Nel nord dell'Etiopia, vicino al confine con l'Eritorea e sulle verdi rive del Lago Tana, sorge la città di Gonder (pronunciato Gond'r), chiamata anche la Camelot d'Africa, che per due secoli è stata la prima capitale permanente dell'antico impero, dalla metà del 1600 alla metà del 1800.

Testimone dei passati fasti di questa città, il Quartiere Reale, che comprendeva quattro palazzi reali, sale per i banchetti e piscine all'aperto. Di questi monumenti oggi resta solo il castello dell'Imperatore Fasiladas, l'unico a essere sopravvissuto ai bombardamenti inglesi durante la guerra del 1941.

Il castello è realizzato interamente in blocchi di pietra basaltica intagliati a mano, si sviluppa su due piani e ai lati ha quattro torri, le cui cupole rotondeggianti ricordano in modo sorprentente l'architettura gondoriana di Minas Tirith utilizzata nella trilogia cinematografica del Signore degli Anelli. Chissà se Alan Lee e John Howe si sono fatti un giretto in Etiopia prima di iniziare a costruire i modellini di Minas Tirith.

A chi volesse visitare il castello di Fasiladas farà di certo piacere sapere che l'Ethiopian Airlines collega Addis Abeba a Gonder con diversi voli al giorno: l'aereo è piccolo e la pista d'atterraggio è sterrata, ma ne vale la pena: la Terra di Mezzo non è mai stata così vicina.