Grande successo di visitatori per questa mostra, inaugurata ufficialmente il 30 ottobre 2004. E' stata organizzata dalla Pinacoteca Civica di Oderzo (Treviso) in occasione del cinquantenario dalla scomparsa dell’artista opitergino.

Pittore e incisore esponente del tardo simbolismo europeo, grafico di matrice romantica e uno dei precorritori, secondo i maggiori critici d’arte, del surrealismo, Alberto Martini è un significativo rappresentante dei fermenti artistici e culturali nell’Europa della prima metà del secolo.

La scelta di intitolare una mostra alle sue illustrazioni sulla Divina Commedia, nasce principalmente dalla passione che l’artista ha sempre manifestato nei confronti dell’opera dantesca. In ben tre diversi momenti della sua vita, infatti, Martini riprende lo stesso tema: il primo ciclo di disegni, realizzati per l’editore fiorentino Alinari e di proprietà della Pinacoteca, risale al 1901, a cui seguono altre due serie di illustrazioni tra il 1922 e il 1944.

E’ nella prestigiosa sede di Palazzo Foscolo che per la prima volta, grazie a una corposa selezione di opere provenienti da collezioni private, viene riunita tutta l’esperienza martiniana sulla Divina Commedia, che per l’occasione è messa a confronto con il lavoro di altri maestri contemporanei protagonisti dell’illustrazione dantesca di inizio secolo (Chini, Zardo, Cambellotti, Spadini, Labella, Macchiati, Valeri).

L’allestimento della mostra è stato appositamente progettato dallo studio C+S Associati (Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini) ad interpretazione del linguaggio dell’autore. Il progetto propone un percorso attraverso “gironi” successivi costruiti da una sequenza di leggii, elementi in struttura metallica, illuminati zenitalmente, che ospitano singolarmente la preziosità dei disegni martiniani. L’atmosfera notturna dell’ambiente, resa possibile dall'inserimento, all'interno di Palazzo Foscolo, di nuove strutture verticali di supporto per i dipinti che completano la produzione artistica dell'autore, è stata studiata come controcanto ai leggii, dove invece si concentra l’attenzione del visitatore, in una rilettura dell’ossessione quasi anatomica che l’autore propone del paesaggio dantesco.

I ricchissimi stucchi di Palazzo Foscolo diventano la filigrana di sfondo del percorso museale.

La mostra, inoltre, si apre su alcune sale a tema dedicate ad una selezione delle opere martiniane più significative, tra cui l’Autoritratto a china del 1911 (cm 240 x cm 130), primo capolavoro ad essere donato alla Pinacoteca, e il suo disegno preparatorio, entrambi sottoposti a restauro per l’esposizione.

La rassegna è arricchita da numerosi documenti che restituiscono il senso dell’attività dell’artista e della sua ricerca, collocati in modo sparso all'interno di un teca all'ingresso, quasi a voler ricreare l'atmosfera disordinata di un tavolo da lavoro. Oltre a differenti pubblicazioni sull’autore, sono in mostra libri di proprietà di Alberto Martini con annotazioni personali e di altri artisti, frontespizi da lui illustrati, alcuni numeri della rivista d’arte mensile Emporium con cui Martini ha a lungo collaborato, un saggio della corrispondenza durata 30 anni tra l’artista e Vittorio Pica, amico letterato e direttore della Biennale di Venezia fino al 1928, e altri importanti documenti inediti provenienti dall’Archivio Alberto Martini.

Mostra a cura della dott.ssa Paola Bonifacio, Direttrice della Pinacoteca Civica Alberto Martini

Allestimento a cura dello studio C+S ASSOCIATI, arch. Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini

Catalogo mostra edito da Edizioni Canova, Treviso (200 pag.)

Orari mostra: da mercoledì a sabato 9.00/12.00 – 15.30/18.30

domenica 15.30/18.30 chiuso lunedì e martedì

Ingresso: intero euro 7,00 - ridotto euro 3,00

visite guidate (per gruppi da 10 a 20 persone) euro 5,00

Per informazioni: Pinacoteca Civica Alberto Martini pinacoteca.martini@tin.it

tel. 0422 713180 tel./fax 0422 815202 da mercoledì a venerdì

Press Office Umbrella: Elisa Perillo tel. 0422 319536 perillo@umbrella.it