La casa editrice romana Elliot nella collana Scatti ha pubblicato il romanzo Pellegrini del cielo e della terra (Hodocasnici neba i zemlje, 2016) dello scrittore serbo Filip David.

Seviljac, il protagonista, vive in Spagna a Siviglia ed è figlio  di conversos (ebrei che si sono convertiti alla religione cristiana ma che molto spesso conservavano nell’animo il loro essere ebrei).

Nel periodo in cui avvengono i fatti narrati, in Spagna imperversa la Santa Inquisizione e il famoso Tommaso di Torquemada priore del convento domenicano di Segovia e confessore delle altezze Reali.

Il giovane viene accusato di essersi dedicato allo studio di libri mistici dei suoi antenati, cosa assolutamente proibita e il vescovo lo avverte di non credere alle sue affermazioni ma di credere solo ai suoi informatori e per questo lo condanna a morire sul rogo.

Subito viene messo in prigione e qui conosce un uomo nelle sue stesse condizioni, infatti afferma di essere valdese e dietro invito del giovane racconta la sua vita.

Il giorno dopo i vari condannati, fra cui il protagonista, caricati su di un carro vengono portati verso la piazza dove è pronta la catasta di legna, ma all’ultimo istante il vescovo decide che il protagonista dovrà pronunciare l’abiura “de vehementi” e subito dopo dovrà partire per compiere un grande pellegrinaggio di espiazione attraversando il mare.

Il giorno successivo, per il giovane, accompagnato da un gruppo di pellegrini, inizia il viaggio. Sarà un’avventura per mare e per terra in luoghi sconosciuti che non hanno una collocazione precisa ma fanno da sfondo alle varie avventure alle quali va incontro, tra corsari, principesse nubiane, con carovane di nomadi; verrà a contatto con società segrete, belve fantastiche e feroci, zone infestate da spiriti. Molte delle persone che incontra narreranno le loro storie (così avremo delle storie nella storia)

L’autore ha scritto un romanzo epico, avventuroso, picaresco, ma anche un romanzo fantasy con frequenti richiami al misticismo ebraico (e alla cabala in particolare) e alle storie delle varie religioni come la cristiana e la mussulmana.

La prefazione è scritta dal traduttore Luca Vaglio.

La quarta di copertina

Siamo in Spagna, nella prima metà del Cinquecento. Un sivigliano, uomo dotto, figlio di conversos, viene imprigionato con l’accusa di possedere e studiare i libri proibiti, tra cui la Cabala e i mistici ebrei. Condannato a morte, proprio mentre si trova già sul rogo, il vescovo gli concede insperatamente un’opportunità: per salvare la vita e la propria anima egli dovrà affrontare un viaggio di espiazione con “l’attraversamento del mare”. Inizia così per lui una pericolosa avventura per mare e per terra, durante la quale si troverà a fronteggiare corsari, belve fantastiche e feroci, spiriti infestatori oltre che pellegrini in cerca di salvezza. Un romanzo epico, avventuroso e affascinante che supera i confini della narrazione storica incrociando il cammino con il fantastico, l’occulto e il misticismo, fino al suo sorprendente finale.

L’autore

Filip David, scrittore serbo, di origine ebraica, è nato nel 1940 a Kragujevac, la prima capitale della Serbia resasi autonoma dall’Impero Ottomano, anche se vive da sempre a Belgrado, dove è stato professore di drammaturgia alla Facoltà di Arti Drammatiche. È uno degli scrittori più noti della letteratura serba contemporanea, appartenente alla cerchia di Danilo Kiš, Borislav Pekic e Mirko Kovac. È autore di tre raccolte di racconti, di tre romanzi, di diversi drammi per la televisione e di sceneggiature per il cinema. Le sue opere, compreso il romanzo Pellegrini del cielo e della terra, sono state più volte premiate in Serbia e sono state tradotte in varie lingue.

Filip David, Pellegrini del cielo e della terra (Hodocasnici neba i zemlje, 2016)

Traduzione Luca Vaglio

Elliot Edizioni, collana Scatti, pagg. 149, euro 17,50 

ISBN 978-88-6993-221-2