“Caro lettore, solo i puri di cuore riusciranno a leggere le pagine di questo libro. Ogni pagina voltata, ogni capitolo letto ti porterà più vicino alla fine. Non tutti riusciranno nell’intento. Le molteplici trame e i molti stili diversi potranno abbagliare e confondere. Per tutto il tempo che trascorrerai a cercare la verità, essa sarà sempre di fronte ai tuoi occhi. Scenderà l’oscurità, e con essa un grande male. Coloro che hanno letto il libro potrebbero non rivedere la luce.”

Questo scrive l’anonimo autore, anzi l’Anonymous autore del romanzo Il libro senza nome (The Book With No Name, 2007) pubblicato recentemente dalla Fanucci Editore.

Un romanzo tra il fantasy e l’horror che cerca d'incuriosire il lettore con lo strategemma dell’anonimato.

Le vicende si svolgono nella cittadina di Santa Mondega e in piccola parte nell’isola di Hubal dove è appena avvenuta una strage di cittadini e di frati; da qui il reverendo Padre Taos convoca due suoi monaci superstiti, Kyle e il giovane Beto e affida loro la missione di recarsi appunta a Santa Mondega, rintracciare una determinata persona e ritrovare la pietra chiamata “Occhio di luna” prima della prossima eclisse. Ci sono pochi giorni di tempo altrimenti se la pietra si troverà nella mani sbagliate al momento sbagliato, l’umanità intera sarà dispersa come “lacrime nella pioggia”.

Sempre a Santa Mondega va anche il detective Miles Jensen, capo della squadra Investigazioni sul Soprannaturale, per indagare su una serie di omicidi che ricordano quelli commessi cinque anni prima dal leggendario Bourbon Kid che si dice uccise trecento persone.

Alla ricerca di questa pietra in grado di fermare il movimento della Luna ci sono poi altri personaggi e tutti sono legati da un filo invisibile ad un misterioso Libro senza nome, un antichissimo volume firmato da un anonimo, alla cui lettura nessuno sembra in grado di sopravvivere: tutti quelli che l'hanno letto, infatti, sono stati assassinati.

Un brano del primo capitolo del volume che si svolge all’interno di un lurido bar frequentato dalla peggior feccia della cittadina:

«Forza, biondino, raccontaci un po’ di questo straniero del cazzo. Cosa cerca nella mia città?»

C’era una punta di scherno nella voce di Ringo, ma lo straniero non sembrò curarsene affatto e iniziò a parlare. «Qualche ora fa mi trovavo in un bar su questa stessa strada, a un paio di chilometri da qui, e questo tizio enorme dall’aspetto malvagio entra, si siede al bancone e ordina da bere.»

«Che aspetto aveva?» «Be’, all’inizio non è possibile vedergli il volto, perché indossa un enorme cappuccio. Ma poi gli si avvicina un coglione e glielo toglie.» Ringo non sorrideva più. Sospettava che il biondo si stesse prendendo gioco di lui, per cui si avvicinò ancor più allo straniero e aumentò la stretta sulle sue spalle.

«E poi dimmi, ragazzo, cosa accadde dopo?» gli chiese minaccioso.

«Be’, lo straniero, che è un tizio di bell’aspetto, vuota il suo bicchiere tutto d’un fiato, tira fuori una pistola e uccide uno a uno tutti gli stronzi presenti nel bar... eccetto me e il barista.»

«Be’,» disse Ringo, inspirando profondamente attraverso le narici sudice «capisco perché abbia lasciato in vita il barista, ma non trovo alcuna buona ragione per non uccidere te.»

«Vuoi sapere perché non mi ha ucciso?» Ringo prese la pistola dalla fondina appesa al suo grosso cinturone di pelle nera e la puntò contro il viso dell’altro, ficcandogliela quasi nella guancia.

«Già, voglio proprio sapere perché questo figlio di puttana non ti ha ucciso.»

Lo straniero continuò a fissare Ringo, ignorando il revolver che aveva puntato alla testa. «Benone,» disse «non mi ha ucciso perché voleva che venissi in questo buco merdoso per cercare uno stronzo che si fa chiamare Ringo.»

L’autore:

si firma Anonymous. Non si sa altro.

la “quarta”:

Il detective Miles Jensen è incaricato di investigare su una serie di omicidi che portano il segno del leggendario assassino Bourbon Kid nell’anarchica cittadina di Santa Mondega. Le morti sono all’ordine del giorno fra quelle strade popolate di personaggi senza scrupoli, ma Jensen è stato chiamato in quanto investigatore capo per le indagini soprannaturali. I crimini sembrano tutti ruotare intorno a una misteriosa pietra azzurra – chiamata ‘Occhio di luna’ – e alle persone che tentano di impadronirsene, tra cui spiccano un cacciatore di taglie, un tipo eccentrico che crede di essere Elvis Presley e un paio di monaci, oltre a una donna appena uscita da un coma durato cinque anni, una zingara capace di predire il futuro e uno sventurato portiere d’albergo. Ognuno di questi personaggi è inoltre legato da un filo invisibile all’inesplicabile Libro senza nome, un antichissimo volume firmato da un autore anonimo, alla cui lettura nessuno sembra in grado di sopravvivere: quelli che l’hanno letto, infatti, sono stati assassinati. Quale mistero si cela nel libro? E come sarà possibile fermare l’assassino e al tempo stesso evitare che Santa Mondega si trasformi in una città infestata dai vampiri?

Anonymous, Il libro senza nome (The Book With No Name, 2007)

Traduzione Matteo Diari, Fanucci Editore, collana TIF extra, pagg. 394, euro 14,90

ISBN 978-88-347-1529-1