Tutte le culture hanno le loro storie di mostri capaci di ispirare con la loro potenza, non soltanto fiabe per bambini ma anche le opere d’arte di grandi artisti. È questo il caso della mostra intitolata Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi, il cui obiettivo è quello di far vivere un viaggio fantastico al visitatore attraverso, non solo l’esposizione di duecento opere di artisti del XVIII e XIX secolo del Sol Levante, ma anche con una narrazione emozionante che lo immerga in una cultura lontana, che potrebbe sembrare molto diversa dalla nostra.

Un percoso emozionale

La prima stanza e l’inizio del racconto, parte con la sala che illustra il rituale macabro delle cento candele che è anche l’idea alla base della mostra. I visitatori entrano in una stanza totalmente buia, illuminata soltanto dalla fioca luce di cento candele, accompagnato dalla voce roca di un attore che impersona il fantasma di un vecchio samurai, morto dopo essere impazzito per aver incontrato un vero mostruoso Yōkai nella notte. Il rituale si basa su una prova di coraggio cominciata da alcuni samurai nel XVII secolo che, un’ora dopo al tramonto, si ritrovavano in una stanza illuminata dalla luce di cento candele. Ogni guerriero raccontava una storia agli altri compagni con l’obiettivo di spaventarli con racconti di mostri appartenenti alla tradizione popolare. Una volta concluso il proprio racconto una candela veniva spenta in modo tale che, con l’andare del tempo la stanza diventasse sempre più buia e spaventosa.

Netsuke con due artigiani intenti a creare una maschera da Tengu seconda meta XIX secolo
Netsuke con due artigiani intenti a creare una maschera da Tengu seconda meta XIX secolo

Il Rituale delle cento candele ebbe una grande influenza sul mondo dell’editoria giapponese che produsse molti libri stampati che illustravano proprio tutte quelle storie popolari narrate dai samurai. Nella mostra di Villa Reale  si trovano alcuni preziosi volumi e  un importante nucleo di xilografie policrome che davano forma ai racconti, realizzate dai più famosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo. Di Tsukiyoka Yoshitoshi ad esempio, ultimo grande maestro dell’Ukiyo-e, si può ammirare l’Uccisione del vecchio Tanuki da parte di Naoyuki nel palazzo di Fukujima e anche La principessa strega Takiyasha e lo scheletro [del padre] da Storia di Utö Yasutaka. Da non perdere anche i famosi quaderni manga di Hokusai e altri suoi capolavori, come stampe preziose e rarissime.

Hokusai Katsushika Libro di combattenti cinesi e giapponesi 1836 1857
Hokusai Katsushika Libro di combattenti cinesi e giapponesi 1836 1857

Il percorso della mostra prevede che il visitatore proceda in un viaggio fatto di undici tappe, in un ideale percorso tra Tokyo e Osaka. Ogni stanza rappresenta una locanda e una storia riservata a una particolare categoria di mostri. Ci sono le Jorogumo, avvenenti donne che rivelano alle vittime la loro reale natura di enormi ragni; i Tanuki, simpatici tassi trasformisti; i Bakeneko, gatti mostruosi; i Kappa, esseri acquatici; le Ningyo le sirene giapponesi la cui carne profumatissima può donare agli uomini giovinezza o morte atroce; Okiku, il fantasma inconsolabile che cerca il decimo piatto a lei rubato e tanti altri. Ma le xilografie in mostra sono popolate soprattutto dai Yōkai (mostri), i Bakemono (mostri mutaforma) e i Yurei (spettri e ritornanti) oltre a draghi, orchi, volpi trasformiste, fatali mici mannari, spettri, rospi vampiri.

Yaroi Armatura samurai e cassa d'armi fine XIX secolo dettaglio
Yaroi Armatura samurai e cassa d'armi fine XIX secolo dettaglio

Oltre alle stampe, rari libri antichi, abiti, armi, spade, un’armatura samurai, il visitatore potrà vedere due rarità fino ad ora mai esposte al pubblico. Si tratta di 77 preziosi netsuke, piccole sculture in avorio e legno, della collezione privata Bertocchi, e il rotolo a scorrimento lungo 10 metri, che racconta la vicenda di Shutendoji, una creatura mitologica (Oni) a capo di un esercito di mostri che infestava il monte Oe nei pressi di Kyoto. 

Iniziative collaterali

La mostra, ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, con il patrocinio del Comune di Monza e del Consolato Generale del Giappone a Milano, insieme al suo curatore Paolo Linetti, ha voluto parlare anche agli appassionati dei manga o comunque a una platea il più ampia possibile, fatte anche di famiglie. Per questo nelle sale del Belvedere di Villa Reale trovano anche posto alcune sei tavole originali, ispirate proprio alle leggende giapponesi, della mangaka Loputyn. Ogni presenta in chiave contemporanea un racconto e un mostro e le illustrazioni danno vita a un piccolo volume realizzato da HOP! e venduto esclusivamente per questo evento, diventando così un oggetto da collezione.

Sono previsti inoltre ana serie di eventi collaterali nei mesi estivi con conferenze, workshop, concerti e visite guidate.

Conferenze

15 maggio domenica, ore 11.00 I MOSTRI GIAPPONESI VS I MOSTRI OCCIDENTALI

22 maggio domenica, ore 10.30 VESTIZIONE DEL KIMONO

28 maggio sabato, ore 11.00 LA CARTA GIAPPONESE

28 maggio sabato, ore 15.30 LANTERNA GIAPPONESE

29 maggio domenica, ore 10.00 e 11.30 PORTA CANDELA

11 giugno sabato, ore 10-13 più 15-18 LOPUTYN

12 giugno domenica, ore 15 I COSPLAYERS

YŌKAI. Le antiche stampe dei mostri giapponesi

Monza, Belvedere della Villa Reale (viale Brianza 1)

30 aprile – 21 agosto 2022

Sito internet MOSTRA YOKAI www.mostrigiapponesi.it