Lo chiamavano Jeeg Robot in corsa per la candidatura agli Oscar

L'annuncio sulla pagina Facebook del film di Gabriele Mainetti premiato da pubblico e critica, il giorno dopo l'uscita della versione DVD e Blu-ray.

Articolo di Emanuele Manco

Venerdì 16 settembre 2016

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La versione home video
La recensione del film
I contenuti speciali in dettaglio
Scheda tecnica BLU RAY Disc
Scheda tecnica DVD

Lo chiamavano Jeeg Robot è tra i film in corsa per la candidatura del rappresentante italiano agli Oscar 2017. #JeegVa

Questo il messaggio riportato poche ore fa dalla pagina Facebook ufficiale del film diretto da Gabriele Mainetti e interpretato da Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli.

L'annuncio arriva esattamente il giorno dopo l'uscita in Blu-ray e DVD del film che, presentato nell'ottobre 2015 alla Festa del Cinema di Roma e uscito nelle sale a febbraio 2016, ha incontrato il favore del pubblico, incassando quasi 5 milioni di euro al botteghino.

Foto dal profilo Facebook di Lo chiamavano Jeeg Robot

Ricordiamo che l'apprezzamento della critica al film è arrivato con i numerosi premi vinti: sette David di Donatello; quattro Ciak d’Oro; il Globo d’oro, assegnato dalla stampa estera come miglior film 2016; due Nastri D’Argento.

Lo chiamavano Jeeg Robot e Il racconto dei racconti sbancano i David di Donatello

Articolo di Emanuele Manco Martedì, 19 aprile 2016

Con 7 premi a film il cinema fantastico fa incetta di premi artistici e tecnici assegnati dall'Accademia del Cinema Italiano per le migliori produzioni della scorsa stagione cinematografica.

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Gli altri film iscritti alla selezione sono: Fuocoammare di Gianfranco Rosi; Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno; Indivisibili di Edoardo De Angelis; Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese; Pericle il nero di Stefano Mordini; Suburra di Stefano Sollima.

Una commissione selezionerà tra i candidati il rappresentante italiano alla selezione dei candidati all’Oscar per il miglior lungometraggio in lingua non inglese.

La Commissione di selezione è composta da Nicola Borrelli (Direttore Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali); Tilde Corsi (Produttrice); Osvaldo De santis (Distributore); Piera Detassis (Giornalista); Enrico Magrelli (Giornalista); Francesco Melzi d’Eril (Distributore); Roberto Sessa (Produttore); Paolo Sorrentino (Regista); Sandro Veronesi (Scrittore).

La versione home video

Nella confezione della versione casalinga saranno molti i contenuti speciali: un lungo back stage, i provini degli attori, le scene tagliate, lo storyboard del film e Tiger Boy, il cortometraggio di Gabriele Mainetti.

Tiger Boy - Official Trailer [Hd]

da YouTube

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All’interno del Blu-Ray Disc, inoltre, sarà presente una cartolina da collezione raffigurante un artwork del film.

La recensione del film

Lo chiamavano Jeeg Robot

Articolo di Emanuele Manco Martedì, 9 febbraio 2016

La recensione del film supereroistico di Gabriele Mainetti.

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I contenuti speciali in dettaglio

Back stage: un lungo racconto dal set: i personaggi, gli effetti speciali, le musiche e molto altro direttamente dalla voce di chi ha lavorato al film. Gli attori, il regista, gli sceneggiatori, i musicisti, gli stuntman, i tecnici degli effetti speciali svelano i segreti di Lo chiamavano Jeeg Robote ricordano la loro esperienza sul set. Un’occasione unica per conoscere le professionalità che hanno reso il film possibile.
I provini degli attori: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli alle prove con la macchina da presa prima di essere scelti per i ruoli di Enzo Ceccotti, lo Zingaro e Alessia.
Le scene tagliate: per chi non è ancora sazio, una sezione con tutte le scene che il regista Gabriele Mainetti ha deciso di tagliare.
Lo storyboard: una delle sequenze più amate del film, quella dello stadio, illustrata dall’abile mano di Marco Valerio Gallo. Un montaggio originale che mette a confronto le scene disegnate e quelle girate. Un momento di cinema curioso e interessante.
Tiger Boy: il secondo cortometraggio diretto, prodotto e musicato da Gabriele Mainetti e scritto da Nicola Guaglianone. Tra i dieci finalisti agli Oscar 2014, Tiger Boy è la storia la storia di Matteo, un bambino di nove anni, che armato di ago e filo costruisce una maschera identica a quella del suo mito: un wrestler di Corviale chiamato “Il Tigre”. La maschera diventa una seconda pelle per Matteo e non vuole togliersela per nessuna ragione. Quello che a prima vista viene scambiato per un capriccio è in realtà una chiara richiesta d’aiuto che nessuno riesce a cogliere.