 10:24 am    Oggetto: Re: Harry Potter and the Deathly Hallows   

gwenny ha scritto:

La Rowling, in questo libro, va a toccare uno dei temi classici del fantasy, la quest, e ci perde la testa. Fioccano le incongruenze e le trovate spettacolari e, contemporaneamente, crolla la credibilità.
E, anche se può sembrare un paradosso, la credibilità di quello che sta succedendo è basilare nel fantasy; se crolla quella, il castello cade ed è impossibile che il lettore riesca realmente a sentirsi trascinato all'interno del racconto.


leggermente OT:
Parole sante, santissime. C'è in giro una bella quantità di registi e scrittori (di questi un po' meno) che 'sta roba qua ancora non l'hanno capita; e si buttano via una marea di bellissime occasione di avere un ottimo prodotto.
"Forse siamo tutti matti e niente ha importanza"
"Certo!"

Jack Crabb e Mr. Merriweather - Piccolo Grande Uomo
Marina
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 10:39 am    Oggetto:   

Devo ancora metabolizzare bene, ho una strana sensazione piscologica, l'equivalente fisico del giramento di testa. Probabilmente perché in questo libro succede una tonnellata di cose...

Però sono d'accordissimo con Chiara sul ritmo altalenante. Ci sono capitoli in cui non si capisce perché la si tira così in lungo.

Rimando considerazioni più articolate a quando... la psiche avrà smesso di girare Laughing
ThomasMore
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 10:54 am    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Però sono d'accordissimo con Chiara sul ritmo altalenante. Ci sono capitoli in cui non si capisce perché la si tira così in lungo


Come ho scritto anche nell'altra sezione, questo è uno dei punti su cui concordo appieno. Va detto che le parti più dinamiche non sono poche.

Concordo anche con gwenny sul fatto che ci sia qualche Deus ex-Machina di troppo, anche perchè ripensandoci i modi per evitarli (o attenuarli) ci sarebbero stati. La cosa mi ha disturbato sul momento ma non così tanto da rovinarmi la lettura.


Un porco che non vola è solo un porco.
Andrea A.
Hobbit
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 16:35 pm    Oggetto: HP   

Non vedo l'ora di leggerlo!
gwenny
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 23 Lug 2007 21:51 pm    Oggetto:   

Un'espansione del mio commento precedente, per quanto ancora incompleto.
Se pensate stia meglio nella sezione HP, ditemelo o spostatelo pure.

Il testo contiene SPOILER su TUTTO IL LIBRO. Il Testo è colorato in BIANCO leggete a vostro rischio e pericolo.
Il quote NON è spoiler e lo lascio colorato. Si riferisco a quanto dichiarato dalla Row un annetto fa sull'incanto fidelius.


Riuscire a fare un commento decente su Deathly Hallows si sta rilevando una cosa difficilissima. Ho lasciato commenti sparsi su una quantità sproposita di forum e community, ma tirare le fila e mettere giù tutto in maniera ordinata e metodica credo sia al di là delle mie possibilità.
Troppe, troppe e ancora troppe le cose che non mi sono piaciute, che mi hanno lasciato perplessa e, infine, delusa.
So già che mi dimenticherò di un oceano di cose e particolari, chiedo perdono fin dall’inizio.

