Siete pronti per un viaggio nei meandri della tradizione spiritica giapponese? Non è necessaria una macchina del tempo, né tantomeno un biglietto aereo per il Paese del Sol Levante: è sufficiente una copia dell’Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi, di Shigeru Mizuki. Mangaka e saggista molto conosciuto in Oriente, Mizuki ha sempre coltivato un interesse specifico per l’occulto, che si è tradotto in questa opera e nella sua ‘gemella’, l’Enciclopedia dei Mostri Giapponesi.  

Sebbene i due volumi possano essere considerati un vero e proprio unicum, e hanno come obiettivo una trattazione esaustiva dell’immenso patrimonio folkloristico giapponese, per certi versi ancora sconosciuto al pubblico occidentale, ci concentreremo qui sull’analisi dell’Enciclopedia degli Spiriti.

Durante la redazione del libro, Mizuki è riuscito a sfruttare abilmente la sua ‘doppia natura’ di disegnatore e narratore: le voci dell’Enciclopedia sono raccolte in ordine alfabetico e ognuna di esse è accompagnata da un'illustrazione (in bianco e nero, in puro stile manga) realizzata dall’autore appositamente per il volume; un prezioso aiuto per il lettore, agevolato nel suo compito di figurarsi spiriti e manifestazioni sovrannaturali così lontane dal suo immaginario culturale.

Nelle parti finali del libro è stata inserita un'appendice dedicata agli spiriti dei tempi recenti e, in seguito, vi è il glossario dei termini in lingua originale utilizzati nel testo, curato dal traduttore Emilio Martini e da Andrea Baricordi. Vengono inoltre elencate le opere citate e brevemente riassunti i periodi in cui si divide la storia giapponese, per ‘istruire’ il lettore meno esperto e rinfrescare la memoria a quello più navigato.

Per quel che riguarda il versante informativo, va subito sottolineato che la ricerca di Mizuki sugli spiriti citati nell’opera è stata, come dichiarato dallo stesso autore nella nota a fine volume, una ricerca on the road, non condotta al chiuso in una biblioteca, ma viaggiando in Giappone e all’estero. E’ interessante notare come ogni voce dell’Enciclopedia  esordisca specificando il luogo e il periodo storico in cui è stato avvistato lo spirito di cui si scrive, per poi proseguire con lo sviluppo della voce vera e propria, in cui Mizuki non si limita a fornire informazioni, ma aggiunge la narrazione di eventi di cui ha personalmente raccolto testimonianza, integrati, quando possibile, con esperienze da lui vissute in prima persona.

In questo senso, l’Enciclopedia può essere vista non solo come una raccolta di informazioni, ma come una raccolta di racconti illustrati, delle storie brevissime e autoconclusive, da leggere l’una di seguito all’altra o una per volta, a seconda del tempo a disposizione.

La vocazione allo storytelling di Mizuki rende l’Enciclopedia un libro adatto a tutti, apprezzato però in particolare dagli appassionati di racconti spiritici e, ovviamente, dagli appassionati di cultura giapponese. Il neofita troverà nel volume numerose informazioni affascinanti, mentre l’esperto riconoscerà senza difficoltà elementi della tradizione esoterica nipponica

che ha già incontrato in svariati manga e anime e che assumeranno, al termine della lettura, un significato del tutto nuovo, unito a una maggiore comprensione.