Il giorno del ventunesimo compleanno di Rebecca Kumar, detta Becky, è anche il primo della nuova vita della ragazza. L'essere circondata dall'affetto degli amici e delle sue due mamme non la salva da un destino che potrebbe essere tragico. Dapprima le viene sottratto il cuore, poi comincia una serie di incontri che la conducono a scoprire un mondo dietro le pieghe del nostro mondo.

Sarà il primo passo di un viaggio che la porterà a scoprire di più anche su stessa, sulle sue facoltà e sul destino che l'attende.

Nomen Omen
Nomen Omen

Becky è piu che riluttante, è decisamente critica, ma allo stesso tempo curiosa di capire con chi e cosa ha che fare. Deve affrontare la sua prova con un precedente tragico: il senso di colpa per essere sopravvissuta a un incidente mortale.

Becky ha inoltre una visione particolare del mondo, data sul suo acromatismo, ma quello che sembra un handicap è in realtà una facoltà che la rende ambita e inseguita.

Salvata per il rotto della cuffia da un personaggio del quale non sa se può fidarsi, verrà condotta "dall'altra parte" alla scoperta di una diversa angolazione dalla quale vedere il nostro mondo. 

Nomen Omen
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Total Eclipse Of The Heart è la prima parte del viaggio di Becky, ideato da Jacopo Camagni  e Marco B. Bucci, con la collaborazione di Fabio Mancini in sequenze oniriche dipinte intense e affascinanti.

È un fumetto a colori, anche nelle parti che sembrano in bianco e nero, perché rispetta la visione del mondo della sua protagonista. I colori fanno capolino nel momento in cui hanno un valore nella storia e la fanno progredire.

Anatomie e costruzione della tavola sono la fusione stilistica  di diverse scuole e influenze, europee, statunitensi e giapponesi, superando le  barriere auto imposte al fumetto italiano, troppo spesso ingabbiato in strutture rigide. C'è una grande attenzione a immergere il lettore sia nell'azione che nei  momenti riflessivi e onirici. 

Nomen Omen
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Il mondo evocato appare ampio e complesso, ben oltre la dimensione di queste prime 96 tavole. D'altra parte di tratta di una prima parte che ci ha presentato efficacemente sia il mondo ordinario della protagonista e dei comprimari, sia i primi eventi che la porteranno molto lontana da esso.

Un turbinio di elementi che lasciano senza fiato il lettore.

Nomen Omen
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La lettura è densa di stimoli visivi e narrativi anche quando la tavola appare semplice, ma scorre senza intoppi instillando nel lettore la curiosità di sapere cosa si cela dietro la prossima tavola.

Si arriva quindi alla fine con la soddisfazione per aver letto una storia veramente buona, mista alla parziale delusione per non avere subito davanti il resto, che a questo punto attendiamo con curiosità.

Un esordio promettente per la storia di Becky, in attesa della prosecuzione del suo viaggio.