«È il turno di Billy di affittare il film» risposi. «E io odio i western.»

Mel rise, mi baciò e tornò dentro, chiudendo gentilmente la porta dietro di sé.

Rimasi sul marciapiedi, indecisa. Mi sarebbe piaciuto andare a curiosare nello scaffale dei nuovi romanzi della biblioteca, una risorsa affidabile in caso di difficoltà, ma di lunedì sera

chiudeva prima. In alternativa avrei potuto fare una passeggiata.

Non avevo voglia di leggere: non mi andava di osservare le vite immaginarie di altre persone in uno spazio piatto in bianco e nero mentre ero calata nella mia vita fin troppo non immaginaria.

Era comunque troppo tardi per una passeggiata solitaria, anche intorno a Old Town, e oltretutto non avevo neanche voglia di camminare. Non sapevo di cosa avessi voglia.

Percorsi l’isolato, salii nella mia auto fresca di meccanico e girai la chiave. Ascoltai le fusa del motore in salute e di punto in bianco decisi che sarebbe stato bello fare un giro in macchina.

Non ero il tipo di persona a cui di solito piace girare in macchina.

Ma mi venne in mente il lago.

Quando mia madre era ancora sposata con mio padre, avevamo una casetta per le vacanze lì, presso la riva, come centinaia di altre persone. Dopo la separazione dei miei genitori, ero

solita prendere l’autobus per andare, di tanto in tanto, a trovare mia nonna. Non sapevo dove vivesse mia nonna, di certo non in quella casa, ma di solito le mandavo un messaggio o le facevo una telefonata suggerendo che, visto che non ci vedevamo da un po’, avremmo potuto incontrarci al lago. Mia madre, a cui sarebbe piaciuto molto vietare questi incontri (quando mamma tronca con qualcuno, lo fa in modo completo, e quando aveva troncato con mio padre aveva tagliato i ponti con l’intera famiglia di lui a parte me: anzi, con la stessa passione aveva chiesto di tenermi), non lo fece, ma il risultato del disappunto e la disapprovazione che non riusciva a nascondere rendevano quei viaggi al lago un’avventura più di quanto lo sarebbero stati altrimenti, almeno all’inizio. All’inizio avevo sperato a lungo che mia nonna facesse qualcosa di veramente drammatico, ed ero certa che ne fosse capace, ma non lo fece mai. Non fin quando non ebbi smesso di sperare... Ma era tardi, e non era per nulla ciò che avevo in mente. E poi, quando avevo dieci anni, lei scomparve.

Proprio quando avevo dieci anni cominciarono le Guerre Voodoo. Naturalmente le maledizioni voodoo non c’entravano nulla, mentre invece c’entravano un sacco di brutti affari, e alcuni

dei peggiori che si verificarono nella nostra zona accaddero dalle parti del lago. Molte casette erano state bruciate o abbattute, in un modo o nell’altro, e c’erano alcuni posti, intorno al lago, dove era meglio non andare se non si volevano avere incubi, o qualcosa di peggio, per i mesi a venire. Principalmente a causa di queste cosiddette ‘sacche di male’ (ma anche perché, molto più semplicemente, non erano rimasti in molti ad avere case per le

vacanze da nessuna parte), dopo le Guerre, anche quando fu sistemata la maggior parte dei danni, al lago non era più tornato nessuno. La natura aveva preso il sopravvento, il che era un fatto positivo, perché significava che era ancora possibile. C’erano infatti moltissimi posti dove non sarebbe mai più cresciuto nulla.

In realtà era piuttosto divertente che gli unici ad andarci regolarmente fossero gli ecologisti oltranzisti, per controllare come progredisse la landa desolata e se la popolazione locale di esseri come i procioni, le volpi, i conigli e i cervi tornasse lì dalla città; cominciarono a osservare e comportarsi come facevano i procioni, le volpi, i conigli e i cervi. Gli ecologisti oltranzisti cominciarono a censire gli animali come i falchi, le martore e anche qualche

strana erba di palude che fosse anch’essa una specie in via d’estinzione, anche se non così interessante da osservare. Nessuno sembrava preoccuparsi della magia umana malvagia, o forse le sacche di male non procuravano incubi ai falchi, alle martore o alle strane erbe di palude. C’ero andata, di tanto in tanto, con Mel (abbiamo visto abbastanza spesso i falchi, le martore una o due volte, ma le erbe di palude mi sembravano tutte uguali), ma non c’ero più stata dopo il tramonto da quando ero bambina.

La strada che conduceva a quella che era stata la casa delle vacanze dei miei genitori era praticabile, se non altro. Scesi davanti alla casa e andai a sedermi sul portico, a guardare il

lago. La casetta dei miei genitori era l’unica ancora in piedi nei dintorni, forse perché era appartenuta a mio padre, il cui cognome significava qualcosa anche durante le Guerre Voodoo.

C’era una sacca di male in direzione est, ma era abbastanza lontano da non preoccuparmi, anche se potevo sentirne la presenza.

