E' possibile recitare la parte di un bizzarro pirata, metà Keith Richards e metà Pepe le pew, e poi vestire con la stessa bravura, facendo commuovere gli spettatori, i panni del timido e gentile Sir James Matthew Barrie, autore di Peter Pan? Johnny Depp pare ce l'abbia fatta nel film Finding Neverland, sfoggiando anche un impeccabile accento scozzese, e al suo arrivo a Venezia, sabato scorso, si è già parlato di Oscar.

Il nuovo film di Marc Foster, la cui prima rientra nel vasto programma della rassegna veneziana, è sì il secondo lavoro su Peter Pan uscito nel giro di pochi mesi, ma è anche una rivistazione fresca e brillante di un racconto senza tempo, e la scelta del protagonista, Depp nei panni di mister Barrie, sembra proprio essersi rivelata la migliore. Ennesima prova di talento per l'eclettico attore, insomma, che dopo La Maledizione della prima luna e il film Secret Window, basato su un racconto di Stephen King, sta vivendo uno dei suoi periodi più positivi.

Già regista di quel Monster's Ball tanto acclamato dalla critica, nel film  Finding Neverland Marc Foster si addentra nel rapporto di amorosa amicizia tra il commediografo Barrie e una vedova i cui figli ispirarono all'autore la storia del "ragazzo che non voleva crescere". La vedova è interpretata da Kate Winslet, la formosa amante di Di Caprio in Titanic.

Ambientato in una Londra di fine secolo, i cui giardini sono trasformati in foreste piene di cowboy, indiani, pirati e vascelli, il tranquillo (ma, lo vedremo, anche simpaticamente strampalato) Barrie rivive, insieme ai quattro figli della vedova, la sua perduta giovinezza e si prefigge il compito di "immaginare la vita come voleva che fosse".

J.M. Barrie (1860-1937)
J.M. Barrie (1860-1937)
Basato sul lavoro di Allan Knee The Man Who Was Peter Pan (L'uomo che fu Peter Pan), in un'intervista a Venezia Foster definisce Finding Neverland un film basato sull'enorme potere della fantasia, sul diventare grandi, sulla mortalità e sul bambino che c'è in ognuno di noi". Calorosamente accolto dai critici, che hanno già visto una proiezione a loro riservata, è una storia delicata e, pare, anche di quelle dove occorrerà tenere pronti i fazzoletti: la stessa Winslet avrebbe pianto a dirotto la prima volta che ha visto la storia per intero. Nel cast anche Dustin Hoffmann. Il trailer si può visionare online su www.apple.com/trailers/miramax/finding_neverland/

Il film uscirà negli Stati Uniti il 12 novembre, ma i critici che hanno assistito allo spettacolo reclamano già un Oscar per Depp, un premio che a detta di molti doveva già essere suo per l'eccezionale interpretazione del capitano pirata Jack Sparrow. I suoi fan attendono intanto con trepidazione dettagli e notizie sulla Maledizione della prima luna 2, in cui l'attore abbandonerà la riflessiva quiete britannica e vestirà di nuovo i panni del capitano pirata. Prima ancora, però, Depp reciterà in Charlie e la fabbrica di cioccolato e poi sarà un poeta seicentesco in The Libertine.

Depp alle prese con nostalgie piratesche (immagine dal film Finding Neverland)
Depp alle prese con nostalgie piratesche (immagine dal film Finding Neverland)

Intanto preferisce non parlare di statuette, e per quanto riguarda il film afferma che nella realtà non è uno che si rifiuta di crescere, perché "invecchiare ha il suo fascino". L'attore se la cava poi con una battuta: "C'è sempre la chirurgia plastica". Arrivato nel capoluogo veneto con mezz'ora di ritardo a causa dell'aereo, chewingum in bocca, Johnny Depp ha rilasciato alcuni altri commenti alla stampa. Accennando ai recenti, terribili fatti accaduti nel mondo, ha affermato che "forse questo è proprio il momento di dare qualche speranza con la fantasia. E' questo il momento di chiudere gli occhi e cambiare qualcosa" (su www.capital.it/trovacinema/detail_articolo.jsp?idContent=277400 l'intervista completa all'attore).

Il Festival di Venezia proseguirà fino al prossimo 11 settembre.