Struttura e Trama. Semplicemente assente o, nel migliore dei casi, estremamente mal curata. Non c’è “planning” e si vede. Una contraddizione ci può stare, già due fanno storcere il naso. Quando è un continuo, cadono le braccia.
Lo schema base degli eventi, dall’inizio alla fine, è pressoché sempre identico. Fuga -> Salvataggio all’ultimo secondo -> Trappola/Tranello/Situazione di nuovo pericolo -> Fuga. E questo si ripete, e si ripete ancora.
L’utilizzo del Deus ex Machina è imbarazzante. E’ una figura costantemente presente, tanto che non si può più neanche parlare di fortuna al riguardo.
Come faceva notare ChaDo questo libro è molto più “fantasy” degli altri sei, e gran parte della trama gira intorno a uno dei temi classici del fantasy, la quest. (Anzi, nel nostro caso, le due quest). E in un libro fantasy le prime regole sono CREDIBILITA’ e COERENZA, senza queste, tutto viene a cascare (proprio e ancor di più perché è fantasy).
Su questi due temi la Rowling ha fatto cilecca, di CREDIBILE e di COERENTE nelle sue quest non c’è nulla.
La Quest per gli Horcrux e la Quest per le Deathly Hallows sono un susseguirsi di colpi di fortuna e deus ex machina, senza dimenticare i cambiamenti dei limiti e dei poteri della magia.
Non c’è una singola informazione una che Harry&Co non scoprano per caso, non c’è una singola fuga che non porti Harry&Co nel luogo giusto per la mossa successiva.
Lo Spegnino di Silente diventa un oggetto fantasmagorico, la Gringott la banca più facile del Mondo da svaligiare, la Stanza delle Necessità è ora capace di tutto (e poi ci si lamenta delle fic che piazzano al suo interno una spiaggia caraibica… qui ti porta direttamente ai Caraibi), Voldemort (grandissimo Occlumente) non è capace di chiudere la propria mente (e non ditemi che non poteva evitarlo… altrimenti perché nel sesto la connessione è completamente chiusa? Ah, giusto, lì non serviva), la Camera dei Segreti ora si apre con qualche sibilo e fischio a caso… altro che Paraseltongue (beh, per lo meno si capisce perché Voldemort sia tanto stupido, avrà preso da Salazar…), il Mantello dell’Invisibilità di Harry che fino all’anno prima era un “normale” Mantello dell’Invisibilità non certo impermeabile all’occhio di Moody, ora diventa specialissimo e perfetto, invisibile a tutto e a tutti (ma lasciamo perdere, Moody è morto e se lo dimenticano tutti in due pagine, chi volete che si ricordi mai del suo occhio e di quello che poteva fare).
Vogliamo poi parlare della connessione storica Voldemort-Hitler e Nazisti-Mangiamorte? Io, messa così, l’ho trovata insultante per chi c’è passato davvero per l’orrore hitleriano. Perché qui non si tratta più di un vago riferimento, si tratta di un parallelismo troppo stretto e al contempo superficiale, dove arriva l’eroe di turno che libera gli “interrogandi” con azione spettacolare, peccato che gli ebrei nella germania nazista non avessero l’eroe di turno…
E poi, comunque, la storia si muove velocemente, ma non così velocemente. In meno di due mese crolla un ordinamento e se ne instaura un altro. TROPPO veloce, e quindi non credibile, e quindi torniamo al punto di partenza.
Torniamo ai nostri eroi e alle loro continue fughe. Che ci sia una fuga/salvataggio all’ultimo respiro in un libro è credibile, che ce ne siano due è accettabile, che ce ne siano tre diventa sospetto, se aumentano diventano non credibili e estremamente irritanti.
Eppure Harry, Hermione e Ron (quando presente) riescono a scappare (e pure relativamente senza conseguenze fisiche gravi) o a salvarsi all’ultimo da 1)Privet Drive, 2)dal “Café”, 3)dal Ministero, 4)dalla trappola a Godric’s Hollow, 5)Ron salva Harry dal lago ghiacciato (e mi chiedo da quanto cavallerie e nobiltà sia diventato sinonimo di idiozia pura), 6)dal tradimento di Xeno Lovegood, 7)da Malfoy Manor, Cool dalla Gringotts, 9)dalla Stanza delle Necessità, e forse ho dimenticato pure qualcosa.
E per di più sopravvivono per pura fortuna, non per qualche piano intelligente e astuto da parte loro.
Poi Harry si salva pure dalla morte, in un passaggio che non solo è confusionario, ma pure malamente spiegato. Così come è assolutamente ridicola la spiegazione sulla Elder Wand e sul passaggio di proprietà delle bacchette.
Non è assolutamente vero che è la Bacchetta che sceglie il mago, è assolutamente il viceversa. Tanto che basta un Expelliarmus per farle cambiare idea. E, per logica, il 90% dei maghi va in giro con bacchette non proprie (tra questi da notare praticamente tutti i componenti dell’ES che si sono allenati a duellare tra loro… a ogni duello una bacchetta passava di mano… e a questo punto se A e B stanno duellando, A vince e quindi la bacchetta di B diventa sua, poi A e B fanno una rivincita… come può B vincere?). E come può Silente aver battutto Grindelwald in un duello se questi aveva la Elder Wand? Si potrebbe dire che Grindelwald, che l’aveva rubata, non sia il legittimo proprietario. Ma se così fosse neanche Silente lo sarebbe, e di conseguenza neanche Draco e neanche Harry.
Ma torniamo al “presente”, sei Voldemort, hai appena lanciato un Avada contro il tuo nemico, non sei sicuro che sia morto davvero, che fai? Lo controlli tu di persona? Gli mozzi la testa o gli lanci un secondo Avada per sicurezza? Ma no, non sarebbe Mister Stupidità altrimenti! Manda a controllare la più inaffidabile tra i suoi Mangiamorte. Una donna che a cui ha spodestato la casa, che ha trattato in maniera indicibile, a cui ha appena negato una richiesta per il figlio e a cui non ne frega nulla del Signore Oscuro, se non che lasci in pace la sua famiglia.

