Ormai Disney ha scelto di riproporre in chiave live action molti dei propri grandi successi. Con Mulan, rivisitazione del Classico d’animazione del 1998, l'avventura si sposta in Cina, con l’epica storia della leggendaria guerriera che arriverà nelle sale italiane nel 2020.

Il trailer

La regista Niki Caro (La Ragazza delle Balene, McFarland USA) porta sul grande schermo l’epica storia di Mulan, in cui una giovane donna senza paura rischia ogni cosa per proteggere la propria famiglia e il proprio Paese, diventando uno dei più grandi guerrieri che la Cina abbia mai conosciuto.

La galleria fotografica

Il poster

Il cast internazionale, fedele all'etnia della storia originale, comprende Yifei Liu (Il Regno Proibito, Once Upon a Time) nel ruolo della protagonista Mulan, Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) come Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui. Inoltre, Gong Li (Memorie di una Geisha, Lanterne Rosse) sarà Xianniang e Jet Li (Shao Lin Si, Arma Letale 4) ricoprirà il ruolo dell’Imperatore.

La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver ed Elizabeth Martin & Lauren Hynek ed è basata sul poema classico cinese Hua Mulan – La ballata di Mulan. La storia della leggendaria guerriera è uno dei racconti popolari più celebri della Cina e fa ancora parte dei programmi scolastici cinesi.

Sinossi

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.