Il 20 febbraio 2010, a Mantova presso l’auditorium di San Giorgio, si è svolta la presentazione del romanzo fantasy Gabriel e le Pietre del Potere, frutto della penna di Mauro Fantini e primo tassello di una trilogia che segue le orme della cosmologia classica tolkeniana e dell’impronta più moderna incisa specialmente da Christopher Paolini e Licia Troisi, con epiche battaglie tra cavalieri di drago e duelli magici all’ultimo sangue.

Ospite d’onore dell’incontro è stato Paolo Barbieri, considerato ormai il cavallo di battaglia degli illustratori fantasy nostrani e senza dubbio non meno importante di quelli internazionali.

Abbiamo avuto modo di assistere alla presentazione dell’opera e porre qualche domanda a questi due incredibili protagonisti del fantastico.

MAURO FANTINI: Ci hai raccontato che il mondo di Gabriel e le Pietre del Potere è ricco di colpi di scena, di eroi, esseri malvagi e razze legate a un fantasy tradizionale e ai miti del nord. Qual è il personaggio a cui ti sei più affezionato all'interno del romanzo?

Senza dubbio Kalsifer, comandante delle guardie reali che sin dalle prime pagine induce il giovane Gabriel, protagonista della storia, a salvarsi dalla furia e dalla crudeltà dello stregone nero Sephirot per pianificare la rivalsa e organizzare la ricerca delle Pietre del Potere, unici strumenti in grado di spezzare la sua spietata brama di conquista.

Sentendosi colpevole della morte del re e della regina, Kalsifer è costantemente tormentato dai sensi di colpa. Rispecchia un po’ il mio stato d’animo in alcune situazioni personali, ed è proprio grazie alla stessa perseveranza che mi contraddistingue se anche lui riuscirà a superare con successo ogni ostacolo gli si parerà dinnanzi.

PAOLO BARBIERI: molti appassionati di narrativa fantasy ti conoscono per avere illustrato le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi e quasi tutti i suoi romanzi. So però che hai lavorato anche a moltissime altre opere, quali per esempio Il drago di ghiaccio di George R.R. Martin, La dea della guerra di Marion Zimmer Bradley, I Guardiani del giorno di Sergey Luk’javenko, Sanctuary edito da Asengard Edizioni e via dicendo. Qual è o quali sono le copertine che ti sei divertito di più nel realizzare?

Beh, naturalmente oltre a essere legato alle famose opere di Licia Troisi, per la quale ho realizzato anche un libro riccamente illustrato e intitolato Le creature del Mondo Emerso, mi sento particolarmente soddisfatto del lavoro svolto per Il drago di ghiaccio di George R.R. Martin (da cui ho persino ricevuto i complimenti) e per tutte quelle copertine in cui mi è stato concesso di dare pieno sfogo alla mia libertà creativa. Un esempio lampante è l’illustrazione di Alice realizzata per Francesco Dimitri. Per questo disegno mi sono imposto di uscire dai soliti schemi classici con cui si è soliti rappresentare Alice nel Paese delle Meraviglie, inserendola invece in un’atmosfera rinnovata e tendente al ciber punk.Un’altra illustrazione a cui tengo molto è quella di un cd promozionale prodotto da alcuni miei amici, opera realizzata ancora agli esordi della mia carriera artistica e alla quale, di conseguenza, sono parecchio affezionato. In ultimo vorrei citare l’illustrazione di Sanctuary: raccolta di racconti edita da Asengard Edizioni e curata da Luca Azzolini.

M: quali sono i dettagli che ritieni di aver curato maggiormente nella trama e nelle scene del libro? (es. le battaglie, la caratterizzazione dei personaggi, l’uso della magia, ecc.)

Data la passione smisurata che nutro per la fantasy, ho curato innanzitutto le azioni che più s’accostano a essa: le battaglie fra cavalieri di drago, così come si può evincere dalla copertina del libro, e la magia, in special modo quella dello stregone nero Sephirot e della sua antitesi, Virdisir, anch’egli detentore di una pietra del potere e suo acerrimo oppositore, nonché fratello. Ho tenuto in seria considerazione anche la caratterizzazione di ciascun personaggio, ma questa si evolverà nel tempo, con la pubblicazione degli altri due romanzi facenti seguito al primo libro.