Abbiamo tante rivelazioni sul passato, alcune delle quali mi fanno ancora venire i brividi.
La lettera di Lily, bellissima e commovente, con tanto di foto ad accompagnarla. E volete dirmi che Sirius per due anni se l’è tenuta in camera e non l’ha mai fatta vedere a Harry?
Silente, bellissimo passato, incomprensibile come nessuno ne abbia mai fatto parola prima (Hermione, cara, ti sei letta di tutto e di più, hai pronto un incantesimo per ogni occasione e ti sei lasciata sfuggire Albus? Mai incappata in una notizia? E come è mai possibile che, nel momento in cui stavano veramente cercando di diffamarlo nel quinto, nessuno abbia mai tirato fuori questa storia? O devo credere che l’unica giornalista che avrebbe potuto farlo era Rita? Please…)

Torniamo un attimo agli Horcrux e a come vengono scoperti (e scusate la totale mancanza di linearità in questo “commento”). Hermione e Ron hanno passato almeno due mesi a fine quarto libro a Grimmauld Place, Harry almeno uno. Mesi in cui hanno sistemato la casa e l’hanno ripulita da cima a fondo (per quanto possibile) e non era mai caduto loro l’occhio su Regulus Arcturus Black? Stampato e ben visibile su una porta! Non nascosto e introvabile…
Anche per risolvere il più semplice degli enigmi hanno avuto bisogno del colpo di fortuna.
Su Kreacher parlerò dopo, comunque interviene ora Mundungus che casualmente ha venduto il medaglione all’unica persona riconoscibile anche senza nome che i ragazzi conoscono, entrano al Ministero (ma la Polisucco non durava solo un’ora?) combinano quello che combinano e casualmente la Umbridge porta il medaglione al collo in bella vista. Lo prendono, ritornano a Grimmauld Place, Hermione tramite Smaterializzazione congiunta a tremila persone trasporta Ron e Harry nella foresta del quarto libro. E qui si capisce perché la Row ha inspiegabilmente deciso di cambiare le regole sull’Incanto Fidelius che lei stessa aveva dato poco più di un anno fa, sul suo sito, in risposta a un sondaggio. Riporto per completezza:


Citazione:
Che cosa succede a un segreto quando muore il Custode del segreto?
Mi ha sorpreso che abbia vinto questa domanda, perché non è quella per cui avrei votato io… ma, insomma, se è questo che volete sapere, è questo e basta!

Quando un Custode Segreto muore, il suo segreto muore con lui, o, in altre parole, lo status del segreto resta com’era al momento della sua morte. Le persone a cui l’ha confidato continueranno a sapere le informazioni segrete, ma nessun altro.

Se per caso avete dimenticato come funziona l’Incanto Fidelius, è

"un incantesimo incredibilmente complesso che consiste nel nascondere con la magia un segreto dentro una sola persona vivente. L'informazione è nascosta dentro la persona prescelta, o Custode Segreto, e quindi è impossibile da trovare... a meno che, naturalmente, il Custode Segreto non decida di renderla nota" (Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban)

In altre parole, un segreto (per esempio dov’è nascosta una famiglia, come i Potter) viene incantato in modo da essere protetto da un unico Custode (nel nostro esempio Peter Minus, alias Codaliscia). Da quel momento nessun altro – neppure i soggetti stessi del segreto – può divulgarlo. Anche se uno dei Potter fosse stato catturato, obbligato a bere il Veritaserum o sottoposto alla Maledizione Imperius, non avrebbe potuto rivelare dove si trovavano gli altri due. Le uniche persone che sapevano dove si trovavano i Potter erano quelle a cui Codaliscia l’aveva detto direttamente, ma nessuno di loro avrebbe potuto trasmettere l’informazione.


Ora, se questa affermazione l’avesse fatta cinque, quattro, tre anni fa avrei potuto dire, va beh, ha cambiato idea. Ma qui si parla di qualcosa che ha dichiarato dopo la pubblicazione del Principe quando mi permetto di pensare che avrebbe già dovuto avere le idee chiare su HP7… E poi non devo pensare che questo libro sia stato malamente pianificato?
Cmq, torniamo a noi, l’incanto Fidelius deve crollare per poter permettere quella fuga che conduce, casualmente, nei dintorni dell’unico posto al mondo dove un gruppo di passanti per caso si scambia informazioni sulla Spada…
Sono a meno un terzo del libro e tutte ‘ste coincidenze hanno già iniziato a stufare.
Ma torniamo all’Horcrux. Capiscono che fa male tenerlo addosso e che fanno? Lo tengono addosso ovviamente (altrimenti Ron non sarebbe potuto sfuggire mantenendo al contempo un minimo di dignità). La volta precedente (il Diario) l’Horcrux si impossessava letteralmente del corpo e dell’anima di Ginny, tanto che la ragazza non si ricordava nulla di quello che faceva sotto la sua influenza. Stavolta influenza e basta il comportamento di Ron. Cambia Horcrux, cambia modalità di attacco? Io vado più sul… è andata avanti a leggere Tolkien e le è piaciuta l’idea. Anello? Frodo? Anyone?
Ma passiamo al secondo Horcrux, Harry è stato convenientemente stupido da pronunciare ad alta voce il nome di Voldemort (ma solo io trovo IDIOTA sto sistema? O meglio, idiota chi lo usa? Va beh, prima non sapeva, e anche qui… non sapeva^^, che Hermione fosse con Harry, poi però lo scoprono anche i DE. Quante persone con il nome Hermione ci sono in Gran Bretagna? Quanto sarebbe costato “dare l’allarme” all’utilizzo della parola Hermione? Ah no, li avrebbero trovati troppo facilmente, così. E comunque fa troppo Grande Fratello^^) da essere recapitato direttamente a Malfoy Manor dove, del tutto casualmente, Bellatrix si lascia scoprire come una deficiente per quanto riguarda il successivo Horcrux. Convenientemente Aberforth stava guardando dalla parte giusta al momento giusto e quindi i nostri scappano. Della Gringotts ho già parlato.
Passiamo al capolavoro di zio Voldie il diadema di Corvonero. No, ci vuole un applauso, veramente, oh caro!, nascondi un Horcrux, che dovresti custodire con la massima cura, nella Stanza delle Necessità in una stanza strapiena di oggetti pensando veramente che nessuno ci sia mai passato prima? Nella stessa stanza in cui Draco l’anno prima ha lavorato costantemente? Ma scemo! Almeno avessi chiesto per una stanza dove potevi entrare te e te solo!

