Con il romanzo Invasione, scritto da Massimo Gardella, debutta la collana Frattali di Delos Digital, curata da Maurizio Cometto, dedicata al fantastico "di confine", non classificabile nei sottogeneri del fantasy, della fantascienza o qualsiasi voglia definizione amata tanti dai fanatici dalle vedute ristrette e anche un po' spocchiose. 

Per meglio introdurre la nuova collana, abbiamo rivolto al curatore alcune domande, le cui risposte trovate di seguito.

Come nasce la collana Frattali?
Maurizio Cometto
Maurizio Cometto

Nasce soprattutto dall’esperienza maturata con la selezione per l’antologia La boutique degli incanti. Visto il numero interessante e variegato di testi ricevuti, e la qualità finale dell’antologia, mi sono chiesto se non potesse avere senso proporre un’intera collana dedicata al fantastico “senza etichette”. Inoltre mi sono trovato a mio agio sia nelle vesti di selezionatore sia di editor, assaporando la gioia di scovare testi inediti di qualità, magari proposti da autori sconosciuti o emergenti.

Quali sono i riferimenti letterari del realismo magico nel tuo percorso di lettore, scrittore ed editor?

Direi senza dubbio gli scrittori argentini del fantastico, in particolare Julio Cortàzar, Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, ma anche Horacio Quiroga, Macedonio Fernandez, Silvina Ocampo e tanti altri. È difficile trovare altrove un connubio così riuscito di fantasia, idee, libertà espressiva, attenzione alla psicologia e al sociale, e capacità di scrittura. Inoltre lo stile chirurgico, parco, essenziale, che caratterizza quasi tutti, mi ha sempre affascinato e incantato. Senza contare che eccellevano nella forma racconto, che forse è quella più adatta a questo tipo di narrazione.

Come hai scelto il nome della collana?
Frattale di Mandelbrot - Creato da Wolfgang Beyer con il programma Ultra Fractal 3. - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=321973
Frattale di Mandelbrot - Creato da Wolfgang Beyer con il programma Ultra Fractal 3. - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=321973

Ci ho pensato a lungo, alla fine come dal nulla è venuta l'idea di Frattali. Per citare Wikipedia: "un frattale è un oggetto geometrico dotato di omotetia interna: si ripete nella sua forma allo stesso modo su scale diverse, e dunque ingrandendo una qualunque sua parte si ottiene una figura simile all'originale". Nelle opere che troverete in Frattali, gli elementi fantastici riproducono in piccolo o in grande la stessa "forma" del frammento di reale in cui si calano (in senso psicologico, spesso, ma anche sociale). Che siano più grandi, universali, oppure più piccoli, nel privato o nel vissuto di un singolo personaggio, non ha importanza. In questo modo fanno risuonare, amplificandolo, il significato dell'esperienza narrata.

La collana accetta sia racconti che romanzi. Di quale formato hai ricevuto più proposte?

Decisamente i racconti, e credo che sia naturale. In effetti anche guardandoci alle spalle, è molto più difficile trovare buoni romanzi di realismo magico (o di fantastico puro) rispetto a buoni racconti, vedi anche l’esempio che facevo prima degli argentini del fantastico. Forse perché questa narrazione vive molto sull’idea e sull’atmosfera che riesce a evocare, deve creare una sorta di “incanto”, che è molto difficile mantenere lungo l’arco di un intero romanzo. A meno che non ci si chiami Gabriel García Márquez, o Dino Buzzati, o (per fare un esempio più recente), Mariana Enriquez.

Quali sono i criteri di selezione?

Non ci sono dei criteri ben definiti. Ciò che cerco è l’idea originale, la piacevolezza dello stile, la capacità di creare atmosfere stranianti, ma anche l’abilità di legare il fantastico ai meccanismi psicologici dei personaggi o a certe situazioni sociali, in cui tutti possiamo riconoscerci. Insomma: fantastico "con stile".  Di recente mi è capitato di rileggere I segreti di Vermillion Sands di J.G. Ballard, e ho pensato: ecco: questo è proprio il tipo di manoscritto che mi piacerebbe pubblicare in Frattali, perché rappresenta una sorta di prototipo, purtroppo inarrivabile o quasi.

Ci parli del primo titolo, cosa ti ha conquistato?
Invasione
Invasione

Di Invasione ho subito apprezzato l’originalità della struttura (è una sorta di romanzo di racconti “a cornice”), la capacità di delineare personaggi originali ma credibili, con una scrittura semplice ma precisa e avvincente, e la suggestione di certi momenti, che richiamano sia Ted Chiang sia certi film di Steven Spielberg sugli alieni (Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo su tutti). È un romanzo che concilia tradizione fantascientifica, con un tema classico come quello del contatto con “oggetti” alieni, e realismo magico, perché si concentra su come questo evento “fantastico” si riverbera non solo nelle vite di una manciata di personaggi, ma anche nel destino stesso della nostra società. Mi sono poi trovato benissimo a lavorare con Massimo Gardella, una persona di grande esperienza editoriale, eppure molto aperta al confronto e alla discussione

Qualche anticipazione sui prossimi autori?

La seconda uscita sarà una meravigliosa raccolta di racconti brevi di Simonetta Olivo, di puro realismo magico, che collocherei tra il Ray Bradbury de L’estate Incantata e il Cortàzar dei racconti con protagonisti bambini.

Successivamente uscirà un racconto lungo di un giovane autore, avvincente e scritto benissimo, che trova la sua originalità nell’ambientazione in una tribù nomade del nordafrica.

È già programmata anche la quarta uscita, ma per il momento non dico altro.

Invasione

Massimo Gardella, Invasione , Delos Digital, Frattali 1, isbn: 9788825426588, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 4,99 iva inclusa

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