P: quali sono, in un’illustrazione, i dettagli su cui tendi a soffermarti di più? (il viso, la posizione del personaggio o della creatura, l’ambientazione in sottofondo, il vestiaro, ecc.)
Paolo Barbieri
Paolo Barbieri

Per quanto riguarda i miei personaggi, generalmente femminili, tendo a soffermarmi molto sui visi. In genere non amo le copertine movimentate: meglio di gran lunga scegliere pochi soggetti e dotarli di una personalità e di una caratterizzazione unica. Io credo che sia questo uno degli obiettivi principali che un illustratore dovrebbe prefiggersi: rendere riconoscibile la propria opera e trasmettere attraverso quest’ultima vere e proprie emozioni.

M: molti autori di Fantasy traggono ispirazione non solo dalla letteratura e dalla cinematografia, ma anche dal campo musicale. Tu cosa pensi di questa sinergia tra romanzo e musica?

La ritengo essenziale. Capita di rado, infatti, che io scriva senza avere in sottofondo le colonne sonore de Il signore degli anelli, che ascolto persino in macchina! Se poi dovessi scegliere un genere musicale in particolare, opterei per la musica celtica, che richiama la mitologia norrena, il coraggio, la voglia di avventura e la solennità trasmessi anche nel mio romanzo.

P: stessa domanda. Ascolti qualcosa in particolare quando crei un disegno o tendi a isolarti per ottenere la massima concentrazione?

Generalmente ascolto musica alla radio, di mattina. In altri casi, invece, prediligo proprio come Mauro le colonne sonore, poiché essendo per lo più prive di cantante non disturbano la mia concentrazione né tanto meno la maestosità della musica. Tra le colonne sonore adoro in particolare quelle di Hans Zimmer, compositore tedesco per film cinematografici come Il gladiatore, L’ultimo samurai, La maledizione della prima luna, Il codice da Vinci e ultimamente Sherlock Holmes.

Per finire, potreste anticiparci qualche progetto al quale state lavorando?

Mauro Fantini: oltre alla trilogia di Gabriel, ho voluto mettermi alla prova con l’altro genere letterario a cui sono affezionato: il thriller. Un mio romanzo è ora in attesa di valutazione. Comunque ho moltissime altre idee per la testa. Una di queste è quella di scrivere alcuni romanzi sui pirati: un mondo che mi ha sempre affascinato sin da piccolo grazie ai libri di Emilio Salgari. Paolo Barbieri: non posso rivelare molto in verità, poiché ho promesso di parlarne al Mantova Comics & Games 2010 (26/27/28 febbraio). Comunque posso dire che sto lavorando al terzo volume de La ragazza Drago di Licia Troisi e ho in cantiere altre commissioni, di cui un paio sono orientate verso un pubblico infantile e un’altra, invece, è di carattere prettamente dark.

Concludo segnalando quelle che a mio avviso sono state le due frasi più significative pronunciate dagli intervistati durante l’incontro, con l’augurio che possano essere lette e restare impresse nella mente di coloro che, proprio come Mauro Fantini e Paolo Barbieri, vogliono intraprendere la loro stessa strada:

Fantasy non significa soltanto estraniarsi dalla realtà. Anche se con uno sfondo immaginario, si cerca di trasmettere qualcosa che non è fantastico ma reale. I sentimenti che traspaiono dai protagonisti delle vicende sono veri. L’amore, l’amicizia, sono sentimenti forti ed effettivi. Per questo è assai importante cercare sempre di immedesimarsi in ciò che si scrive e non restare bloccati su semplici stereotipi.” Mauro Fantini

Quando un libro ha la forza di far sì che un lettore voglia continuare a vivere la storia contenuta in esso, allora l’autore dell’opera può pienamente ritenersi soddisfatto di avere realizzato i propri sogni.” Paolo Barbieri