L’esordio di Mary Stewart nella narrativa risale al 1954 con il giallo Madam, Will You Talk?, ma anche se nel corso degli anni avrebbe scritto, fra l’altro, romanzi per bambini e poesie, per lungo tempo il suo sogno nel cassetto sarebbe stato la scrittura di un romanzo storico.

L’interesse per la storia romana l’avrebbe portata inevitabilmente alla Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth e fra quelle pagine il personaggio del giovane Merlino, portato al cospetto di Vortigern con lo scopo si sacrificarlo, avrebbe colpito la sua fantasia. C’era il precedente di T.H. White con la tetralogia Re in eterno, ma White aveva donato al personaggio di Merlino una connotazione più fantastica rispetto a quella che interessava a lei. Dalla tradizione la Stewart ricavava l’ossatura della storia, ma visto che la tradizione aveva lasciato Merlino al margine degli avvenimenti più importanti lei aveva ampio spazio per inventare la sua storia e donare una profondità inedita alle sue azioni.

Risale al 1970 quel La crotta di cristallo che, insieme ai successivi Le grotte nelle montagne (1973) e L’ultimo incantesimo (1979) costituisce la sua opera più importante. Il primo romanzo ha vinto il Mytopoeic Award, il secondo e il terzo hanno raggiunto il primo posto nella classifica dei bestsellers del New York Times.

La stessa ambientazione che unisce l’elemento fantastico alla storia reale si ritrova in altri due romanzi incentrati su personaggi diversi, Il giorno fatale (1983), il cui protagonista è Mordred, e Il principe e il pellegrino (1995), dedicato a una vicenda marginale del ciclo arturiano.

I romanzi, giunti in Italia grazie alla casa editrice Rizzoli non molto tempo dopo la pubblicazione in lingua originale, erano ormai usciti dal commercio da parecchi anni. Quello riproposto ora da Elliot è il primo romanzo di una saga che secondo la stessa autrice “non è un’opera di scienza e naturalmente non può pretendere di essere un’opera storica”, ma che ha avuto il merito di donare vita e concretezza a un personaggio in precedenza molto stereotipato.

La sinossi

Chi era Merlino? Il buon mago delle favole dall'occhio gentile e la barba lunga, oppure il chiaroveggente delle antiche leggende bretoni e gallesi, figlio del Diavolo, inquietante e calcolatore, o addirittura un bardo, un pazzo, un saltimbanco che scelse un'esistenza da reietto? Questa è la storia di una vita tra luci e ombre, nell'Inghilterra del V secolo dopo Cristo, il racconto di un bambino senza padre, sovrastato da poteri che non conosce, di una famiglia in cui regna l'intrigo, di una terra difficile da governare. "La grotta di cristallo" costituisce il primo capitolo di una trilogia dedicata a Merlino, che inizia dal caos provocato dalla caduta dell'Impero di Roma fino all'ascesa al trono di Artù.

L’autrice

Nata il 17 settembre del 1916 a Sunderland, nel nord dell’Inghilterra, Mary Florence Elinor Rainbow si era laureata nel 1938 alla Durham University, dove sarebbe rimasta come docente di lingua e letteratura inglese fino al suo matrimonio con sir Frederick Stewart nel 1945. Nel 1954 l’esordio nella narrativa con Madam, Will You Talk?, a cui sarebbero seguiti numerosi romanzi a cavallo fra il giallo, il mystery, la storia romantica e quella gotica. La sua opera più famosa è la Trilogia di Merlino, composta da La grotta di cristallo, Le grotte nelle montagne e L’ultimo incantesimo.

L’ultimo romanzo della Stewart, Rose Cottage, risale al 1997. Nel 2001 era morto suo marito e la scrittrice aveva deciso di condurre una vita molto ritirata fino alla morte, avvenuta il 9 maggio 2014.

Mary Stewart, La grotta di cristallo (The Crystal Cave, 1970)

Traduzione di G. Angiolillo Zannino

Elliot – Scatti – Pag. 441 – 22,00 €

ISBN 9788869931086