E poi il pezzo magistrale… il ritmo della narrazione è semplicemente sballato. Non segue logica, langue per pagine e pagine, poi il momentaneo risveglio e poi langue ancora. Inizia a farsi veloci sul finale e… BOOM! Finisce tutto all’improvviso. Senza perché, senza spiegazioni, senza nulla se non un inutile squarcio 19 anni dopo (19 fa figo, un po’ come nei supermercati o nei negozi in periodo di saldi, l’importante è che l’ultima cifra sia un 9^^).


Va beh, passiamo alle morti. Che morti? Ah, è morto qualcuno? No, perché a vedere le reazioni non sembra proprio.

Edvige? L’animaletto che è stato con Harry per anni, compagna delle solitarie notti a Privet Drive? Dimenticata in meno di due giorni. Ha battuto di poco il record di Sirius.

La morte di Malocchio è la prima delle tante off-screen. Il suo impatto è ancora più misero visto il personaggio. Sì dispiace, ma alla fine chi è? Un uomo che faceva il suo lavoro.
Nessuno dei protagonisti era legato a lui in qualche modo. L’unica che lo conosceva era Tonks, che però non è certo una protagonista (anzi, in questo libro il suo impatto sulla serie si riduce al minimo).

Scrimgeour, di nuovo off-screen. Devo sentirmi dispiaciuta? E orgogliosa che non ha detto nulla su Harry? Bah, non mi ha fatto nessun effetto.

Codaliscia, beh qui andiamo sul ridicolo forte. Che fa la sua mano? Lo strangola. Perché? Perché ha accennato la minima esitazione. Furba! Non era meglio se prima avesse strangolato Harry (tanto ha vita propria^^) e poi Codaliscia?^^
Il motivo per cui, poi, Codaliscia debba esitare dopo che nel quarto libro non si fa problemi a tagliuzzare il braccio di Harry mi lascia un po’ perplessa, debito di vita o meno che sia^^

Dobby, beh almeno gli fanno un funerale^^ La sua morte è triste e tutto, ma ancora: quanto ci pensano Harry&Co? Ha l’unico merito di fare dire a Ron la frase giusta al momento giusto per farsi baciare da Hermione…

Muoiono altri personaggi secondari, di cui abbiamo sentito parlare solo di sfuggita, poi Grindelwand e infine arriviamo alla memorabile battaglia di Hogwarts.

Muoiono, tra i vari, Lupin, Tonks, Fred. A parte Fred (incluso a mero scopo statistico, non potevano sopravvivere tutti i Weasley), sono tutte off-screen, di nuovo. E soprattutto non c’è una persona una che si disperi un minimo, che faccia sentire al lettore un minimo di partecipazione per quelle morti.
Ah, bene, sono morti. Andiamo oltre… Per carità! E’ la fortuna dei fic-writers, ci sono tanti buchi emotivi/reazionali che si può veramente scrivere di tutto. Ma io in questo libro non stavo cercando i buchi aperti per le fanfic, stavo cercando una degna conclusione della saga.

Piton! Povero. Il senso della sua morte è nullo, e non gli viene manco data la possibilità di morire a testa alta, da uomo libero. E ancora chi se ne frega se è morto! In quel momento il lettore manco sa che è un “buono”…

Poi abbiamo Bella (il fatto che sia Molly, per quanto catartico sia – la Madre contro la Donna Ossessionata – mi ha lasciata un po’ così… E la vendetta per Sirius? E per i Longbottom? Lasciamo perdere le differenze di “talento” tra le due…) e, anche se non so quanti l’abbiano notato^^, Greyback.

Conclusione, Voldemort che ha una morte anti-climatica al massimo dopo il simpatico discorsetto da maestro-che-sta-per-mettere-l’alunno-dietro-alla-lavagna di Harry.

Il mio problema con queste morti è 1) che non ce n’è una che mi abbia emozionato o lasciato qualcosa. E non ditemi che è perché alcune di queste le conoscevo già, so a memoria la conclusione della trilogia di Bartimeus e piango ogni volta che la rileggo. 2) mi sono sentita presa in giro con queste morti. Il bagno di sangue è un “mero” bagno di sangue di personaggi quasi senza volto, non ha nessuno impatto psicologico.
Non voglio dire che c’erano bisogno di pagine e pagine di angst, ma se sono per primi i sopravvissuti a fregarsene di chi è morto, come mi devo sentire io lettore?

