Il poema epico della mitologia induista si sposa con una visione senza tempo in uno sketchbook spettacolare, 18 Days, che unisce il geniale autore Grant Morrison alle matite di un disegnatore indiano già affermato a livello mondiale, Mukesh Singh.

Pubblicato dalla Liquid Comics (e in Italia dalla Rizzoli Lizard), più che una vera e propria graphic novel il libro è una raccolta di esempi dalla sceneggiatura e dagli schizzi del progetto di film d'animazione che deve ancora arrivare sugli schermi.

Il collegamento con il Mahabharata (poema epico della mitologia indù) in effetti è piuttosto libero, perché in 18 Days il presente, il passato e il futuro dell'umanità si incrociano con una fantasmagoria di super poteri, macchine volanti, armi fantastiche e magia. Gli eroi che popolano questa epopea sono personaggi dalle caratteristiche straordinarie ma non privi di debolezze, e il loro destino spesso è tragico.

"Nel Mahabharata la forza di un personaggio spesso si rivela essere la sua debolezza... questo non è come Guerre Stellari o Il Signore degli Anelli dove i buoni vincono perché hanno ragione" ha dichiarato Morrison, un autore da sempre affascinato dalla mitologia e dalle culture orientali. "I 'buoni' sono costretti a ingannare e a mentire, e a violare le regole, per poter vincere. Nonostante gli elementi fantastici e mitologici, è una storia moderna di realpolitik e crollo degli ideali di fronte alla dura realtà."

Non ci sarà soltanto lotta e guerra. "Dietro a una guerra cosmica fra superuomini ci sono delle storie umane" afferma Morrison, "di questi uomini e delle eroine che essi vogliono difendere o possedere."

Il tutto accompagnato dalle immagini di Mukesh, sbalorditive nella loro ricchezza, con richiami alle leggende vediche mischiati a dettagli di sapore steampunk.

Come se non bastasse, non sarà solo un'animazione e un fumetto: 18 Days vivrà anche come videogame.