"C'è una scena in cui Lara Croft e il suo partner Terry Sheridan cercano di effettuare una fuga rocambolesca per sfuggire ai loro rapitori, sopra un impianto che li fa cadere per circa quarantacinque metri a picco su una montagna di pietre. E la scena l'abbiamo girata noi, non le controfigure!"

Angelina Jolie sembra avercela messa davvero tutta, questa volta, per riscattare la brutta figura che Lara Croft: Tomb Raider fece due anni fa. E pare che lo stesso abbiano fatto il nuovo regista Jan De Bont e il nuovo sceneggiatore Dean Georgaris che si confessa vero amante del videogame.

E in effetti, Tomb Raider - La culla della vita, in uscita nelle sale italiane venerdì prossimo, contiene il doppio delle scene d'azione rispetto al suo predecessore, quasi tutte girate senza controfigura dall'attrice americana. La Jolie pareva esaltarsi di fronte al pericolo, esattamente come il personaggio che interpretava, tanto da costringere il regista a farla allontanare con una scusa dall'edificio da dove, poi, due stuntmen si sono lanciati in una spettacolare esibizione di "base jumping". Tuttavia, in altre occasioni, l'attrice ha rimediato lividi e ferite varie, soprattutto a un gomito durante uno scontro tra motoscafi e rischiando un occhio durante una sparatoria.

Oltre a questo, non mancano i pettegolezzi secondo i quali la stessa Jolie si sia fatta addirittura ridurre il seno per non avere ostacoli durante le scene acrobatiche, e contropettegolezzi che la vedono invece arrabbiatissima per quelle stesse riduzioni che altro non sarebbero se non fotoritocchi non autorizzati. Pare certo, invece, che il soggiorno in Africa le abbia fatto conoscere i piaceri della cucina a base di insetti e scarafaggi, per i quali adesso va matta.

Il film riesuma il mito del vaso di Pandora, l'apertura del quale starebbe all'origine di tutti i mali del mondo. Lara Croft dovrà impedire al cattivo di turno di impossessarsene e minacciare così il mondo. Le ricerche partono dagli abissi dell'isola di Santorini, in Grecia, fino ad arrivare nella culla della vita, in Africa, passando per l'Asia e l'Europa. Sulle location, insomma, la produzione non ha risparmiato. Ora resta da vedere se il film sarà all'altezza delle aspettative o se invece sarà un altro disastroso flop. A venerdì prossimo l'ardua sentenza.