Passiamo a una rapidissima (perché ormai non ne posso più^^) rassegna dei personaggi.

Lupin… Chi è costui? Porca pupattola! E’ un uomo che va sui 40! E vuoi dirmi che se non voleva avere figli non sapeva come fare? O che non avesse già discusso della cosa prima di sposarsi con Tonks (un po’ più veloce e si sposavano al funerale di Silente…)
Poi, altrettanto inesplicabilmente cambia idea… solo a me sembra che questi cambiamenti siano come minimo labili?

Silente… bello il suo background, di nuovo non ho la minima idea sul perché abbia cambiato idea sui Babbani…

Severus, oh povero Severus! Uno dei migliori personaggi della Row… fino al sesto. Sfaccettato, complesso, profondo. Ridotto a macchietta in questo libro. Ci fa pure la figura del fesso con questo amore negativo (perché un amore del genere non è certo positivo) e totalizzante.
La donna in me può essere attratta platonicamente da un amore così assoluto e distruttivo, lascio il romanticismo da parte e dico che è patetico. Patetico che non si sia un interesse uno che Severus sviluppi nelle successive due decadi. Patetico il rapporto tra Albus e Severus. Probabilmente mi aspettavo troppo, ma ho trovato lo sviluppo di questo personaggio disgustoso (e sì che la Lily/Snape me l’aspettavo in pieno). E poi la sua morte insensata, un personaggio che ha sbagliato e che non ha possibilità di redenzione. Non si riesce manco a trovare un messaggio positivo. Sfigato all’inizio, sfigato alla fine. Mai amato all’inizio, sempre sfruttato e mai amato manco dai suoi mentori (Voldie si capisce, ma almeno Albus…)
La frase finale di Harry sa di presa per i fondelli. Dopo le immagini del pensatoio non spreca un pensiero uno su sua madre o su Severus.

Neville, bellissimo personaggio. Che c’entra con gli anni precedenti? Quando s’è trasformato in un leader? Sono in questi punti che i limiti di avere una visione così tanto potter-centrica si fanno sentire. Gli altri personaggi cambiano, e non si sa nemmeno il perché.

Ginny viene abbandonata. Utile solo per sbaciucchiare Harry e per sfornare figli. Il suo ruolo? Inutile.

Hermione… piange per tre quarti del libro (ha preso il posto di Cho), tira fuori incantesimi dal nulla come noccioline, irritante.

Ron… uno dei pochi personaggi trattati con un minimo di dignità. E detto da me^^
Anche se la scena a Silver Doe l’ho trovata banale, ripetitiva e vagamente patetica. Non per colpa sua, viene usato in alcuni dei punti più deboli della trama.

Harry. Ho finalmente capito perché hanno preso Radcliffe a recitare! Che serve avere un attore espressivo se tanto le reazioni di Harry sono nulle? E c’è una cosa che mi ha dato profondamente fastidio. L’uso con la massima insufficienza delle Maledizioni Senza Perdono.
Porca pupattola! C’è Draco che sta male fisicamente quando le usa e tu non fai una piega. E usi con successo la Cruciatus perché un mangiamorte ha sputato in faccia a Minerva? E Minerva non ti dice nulla (anzi tra un po’ fa i complimenti…)
Quindi devo dedurre che l’uso delle Senza Perdono è totalmente legittimo e senza conseguenze sulla psicologia di chi le fa. Va bene, ne prenderò atto, anche se non capisco allora tutto quel casino nel quarto libro a riguardo.

Mi fermo qua, tagliano tutto il resto, che più ci ripenso più trovo le falle e i buchi, ed è inutile continuare a rovinarselo da sola.
Concludo con i pochissimi punti che mi sono piaciuti:

- I Malfoy, mostrati come famiglia, al di là di tutto e tutti.
- Regulus, nonostante la brevità della sua apparizione
- La fuga da Godric’s Hollow.
- Luna
- Kingsley.

Troppo, troppo poco per dare un giudizio decente su questo libro.
Come ho già detto per me vale un 4, senza contare l’epilogo. Quello si squalifica da solo, non ha nemmeno bisogno che qualcuno ci pensi.

Valpur
Drago
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Località: la Contea
MessaggioInviato: Mar 24 Lug 2007 16:21 pm    Oggetto:   

Inizio ad amare Gwenny!*__*

Sono d'accordo, comunque. Praticamente su tutto, sì sì.
Se avessi scritto io la recensione, le stelline sarebbero state una o massimo due.
..sono l'Ortica nel tuo Giardino...

L'Abbraccio delle Ombre
gwenny
Balrog
Messaggi: 3415
MessaggioInviato: Mar 24 Lug 2007 16:57 pm    Oggetto:   

Valpur ha scritto:
Inizio ad amare Gwenny!*__*


Grazie^^ Anche se io inizio a sentirmi un po' una infestante (o spammatrice, fa' tu Laughing ) Mr. Green

Citazione:
Sono d'accordo, comunque. Praticamente su tutto, sì sì.
Se avessi scritto io la recensione, le stelline sarebbero state una o massimo due.