Sedevo sotto il portico diroccato, dondolando le gambe e lasciando che i problemi del giorno mi scivolassero via di dosso come acqua. Il lago era bellissimo: quasi totalmente piatto, con

un dolcissimo sciabordio che lambiva la riva, argenteo chiarore lunare. Avevo vissuto molti bei momenti in quel posto, prima con i miei genitori, quando erano ancora felici insieme, e

poi con mia nonna. Mentre stavo lì seduta cominciai a sentire che, se fossi rimasta abbastanza a lungo, avrei potuto comprendere il vero motivo per cui ero così sofferente in quel periodo, scoprire se si trattava di qualcosa di peggio della farina scadente e del mio fratellino sulla via della perdizione.

Non li sentii avvicinarsi. Nessuno poteva sentirli, dato che erano vampiri.

In un certo senso avevo molte conoscenze teoriche sugli Altri, dato che avevo letto tutto ciò che avevo potuto trovare su globenet su di loro, e devo dire che la mia dipendenza da romanzi come Morte immortale e Il calice di sangue aveva reso il tutto anche più favoloso, ma non sapevo assolutamente nulla dal punto di vista pratico. Dopo le Guerre Voodoo, New Arcadia era passata da paesino tranquillo all’ottava posizione nella classifica delle dieci migliori città in cui vivere, soltanto perché la maggior parte degli edifici era rimasta in piedi. E quel felice posizionamento aveva portato qualche problema, tra cui l’incremento della popolazione dei succhiasangue. Eravamo ancora abbastanza liberi.

Ma nessun luogo su questo pianeta è davvero libero dagli Altri, inclusi gli Altri Oscuri, i vampiri.

Tecnicamente è illegale essere un vampiro. Di tanto in tanto qualche povero sciocco o qualcuno particolarmente sfortunato viene trasformato in un succhiasangue: si tratta di una specie di avvertimento o vendetta. Ma invece di accogliere questa persona nella comunità vampirica (se si può definire ‘comunità’) che l’ha trasformato, preferiscono scaricarlo da qualche parte dove potrà essere trovato dagli umani normali prima che il sole

sorga la mattina dopo. Questi sventurati sono quindi costretti a passare il resto della loro ‘vita’in quella che è per metà una prigione e per metà un ricovero, sotto la tutela dei medici... e tenuti sotto sorveglianza. Ho sentito dire, anche se non ho idea se sia vero, che queste miserabili ex persone vengono giustiziate (farmacologicamente, dopodiché gli piantano un paletto nel cuore, le decapitano e le bruciano) quando raggiungono quella che sarebbe dovuta essere la loro normale aspettativa di vita se fossero stati ancora umani.

Una delle cause scatenanti delle Guerre Voodoo fu che i vampiri, stanchi di essere gli unici dei Grandi Tre contro i quali la lega nazionale degli Altri non faceva che legiferare costantemente, crearono moltissimi vampiri, in modo da tenere occupati noi umani, e poi li organizzarono, in qualche modo, per una rivolta su larga scala. Il vampirismo, generalmente, non fa un bell’effetto alla personalità delle loro vittime (anzi, nulla di buono), e i vampiri avevano scelto quasi solo persone amabili per la trasformazione, in modo da risaltare il loro disappunto nei confronti del sistema. L’affiliazione ai gruppi di ecologisti oltranzisti, per esempio, scese di qualcosa come il quaranta percento durante le Guerre Voodoo, e un paio di grandi istituzioni benefiche nazionali dovettero chiudere i battenti per qualche anno.

Il problema non era che qualche categoria degli Altri fosse più apprezzata, o che solo i vampiri erano stati i nostri avversari durante le Guerre. Il problema di fondo per i vampiri era che loro erano gli unici per i quali era impossibile nascondere cosa fossero: bastava il tocco di un raggio di sole a mandarli a fuoco.

Un fuoco mortale. Smascheramento ed eliminazione in un solo gesto. I mannari sono in pericolo solo una volta al mese, ed esistevano medicine che potevano impedire la trasformazione.

Erano sostanze illegali, ma lo sono anche la coca, l’eroina, le pasticche e le anfetamine. Chi voleva droghe antitrasformazione, poteva procurarsele (e la maggior parte dei mannari lo faceva:

essere un mannaro non è brutto come essere un vampiro,ma è brutto abbastanza). E un mucchio di demoni sembrano perfettamente normali. Quasi tutti manifestano qualche strano

comportamento o altro ma, a meno che non si viva con uno di loro e lo si scopra mentre si nutre di fertilizzante per giardini, o di pezzi vecchi di combox, oppure mentre dispiega un paio di ali squamose e si mette a fluttuare a due metri sopra il letto dopo che si è addormentato, non è possibile capirlo. Inoltre alcuni di loro sono abbastanza simpatici, anche se non si può dare per scontato che saranno sempre così (mi riferisco ai Grandi Tre, come fanno tutti, ma usare il termine ‘demone’ significa  fare di tutta l’erba un fascio e può spesso assumere il significato che la legge vorrebbe dargli sempre).

