Avete mai desiderato ardentemente stringere tra le mani le splendide armi che affiancano i vostri eroi nel corso delle loro avventure? Da qualche tempo potete finalmente coronare il vostro sogno!

Il Signore degli Anelli, Highlander, Eragon e 300 rappresentano solo alcuni esempi del vasto successo riscosso in questi ultimi anni dalle repliche di spade basate su film o produzioni simili. Da quando la spada Anduril di Aragorn e le altre lame della Compagnia dell'Anello affollano gli scaffali, infatti, l'attenzione si è estesa non solo alle saghe cinematografiche più rinomate, ma anche a videogames, fumetti, manga e ad altri svariati campi tutti ricollegabili al mondo del fantastico.

Va fatto presente che stiamo parlando di pure repliche ornamentali, cioè di riproduzioni prive di filo e dalla punta smussata, realizzate ai soli fini del collezionismo e che, pertanto, non possono essere considerate armi vere e proprie, intente a recare offesa alle persone.

Detto questo, vorremmo soffermarci particolarmente sulle riproduzioni di spade più originali, introvabili o semplicemente rare da possedere.

Tra le repliche realizzate con maggiore scrupolosità possiamo segnalare senza dubbio la spada del demone Hellboy, con la lama ricurva provvista di un solo taglio e l'estremità insolitamente squadrata. Riprodotta sulla base della stessa trasposizione cinematografica, possiamo ammirare anche la daga dello spietato principe elfico Nuada "Lancia D'argento", dall'impugnatura in cuoio e metallo finemente lavorato e la lama paragonabile alla punta di una lancia, così come vuole il soprannome del suo possessore.

Nell'ambito dei videogames entrano nel primato delle armi più originali le spade del Caos appartenenti al generale Kratos, impetuoso eroe del videogioco God of War, che purtroppo per ora possono essere reperibili solamente su siti americani.

Sono armi con una fisionomia unica nel loro genere. Con lunghezza simile ai gladi romani, possiedono una lama arcuata simile a quella delle scimitarre, ma maggiormente elaborata. L'elsa, con impugnatura in cuoio e la restante parte in metallo, è ancora più particolareggiata: la gigantesca guardia simboleggia un teschio con delle spaventose zanne ricurve, che si addentrano sino a quasi metà lama per poi lasciare spazio all'emblema rossastro proprio del videogioco, impresso su di essa; il contrappeso all'estremità dell'impugnatura, invece, collega le due spade con una catena, rifacendosi al temibile sacrificio di Kratos quando il bellicoso dio ellenico Ares gliele fuse sprezzantemente ai polsi.

Una nota di merito va anche alle armi tratte dal celebre videogioco Assassin's Creed. Ci riferiamo soprattutto alla spada medievale dell'assassino Altair: coerente con il periodo storico in cui si svolge la storia, fa parte delle armi a una mano, generalmente molto più maneggevoli di quelle a una mano e mezza, alle spade bastarde e naturalmente agli spadoni a due mani. La guardia e il pomolo sono particolarmente elaborati. Entrambi in metallo argentato, rappresentano un grande uccello rapace, come un'aquila o un falco, mentre l'impugnatura è in pelle vellutata. La lama è lunga e diritta, molto semplice nella sua complessità, tanto che la scanalatura centrale, detta solitamente colasangue, solca solamente il tratto più vicino all'elsa.

Altra riproduzione armamentaria dei nostri desideri, purtroppo non ancora presente in Europa, è la spada con cui la vampira Selene ha freddato l'ingannevole padre adottivo Viktor, primordiale Anziano della serie cinematografica Underworld. L'arma vanta un design molto lineare, simile a una comune spada di fattura tardo medievale se non fosse per gli intricati bassorilievi in stile gotico e per l'iniziale del suo nome impressa sul pomolo, che ne impreziosiscono di gran lunga la bellezza.

In ultimo vorrei citare quelle armi a cui nessuno ha mai pensato di dare vita sinora o che comunque non sono state riprodotte con particolare cura o somiglianza al fine di considerarle repliche ben fatte. L'esempio più appropriato è la spettrale Mietitrice d'Anime del videogame Legacy of Kain, brandita prima dal capo vampiro Kain e poi dal suo successore Raziel come entità incorporea, oppure la leggendaria spada Alastor del videogioco Devil May Cry, con elsa a forma di bocca di drago spalancata e con due splendide ali che compongono la guardia, molto somigliante, per chi non l'abbia bene in mente, all'arma dell'eroina Nihal nella trilogia letteraria Le Cronache del mondo Emerso di Licia Troisi.