Forse è un bene che la recensione non l'abbia scritta io (a parte che non ne sarei stata in grado Laughing ), nel momento in cui una lettura perde credibilità ai miei occhi mi "chiudo a riccio" e anche le cose positive che ci sono non raggiungono il mio neurone^^ lol
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Mar 24 Lug 2007 19:25 pm    Oggetto:   

Gosh, avevo scritto un post in rispost a Gwenny (non così lungo Laughing ) ma una momentanea disconnessione nel momento esatto dell'invio Evil or Very Mad me l'ha fatto perdere tutto Impossibile

Ricapitolo al volissimo: d'accordo su moltissime cose, su alcune no specialmente con riguardo a certi personaggi (per me promosso Piton, bocciato Silente tanto quanto Voldy, Ron il solito deficiente). Rimando ad altro momento i dettagli con cui avevo motivato.

Per il momento riprendo solo due punti sulle regole magiche: la Elder Wand, x quel che ho capito io, è l'unica a comportarsi così, non tutte le altre. Questo salverebbe il criterio, IMO.

Sull'Incanto Fidelius, magari non me lo ricordo io, ma non mi pare che la Row ci avesse detto cosa succede quando muore il Custode. Question Confused

Per il resto, ho avuto l'impressione che questo libro fosse scritto da un altro autore... Rolling Eyes Non trovo affatto che 6 e 7 siano parti di un unico tassello, come aveva affermato la Row.
gwenny
Balrog
Messaggi: 3415
MessaggioInviato: Mar 24 Lug 2007 19:36 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Gosh, avevo scritto un post in rispost a Gwenny (non così lungo Laughing ) ma una momentanea disconnessione nel momento esatto dell'invio Evil or Very Mad me l'ha fatto perdere tutto Impossibile


Che sf... ortuna! Laughing
Io l'ho scritto su word salvando maniacalmente ogni tre secondi^^

Citazione:
Per il momento riprendo solo due punti sulle regole magiche: la Elder Wand, x quel che ho capito io, è l'unica a comportarsi così, non tutte le altre. Questo salverebbe il criterio, IMO.

Se non sbaglio quando Harry non ha problemi a usare la bacchetta di Draco, al contrario dell'altra che aveva sgraffignato prima, si dice che è perché ha "battuto" Draco in "duello" (anche se mi riesce difficile definire quello un duello Laughing ), mentre nell'altro caso no, gli era arrivata in mano, ma senza averla vinta Wink

Citazione:
Sull'Incanto Fidelius, magari non me lo ricordo io, ma non mi pare che la Row ci avesse detto cosa succede quando muore il Custode. Question Confused

L'aveva fatto in risposta a una delle domande del sondaggio dopo l'uscita del Principe Wink
Questo il link alla sua risposta sul suo sito: http://www.jkrowling.com/textonly/it/faq_poll.cfm
Wink

Non è una risposta strettamente "canon" in quanto non contenuta in un libro, ma mi sarei aspettata che mentre avrebbe dovuto star già scrivendo il settimo sapesse come volesse farlo funzionare^^

Citazione:
Per il resto, ho avuto l'impressione che questo libro fosse scritto da un altro autore... Rolling Eyes Non trovo affatto che 6 e 7 siano parti di un unico tassello, come aveva affermato la Row.

D'accordissimo, molte delle basi che si erano poste nel sesto e che avrebbero potuto essere sviluppate sono state lasciate nel dimenticatoio Rolling Eyes Wink


Ultima modifica di gwenny il Mar 24 Lug 2007 23:25 pm, modificato 1 volta in totale
ThomasMore
Rivolzottoso Rivolzottoso
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Località: Ahi Pisa, vituperio de le genti!
MessaggioInviato: Mar 24 Lug 2007 20:41 pm    Oggetto:   

Io capisco le critiche di gwenny e diverse le condivido (su alcune però non sarei così categorico). Fra tutte le pecche mi hanno stupito le incoerenze da cattiva pianificazione (non mi venga a dire JK che ha concepito le trame tutte insieme e non di volta in volta) e alcuni passaggi su cui bastava poco per fare un lavoro migliore. Ad esempio: spoiler





La questione di come arrivano a casa Malfoy: bastava che l'idea (stupida forse) venisse a uno dei tre invece di usare lo stratagemma del nome di Voldemort (che, nel caso ce ne fosse stato bisogno, fa passare Harry da ritardato mentale). Il tabù non mi sconvolge anzi giustifica il perchè nessuno osasse pronunciare il suo nome.

