Nel numero di settembre la rivista di cinema Ciak ha dedicato un reportage alla trilogia de Il signore degli anelli. Il lungo articolo/intervista porta la firma di Marco Giovannini e ci fa conoscere alcuni pensieri del regista Peter Jackson, oltre a rivelare nuovi particolari del terzo film della serie in uscita a gennaio. Belle le immagini che corredano il pezzo, alcune di queste estratte dal trailer presente nel dvd Le due Torri.

L’articolo dedica anche apposite sezioni all’anteprima del dvd Le Due Torri, a una breve intervista a Viggo Mortensen (Aragorn) e alle prossime produzioni di Jackson (in particolare al remake di King Kong)

“Sto ultimando il film più bello della trilogia” dice Peter Jackson. “Ed è un piacere finire in crescendo.

Non è solo la prosecuzione, è la somma. Come se gli altri due fossero stati la prova generale del terzo

Il ritorno del Re era già in sceneggiatura il più affascinante, fantasioso, commovente , è diventato il più ricco di effetti speciali, 800, e più complicati.

Al confronto con lo scontro dei campi di Pellenor, il Fosso di Helm (pur giudicata la più grande battaglia cinematografica moderna) sembrerà una scaramuccia: la nuova è venti volte più affollata. Invece di diecimila fra orchi e Uruk-hai, stavolta ce ne sono duecentomila.

Jackson dice inoltre: “All’inizio l’amore ossessivo dei fan li rendeva più sospettosi che cooperativi, la loro fiducia abbiamo dovuto guadagnarcela. Se avessimo fatto buoni film, avremmo avuto il loro perdono e quei cambiamenti che abbiamo dovuto fare sarebbero stati giudicati tradimenti senza tanta importanza. D’altra parte se ci fossimo seduti intorno a un tavolo a scrivere un nuovo fantasy originale, probabilmente non avremmo neanche sfiorato la maestà del Signore degli Anelli”.

Pare che i tradimenti del Ritorno del Re riguardino il taglio della parte che riguarda il ritorno degli Hobbit alla Contea, trasformata in obiettivo militare messo a ferro e a fuoco. Il brano è accorciatissimo, quindi Saruman incontra il suo destino in un momento diverso.

Il Ritorno del Re ha continui colpi di scena. Suicidi, funerali, resurrezioni. Tre dei personaggi principali si sposano e quattro muoiono. Troveremo, ovviamente, la gigantesca Shelob. Jackson confessa di soffrire di aracnofobia e rivela che la creatura sarà il più possibile reale, e non il mostro fantascientifico che compare in molte illustrazioni.

Fino all’ultimo resterà aperto il discorso ‘lunghezza’.

“Sarà il più lungo, ma non troppo lungo” dice Jackson, “Per i primi due la New Line mi aveva concesso una lunghezza massima di due ore e mezza, che io ho fatto finta di dimenticare e sono arrivato a tre. Stavolta me ne hanno chieste tre, quindi…”