Memory of Water (Veden Vartija) è un film della regista finlandese Saara Saarela, una coproduzione Finlandia/Germania/Estonia/Norvegia, uscito nel 2022 e che abbiamo visto in anteprima italiana alla scorsa del Trieste Science Plus Fiction Festival, il festival del film di fantascienza organizzato dalla Cappella Underground, tenutasi dall'1 al 6 novembre 2022.

Sinossi

In un mondo sconvolto dal riscaldamento globale, l’acqua potabile è severamente razionata. L’ultimo vero maestro del tè confida alla figlia Noria Kaitio il luogo segreto di una sorgente d’acqua. Alla sua morte, Noria prova un grande senso di colpa verso la sua gente, la cui vita è messa a repentaglio dalla scarsità d’acqua. Ma se infrangesse la sua promessa e rivelasse ciò che sa, il governo autoritario deprederebbe la sorgente e lei finirebbe imprigionata. O peggio. Tratto dal bestseller della scrittrice finlandese Emmi Itäranta.

Memory of the water

Memory of the water

Estonia, Finlandia, Germania, Norvegia / 2022 / Fantasy, Thriller / 101 min.

Regia di Saara Saarela

Con Saga Sarkola, Mimosa Willamo, Lauri Tilkanen, Pekka Strang, Minna Haapkylä, Kheba Touray, Lyydia Mörä, Ulla Pirttijärvi, Erol Mintas, Tommi Eronen

Scritto da Ilja Rautsi, Emmi Itäranta

Dati da The Movie DB

In occasione del Festival abbiamo incontrato la regista Saara Saarela per un'intervista.

Penso che i finlandesi abbiano un rapporto speciale con l'acqua. Avete molta acqua "liquida", con tutti i laghi e le isole, avete tutta la neve e il ghiaccio che volete, e adorate fare le saune con il vapore. In quale modo questo vostro rapporto con l'acqua ha influenzato la tua visione del film?

L'ha influenzata. In Finlandia abbiamo 70000 laghi, e per esempio tutta l'acqua potabile di Helsinki proviene dal Lago Päijänne. È evidente che per noi finlandesi avere acqua potabile è una cosa scontata. Era interessante fare un film dove si ipotizzava che non fosse più così. D'altra parte questa è la fantascienza: giocare a chiedersi "e se?": come sarebbe la propria vita in un altro tipo di mondo, che potrebbe essere quello del futuro.

Lago Päijänne - Di Tiia Monto, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=89060915
Lago Päijänne - Di Tiia Monto, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=89060915

Avete paura del cambiamento climatico in Finlandia?

Sì. Le estati sono più calde rispetto a una volta. Abbiamo avuto le ultime estati con una temperatura superiore ai 30 gradi per lunghi periodi, che non è mai stata una cosa normale. E sta succedendo ormai da molti anni di seguito. Gli inverni a Helsinki avevano sempre tanta neve, e ora non è più così, iniziamo ad avere inverni senza neve. Oltre a questo cambiamento globale che influenza il nostro paese ci sono degli effetti locali causati da noi esseri umani. Per esempio alcuni laghi sono stati contaminati dall'humus delle coltivazioni, con il risultato che l'acqua è contaminata da fertilizzanti. Nel mare crescono più mucillagini/alghe rispetto a una volta a causa dell'aumento della temperatura dell'acqua. Anche guardando solo al clima e all'ecosistema finlandesi si vede che le cose stanno cambiando.

Il film non aveva una collocazione geografica precisa, lo potresti ambientare ovunque, ma poi sentiamo i personaggi parlare in finlandese e identifichi subito l'ambientazione. Perché non lo avete girato in inglese?
Memory of Water
Memory of Water

Ci avevamo pensato, visto che la sceneggiatura era scritta in inglese, come tutto il materiale di lavorazione, compreso il romanzo che era stato scritto contemporaneamente in inglese e finlandese. Ma così facendo avremmo perso i contributi finlandesi, che preferiscono andare a produzioni in lingua locale. Abbiamo anche lavorato molto per rendere il design di interni e di abbigliamento quanto più “internazionale” possibile, ma lasciando una forte influenza orientale.

Il film è la trasposizione di un romanzo dell'autrice Emmi Itäranta (pubblicato in Italia da Frassinelli NdR). Come mai avete scelto questo romanzo per una trasposizione cinematografica?

La memoria dell'acqua di Emmi Itäranta
La memoria dell'acqua di Emmi Itäranta

Ho letto il libro quando è stato pubblicato nel 2013 e ho subito pensato che sarebbe stato un'ottima storia da filmare.

Mi ha colpito la visione del futuro dell'autrice perché legata all'acqua, ed è un cosa che non ho trovato in molti libri. Il libro aveva un senso di bellezza e melanconia nella narrazione e nel rappresentare un mondo che è duro ma dove c'è ancora bellezza.

Non era scritto in uno stile immediatamente trasponibile in una sceneggiatura, in quanto scritto molto dal punto di vista dell'interiorità della protagonista. Ho lavorato molto con lo sceneggiatore Ilja Rautsi per trasformare l'interiorità in azioni. In un film devi mostrare cosa pensano i personaggi e trasformare conflitti interni in conflitti esterni.

La protagonista Noria Kaitio si rende conto che il mondo è un luogo molto più duro di quanto le avevano insegnato i suoi genitori. Il libro è più una storia di coming of age, dove la protagonista matura rendendosi conto del mondo che la circonda e decidendo di fare qualcosa. In un film è più opportuno accorciare i tempi è quindi iniziamo quando è già più grande, dopo la morta del padre. Lei è da sola e deve decidere cosa fare dopo aver scoperto questa sorgente segreta d'acqua, se aiutare o meno le altre persone.

Memory of Water - Veden Vartija
Memory of Water - Veden Vartija

Mi piaceva questa combinazione di futuro e melanconia. Noria si rende conto di quanto brutto sia il futuro che sta vivendo ed è triste per questo. Può scegliere come migliorare le cose e mi piaceva l'idea di metterla di fronte a una scelta e farla agire.

Allo S+F abbiamo visto il film Vesper (dei registi Kristina Buozyte e Bruno Samper). Entrambi i vostri film hanno in comune una giovane protagonista che si muove in un mondo dall'ecologia compromessa. Non li definirei nemmeno apocalittici o post-apocalittici, ma addirittura post-post apocalittici: il mondo è finito e bisogna decidere come ricominciare.

Entrambi sono ambientati nel così detto twilight century dove la civiltà occidentale come noi la conosciamo è crollata. Molte delle cose che conosciamo sono state dimenticate, e in Memory of Water l'influenza sul mondo proviene dall'Asia, principalmente Cina e Russia.

Memory of Water
Memory of Water

Il nostro film è su come costruiamo le società. Al giorno d'oggi abbiamo un mondo diviso, si mettere in dubbio la democrazia: il futuro del film è quello che potrebbe succedere a partire dal mondo d'oggi. Che valori abbiamo? Per cosa vogliamo combattere?

Grazie per l’intervista.

Grazie a voi!