Le bacchette che cambiano proprietario: a parte che i duelli di allenamento IMO non rientrano in una sconfitta vera e propria (come nel caso dell'accordo fra Piton e Silente) ma cmq bastava che questa proprietà appartenesse solo alla Elder (una maledizione o che so..). Per le altre bacchette la cose è cmq più alleggerita, IMO vale il principio che la bacchetta sceglie il proprietario, niente vieta che cambi idea è vada al più forte (o al meno fesso)

La morte di Piton: che ci voleva a farlo combattere un po'? Magari si portava nella tomba Nagini o salvava Potter da qualche cosa (sè stesso).

Draco: anch'io dopo il sesto libro mi sarei aspettato qualcosa di più. Cmq non è troppo lontano da quello dei primi cinque.

Per il resto, era giusto aspettarsi un po' di più? Credo di sì, ma che le avventure dovessero finire si sapeva, che dovessero trovare e far fuori 4 horcrux pure, che lo scontro finale non si sarebbe risolto a pugni pure, che difficilmente ci sarebbe stata la "normale" vita scolastica idem (IMO era una delle cose che la Rowling sapeva descrivere meglio).




fine spoiler

Non ho la voglia di analizzare tutti i punti anche perchè non ci trovo molto senso. La lettura mi ha divertito abbastanza proprio perchè l'ho presa come semplice intrattenimento e alla fine le pecche non mi hanno stupito più di tanto. Non sono un lettore di HP di lungo corso e quindi sono forse meno affezionato ma non mi sembra che i primi sei libri fossero "perfetti". In tutta la saga a volte sono rimasto stupito e in genere ho trovato diverse qualità, il settimo non sarà il migliore (ed è, credo, un peccato visto che è il finale) ma è davvero così tanto inferiore agli altri?


Un porco che non vola è solo un porco.
Valpur
Drago
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MessaggioInviato: Mar 24 Lug 2007 22:24 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
.

Per il momento riprendo solo due punti sulle regole magiche: la Elder Wand, x quel che ho capito io, è l'unica a comportarsi così, non tutte le altre. Questo salverebbe il criterio, IMO.



Spoilero in bianco, as usual:

Invece a me pare proprio di no: tutto l'ambaradan che succede a Malfoy Manor, con il "furto" delle bacchette di Bellatrix e comany, segue proprio queste regole... almeno, da quel che ho capito.
Ma anche se fosse solo l'Elder a comportasi così sarebbe poco coerente...
..sono l'Ortica nel tuo Giardino...

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Coram85
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MessaggioInviato: Dom 05 Ago 2007 19:07 pm    Oggetto:   

Tre stelline meritate.

Finisco anch'io così questo settimo e ultimo libro. Un bel libro, complessivamente riuscito, ma come scritto nella recensione, ha le sue pecche. Non tanto per discontinuità, quanto per troppe cose de raccontare, da spiegare, da rivelare e da approfondire. Una trama ricca, senza pause meditative dove il lettore ha la possibilità di assimilare le informazioni. Nella seconda metà io mi ci sono perso, poi continuando a leggere ho ripreso il filo e ho proseguito senza problemi... Arrivando così agli ultimi cinque capitoli. Qui il libro va in discesa, terribilmente. Molto confuso. La sensazione è quella dell'amaro in bocca. Mi aspettavo una fine più gloriosa, e particolare, invece le ultime pagine quasi liquidano l'intero libro. Inoltre rimangono alcuni interrogativi inspiegati... E personaggi inaspettatamente messi in ombra.

Non mi sento comunque di parlare di "finale indegno", perché per me non lo è stato. La lettura mi ha divertito ed emozionato (e soddisfatto). Ci sono momenti, descrizioni e dialoghi davvero memorabili, squisiti per la loro semplicità. E la suspense, che in The Deathly Hallows abbonda, senza eccessive pretese.


Credo che più in là arriveranno altre considerazioni. Ora cerco di riprendermi, aspettando la rilettura di gennaio.


gwenny ha scritto:

Le morti non mi interessano, ma sembrano inserite con il solo intento di fare numero, non c'è dolore e partecipazioni in quelle morti. Due pagine e i protagonisti si sono già dimenticati di loro, con quelle finali è ancora più evidenti: praticamente passano sotto silenzio.

Vero... Rolling Eyes
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MessaggioInviato: Sab 11 Ago 2007 0:29 am    Oggetto:   

Anche il mio commento sarà lungo ma tortuoso perchè è mezzanotte e mezza e giro dalle otto... io che mi sono abituata alla vacanza... Mr. Green ... insomma, anche le sinapsi, a turni, vanno a dormire.

