In questi giorni la Dario Flaccovio Editore invia nelle librerie il romanzo La caduta di Krune dello scrittore Michele Giannone.

Questo romanzo è il secondo della saga iniziata con Il segreto di Krune pubblicato sempre da Flaccovio nel 2007.

L’editore stesso dichiara che dopo i buoni risultati ottenuti con tutti gli altri romanzi fantasy di Egle Rizzo, G. Marconi ed E. Passaro,  continua a puntare ancora su questo genere.

Michele Giannone ha esordito nella narrativa proprio con il primo romanzo su Krune, un mondo tutto al femminile, dove le donne vivono in un Matriarcato, comandano in modo assoluto, solo loro sanno usare la magia e gli uomini sono semplicemente schiavizzati. La vicenda è narrata dal punto di vista della protagonista, Mareq Tha, che è la Prima Vigilante Militare del Matriarcato di Krune, devoto a Elle, dea che ha imposto regole ferree alle sue fedeli.

Tutte queste certezze però vengono meno il giorno che nel Matriarcato arriva un uomo, Jaat che, unico uomo, possiede la magia (legata all’esistenza del leggendario Unicorno).

La vita di Mareq Tha cambierà completamente arrivando persino ad essere inseguita dalle sue ex compagne e la sua fuga con l’uomo misterioso la porterà verso luoghi sconosciuti, alla scoperta di un segreto che potrebbe cambiare la vita di tutti gli abitanti del Matriarcato.

In questo secondo volume avremo il dispiacere di scoprire che la protagonista è morta di parto e seguiremo le avventure del solo Jaat.

 

L’autore:

Michele Giannone è nato nel 1971 a Pozzallo in provincia di Ragusa, dove tutt’ora lavora e vive con la moglie. Come lui stesso dichiara, ha sempre amato leggere, partendo da ragazzino con romanzi di Verne e Salgari con la voglia di emulare quei scrittori e inventare storie da raccontare. Passato poi a leggere Tolkien e Brooks, scrisse il suo primo romanzo dal titolo “Il pugnale di Brashada”. Un evidente omaggio a “La spada di Shannara”.

Era in ogni caso molto forte in lui la voglia di scrivere, di raccontare storie che gli sarebbe piaciuto leggere.

Attualmente la sua vita si divide tra il lavoro, la famiglia ed altre due passioni: il calcio che vive sia come tifoso che come giocatore (si descrive come “giocatore della domenica” con tanta voglia, agonismo e poca tecnica) ed il cinema (Woody Allen, Steven Spielberg e Michael Mann i suoi registi viventi preferiti).

la “quarta”:

Tre anni sono trascorsi da quando Jaat e Mareq Tha hanno lasciato il Matriarcato. Dopo aver dato alla luce una bambina, lei è morta. Lui trascina avanti la propria vita, cercando di lasciarsi alle spalle l’accaduto. D’improvviso però il passato torna a galla con prepotenza. Visioni di catastrofi iniziano a tormentano. La sua magia comincia a comportarsi in modo inspiegabile. Un gruppo di Vigilanti raggiunge il suo villaggio per parlargli.

A Krune, rivelano le Vigilanti, alcuni uomini si sono ribellati e la guerra civile dilania il Matriarcato. Jaat è l’unico che possa mediare tra le parti e porre fine al conflitto.

Seppur riluttante, lui accetta di seguirle. Il suo ritorno a Krune lo porterà ad affrontare inattesi avversari, a stipulare insolite alleanze, a confrontarsi con un nuovo culto religioso.

E mentre la magia attorno a Jaar pare impazzita, lui si rende conto che al destino del Matriarcato è legato anche quello delle sue terre e che impedire la caduta di Krune è l’unico modo per evitare anche la fine del proprio mondo.

Michele Giannone, La caduta di Krune (2009)

Dario Flaccovio Editore, pagg. 486, euro 18,00

ISBN 978-88-7758-872-2