Non è la prima volta che a una JordanCon vengono rivelati dettagli importanti sulla Ruota del Tempo. Anche quest’anno i partecipanti alla convention dedicata alla vita e alle opere di Robert Jordan, appena giunta alla quarta edizione, hanno avuto modo di conoscere in anteprima dettagli relativi a un libro non ancora pubblicato. È stata la stessa Harriet McDougal, vedova e editor di Jordan, a leggere a un attentissimo pubblico alcune pagine tratte dal prologo di A Memory of Light.

Protagonista della scena è Baryd, un soldato andorano al servizio di Casa Sarand ignoto a tutti fino a pochi giorni fa, e con lui si vede come il Disegno sia sempre più sfilacciato. Si conferma sempre più che La Ruota del Tempo non è solo la storia di un eroe e dei suoi amici che lottano per difendere il loro mondo da un pericolo che sembra più forte di loro. È anche la storia di un mondo e di tutti i personaggi che lo abitano e che, in un modo o nell’altro, combattono in uno dei due avversi schieramenti.

Sono oltre centoventi i personaggi che hanno un proprio punto di vista nei precedenti tredici volumi, e oltre duemila quelli che hanno un nome proprio, a conferma della vastità del respiro di un’opera che, oltre vent’anni dopo il suo inizio, fra qualche mese avrà finalmente la sua conclusione.

Baryd dunque diventa per la prima volta protagonista, anche solo se per poche pagine, e non c’è modo di sapere se il suo ruolo si esaurirà qui o se farà qualcosa d’importante nelle scene che verranno. Per scoprirlo bisognerà aspettare il prossimo 8 gennaio, quando la versione originale dell’ultimo volume della saga completata da Brandon Sanderson giungerà nelle librerie americane. Il capitolo è stato reso disponibile dall’editore della saga, Tor Books, sul suo sito: http://www.tor.com/stories/2012/04/a-memory-of-light-prologue-excerpt#more.

Ma questa non è stata l’unica rivelazione importante della quattro giorni di Atlanta. Fra i partecipanti c’era anche Darrell R. Sweet, figlio di quel Darrell K. Sweet che ha realizzato tutte le precedenti quattordici copertine (prequel compreso) per La Ruota del Tempo. Sweet è morto lo scorso 5 dicembre, non prima di aver fatto in tempo a realizzare un abbozzo per quella che avrebbe dovuto essere l’ultima copertina della serie. Anche in questo caso l’abbozzo è stato prima mostrato alla convention e poi pubblicato sul sito di Tor.

L’immagine mostra un campo di battaglia deserto, con l’unica eccezione di tre donne che circondano quella che è, con ogni probabilità, una pira funebre. Irene Gallo, art director di Tor, identifica senza dubbio le donne come Min, Aviendha ed Elayne, e ipotizza solamente che sulla pira possa esserci il cadavere di Rand al’Thor. Alle spalle del gruppo le nuvole formano in simbolo di yin e yang, a simboleggiare forse una riunificazione fra uomini e donne capaci di incanalare l’Unico Potere dopo tremila anni di diffidenze e scontri sanguinosi.

Visto che sul destino finale di Rand ci sono molti interrogativi, uno dei giochi dei partecipanti alla convention è stato quello di cercare di immaginare chi vivrà e chi invece morirà. Per Rand sono state avanzate moltissime ipotesi di vita, morte, morte ma ritorno sulla scena nelle vesti di qualcun altro, morte ma ritorno in scena come eroe del Corno di Valere, morte finta o anche morte e resurrezione dopo tre giorni. Le ipotesi sono state molte e molto varie, ma la più divertente (e improbabile) riguarda Padan Fain indicato come futuro cadavere e destinato a morire in un vulcano. Dopo aver morso il dito di Rand.

In mezzo ad anteprime e immagini di un grande artista la JordanCon è stata anche questo: divertimento intorno a una saga che ha accompagnato una lunga parte della vita di parecchie persone. In attesa di poter leggere ancora una volta che La Ruota del Tempo gira e le epoche si susseguono, lasciando ricordi che divengono leggenda.