Sinceramente io non ho fatto più di tanta attenzione alla costruzione a incastro della storia: quello che mi ha colpito di più sono state le idee di fondo... che magari erano tutte cose che vegavano nell' aere sin dal primo volume, ma non erano mai state chiarite: i rapporti tra i personaggi e le regole base della magia, soprattutto. E con magia non intendo i soliti incantesimi, intendo la... "base grezza" (come dire?) della magia.
Ciò che vorrei dire è che, al contrario di quanto diceva gwenny (perdonate, ma non ho tempo di impelagarmi nella ricerca di quella frase), secondo me non è vero che vengono deformati i limiti della magia a proprio comodo, anzi, penso che proprio questo libro, insieme al 6, seppure magari più carente dal punto di vista tecnico, è quello che mi ha illuminato di più sul fatto che la magia ha dei limiti, e pure piuttosto invalicabili. Limiti che stanno essenzialmente non nella potenza di un tale incantesimo o di un preciso strumento magico, ma nel modo in cui la magia viene concepita, che riflette il modo in cui la vita, la morte, la battaglia, i rapporti umani, eccetera eccetera vengono concepiti. Ora si capiscono meglio alcune cose.
Per spiegarmi, il succo che mi pare di leggere è questo:

Tom Riddle temeva la morte sopra ogni cosa, ma soprattutto considerava indegno il morire; ha usato la magia credendo di superare questo scoglio, e si sbagliava: la magia non può dare garanzie fino a questo punto, non da l' invulnerabilità, né l' immortalità.
Accecato dalla brama di dimostrarsi superiore a tutti e a tutto, ha riposto tutte le sue speranze e potenzialità di mago e di essere umano negli oggetti magici, nelle antiche conoscenze dei libri, nella discendenza, nei trofei, portandole in questo modo fuori di sè: ha sbagliato in questo, armandosi contro un pericolo che non era tanto fuori, ma dentro di sé, perchè non è tanto evitare la morte il punto, quanto essere disposti a morire - ed essere capaci di sopravviviere, che pare sia ancora più difficile- in vista di qualcosa di più ampio, che alla fine sono gli altri. Il problema fondamentale di Tom Riddle, la piccola falla difettosa dietro quel grande terrore invincibile che rappresenta l' Oscuro Signore, è la solitudine, in fondo.

E lo stesso vale per i Deathly Hallows: perchè Dumbledore non ne aveva mai parlato a Harry? Perchè nel corso della sua vita aveva capito che i soli mezzi magici non possono dare infinite garanzie e tutele, non sono così comodi, non basta avere una bacchetta o un sasso o un qualunque oggetto (e sottolineo oggetto) dalle proprietà straordinarie per aggirare gli ostacoli: bisogna cavarsela con la sola umanità, anche se questo significa arrendersi all' idea della morte, della malattia, del sacrificio, della perdita e via dicendo.
Non penso che i Deathly Hallows siano solo una trovata per ravvivare la storia o confondere le acque: rappresentano la tentazione, nei momenti difficili, di prendere una scorciatoia: la tentazione in cui Riddle si è immerso in pieno e dalla quale Dumbledore si è salvato alla fine. L' unica salvezza che ci viene mostrata, alla fine, sta nelle persone e nei vincoli fra di esse. Anche Snape... se fosse stato completamente solo avrebbe continuato a tiranneggiare sulla gente come se niente fosse, ma a un certo punto, semplicemente, non ne è stato più veramente capace.

E di qui la famosa quest: non ha niente di materiale questa ricerca, è più un fatto di crescita personale, di scelta di vita... molto medievaleggiante come cosa, in effetti.

Stesso tipo di rilessioni le faccio riguardo la profezia del quinto libro, e alla fine della saga posso dire di vederle confermate: anche qui Voldemort si affida alla magia per tenersi ( sentirsi?) al sicuro. Alla fine risulta che si da la zappa sui piedi da solo un' altra volta creandosi un nemico. Non so, forse si capisce che a me Tom Riddle alla fine fa un sacco pena, più di Piton, che in un certo senso si è salvato, anche se è stato infelice e per niente ripagato.

Tutte le altre cose, tipo la spada di Grifondoro, le fughe, gli incantesimi, i patti, eccetera eccetera mi intrattengono e mi divertono, ma se ci sono falle nella narrazione non mi disturba molto, non è per quello che un libro mi piace o no alla fine: ci faccio caso fino a un certo punto, in realtà. Non nego che ci siano nel libro dei passaggi bruschi, dei momenti in cui ho pensato "oh, nooooo! ma dài..." però ci passo facilmente sopra perchè anche quello mi diverte. Poi quello che mi piace sapere, è altra cosa.
Riguardo alla relativa impassibilità con cui vengono trattate le morti, invece, e in particolare le ultime tre, io sinceramente ci leggo la reazione di una persona che ormai è sfiancata e non vede l' ora di finirla.

Penso che sia un romanzo ( tutto Harry potter, dal primo all' ultimo) molto incentrato sul senso di perdita e sul valore del ricordo, ma soprattutto su come cavare da queste brutture della vita un qualcosa di positivo. Alla fine anche in Harry Potter ho trovato quello che secondo me è fondamentale in un fantasy, cioè che l' importante è parlare di scelte, di persone... al di la dell' ambientazione fantastica. Se non c' è un nucleo concettuale forte alla base di una storia interpretabile dall' homo sapiens medio, puoi scriverla bene quanto ti pare, inventare tutte le razze e gli incantesimi che vuoi, ma non funzionerà mai, sarà solo maestria e stordimento.

"Il y a un pré where the grass grows toda de oro,
take me away, take me away, che io ci moro!"
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