Il resto degli Altri non causa troppi problemi, almeno non ufficialmente. Non è male essere sospettati di essere un angelo caduto, e ognuno di noi conosce almeno qualcuno che sia un

mezzosangue. Come Mary, alla caffetteria, per esempio. Tutti desiderano che sia Mary a versar loro il caffè, perché è sempre caldo. Lei non sa da dove le venga questa capacità, ma non ha mai negato che dipenda dal sangue di un Altro di qualche

genere. E finché le persone come Mary sopportano di lavorare come cameriere, il governo continuerà a chiudere un occhio su questo tipo di cose.

Ma se mai qualcuno riuscisse a creare una droga che permetta a un vampiro di esporsi alla luce del giorno, guadagnerebbe in un mese più soldi di tutti quelli contenuti nei conti in banca di tutti i membri del concilio globale. Moltissimi scienziati veri e improvvisati sono al lavoro per vincere quel jackpot, da entrambi i lati della barricata. I soldi più veloci li fanno i tizi del mercato nero, ma è probabile che siano i ragazzi in camice bianco a fare questo colpo. Non è quasi nemmeno più un segreto il fatto che nei rifugi si compiono esperimenti sui succhiasangue:

per il loro bene, ovviamente. Anche questa è una conseguenza delle Guerre Voodoo. Il concilio globale ha dichiarato di voler ‘curare’ il vampirismo. Gli scienziati autorizzati, probabilmente, non avrebbero cominciato con l’autocombustione, in ogni caso. Almeno non penso. Nel mese di giugno abbiamo un giorno  di festa dedicato a Hiroshi Gutterman, che eliminò una quantità di vampiri completamente da solo, ma non voglio credere che ci riuscì perché era un demone Naga e si calò il cappuccio per proteggersi dal sole al momento opportuno, perché, a parte che non ho intenzione di pensare che un Naga di sangue

puro possa avere un cappuccio abbastanza grande, nessuno ha mai sentito dire che i succhiasangue né gli scienziati abbiano mai allevato cobra per compiere esperimenti sulla loro pelle.

Ci sono moltissimi vampiri, fuori. Nessuno sa esattamente quanti siano, ma sono tanti. E quelli intelligenti, almeno quelli sia intelligenti che fortunati, tendono a passarsela bene. In effetti, quasi sempre, i succhiasangue anziani sono ricchi. Ogni volta che c’è un vuoto di notizie che duri un po’ di tempo, si può star certi che su globe net partirà l’ennesimo dibattito a proposito di quanta della ricchezza mondiale sia nelle mani dei succhiasangue, e queste discussioni vengono sempre sfruttate dai giornali locali e nazionali. Forse siamo solo paranoici. Ma c’è un altro elemento particolare che riguarda i vampiri. Loro non... be’, non si riproducono. Certo, creano nuovi vampiri, ma lo fanno utilizzando persone già esistenti. I mannari, i demoni e simili possono avere figli con gli umani come con molte altre specie, e spesso lo fanno.

Almeno qualche volta succede perché i genitori si amano, e l’amore smussa gli spigoli della xenofobia. Esistono storie interessanti sul sesso e sulle orge con vampiri, ma non si è mai sentito nemmeno un racconto minimamente credibile sulla nascita di un piccolo di vampiro o mezzo vampiro.

Parlando di pratiche sessuali dei succhiasangue, la storia più in voga riguarda il fatto che, poiché i vampiri non sono vivi, tutte le loro attività da viventi siano sotto il controllo della loro

volontà. Questo include quelle ovvie, come camminare, parlare e mordere la gente, ma anche quelle che per i viventi sono involontarie, come lo scorrere del sangue. Una delle prime storie che ogni adolescente che si incammina sulla strada delle possibilità carnali sente a proposito dei vampiri maschi è che possono mantenerlo duro per un tempo indefinito. Personalmente ho smesso di scaldarmi in proposito dopo essere stata con il mio primo ragazzo e aver scoperto che l’ultima cosa che desideravo in un uomo era uno stato di eccitazione permanente.

Quindi i succhiasangue hanno ragione, gli umani li odiano davvero in maniera totale, cosa che invece non fanno nei confronti di tutte le altre più importanti categorie di Altri. Ma non è poi così sorprendente. I vampiri controllano forse un quinto dei capitali mondiali e sono senza ombra di dubbio una razza a parte. Gli umani non amano nemmeno i ghoul e i lamia, ma gli altri non morti non vivono molto a lungo, non sono particolarmente intelligenti, e se si viene morsi da uno di loro, si ha la certezza che qualsiasi pronto soccorso di qualsiasi ospedale cittadino ha l’antidoto (supponendo che a chi è stato aggredito sia rimasto abbastanza da poter fuggire). Il Consiglio globale tenta, periodicamente, di aprire dei dialoghi con i capi dei vampiri offrendo loro la fine della persecuzione, delle restrizioni legali e