Vi presentiamo Sulla chaise-longue, romanzo di Marghanita Laski del 1953 inedito in Italia. A pubblicarlo è la 8tto Edizioni, casa editrice nata da poco, che sul proprio sito ufficiale dichiara di avere il proposito di pubblicare in Italia  autori anglofoni che si esprimono sia nella forma di romanzo sia di racconto, in particolar modo inglesi, scozzesi e irlandesi, al loro esordio oppure riscoperti dal recente passato, piccoli casi letterari colpevolmente trascurati che si distinguono, oltre che per il valore, anche per l’originalità che spesso devia dagli schemi tradizionali, aprendosi a scenari sperimentali, surreali, avanguardisti.

In questo caso si tratta di un romanzo gotico ai confini del weird. La traduzione è di Cristina Cigognini.

Sinossi

Sulla chaise-longue
Sulla chaise-longue

La casa è una di quelle a schiera in stile Regency, dietro la ferrovia, un posto congeniale ad artisti e architetti, non a “gente come loro”. Ma Melanie e Guy se ne sono innamorati, e nonostante l’incredulità e il parere contrario dei rispettivi genitori, ora vivono qui. E qui, nello studio dove adesso Melanie, convalescente dalla tubercolosi, ha il permesso di stare, c’è una chaise-longue che finora nessuno ha mai avuto occasione di usare. Perfetta per lei, per cambiare stanza e prospettiva in attesa di poter tornare a una vita normale. Ma forse, dopo essersi appisolata su questa chaise-longue – poco elegante e raffinata, ma che subito l’aveva colpita in un negozio di antichità, e che aveva sentito di dover possedere – la sua vita normale non sarà più.

Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1953, questo breve romanzo rientra a pieno titolo tra i racconti gotici più riusciti. Un piccolo gioiello della letteratura del terrore.

Il bugiardino

Indicato per chi ha sempre desiderato di poter viaggiare nel tempo, senza l’ausilio del TARDIS, ma solo chiudendo gli occhi.

Posologia: da assumere tutto d’un fiato, per potenziarne l’effetto, come una scossa breve ma intensa.

Effetti collaterali: momentanee crisi d’identità, alterazione della memoria a breve termine.

Un brano

Aprì gli occhi ed era buio. Sto ancora dormendo, pensò, e li richiuse.

Ma presto si rese conto che non era il piacevole caos del sonno ad appesantirle la mente. Ora, questa volta, sono proprio sveglia, si disse e aprì ancora gli occhi, e ancora era circondata dal buio, un’oscurità impregnata di un odore lieve e rivoltante. 

L'autrice

Marghanita Laski
Marghanita Laski

Marghanita Laski nasce a Manchester il 24 ottobre 1915 in una famiglia di intellettuali ebrei, e studia prima presso la St Paul’s School di Londra e poi al Somerville College di Oxford. Inizia a scrivere romanzi dopo la nascita dei suoi figli, diventando anche una nota critica letteraria. Muore a Hampstead nel 1988.

DICONO DI MARGHANITA

Sulla chaise-longue ci mostra la condizione femminile, intesa come condizione dell’essere donna in un mondo che non permette alle donne di scrivere le regole sociali, ma solo di perpetuarle. Un mondo che le costringe in una situazione di fondamentale fragilità provocata non dalla mancanza di carattere, ma dall’essere perennemente sorvegliate e indotte o costrette alla dipendenza.

– Giulia Blasi, dalla prefazione al romanzo

Il romanzo trascina il lettore nel più atavico degli orrori, l’incertezza dell’identità e la consapevolezza di essere intrappolati inesorabilmente in una condizione che non si può né influenzare né comprendere.

– P.D. James

Marghanita Laski, Sulla chaise-longue, traduzione di Cristina Cigognini, 8tto Edizioni pagg. 144, 14€ (cartaceo), 6,99€ (eBook)