In agosto normalmente non ci sono novità e molte librerie sono chiuse. Quest’anno però le edicole sono particolarmente ricche di volumi che sono venduti allegati a vari quotidiani. Nella scorsa settimana altri due volumi sono andati ad arricchire la nostra biblioteca e sono i Racconti ritrovati di J. R. R. Tolkien, abbinato al Corriere della sera e Storie di Fantasmi, contenente dieci racconti di vari scrittori, scelti da Susan Hill, venduto con La Nazione.

Per il volume di Tolkien riportiamo un brano della introduzione mentre per l’altro libro la quarta:

Racconti ritrovati di J. R. R. Tolkien (The Book of Lost Tales, 1983, Traduzione Cinzia Pieruccini, edizione speciale per il Corriere della Sera, collana Fantasy 6, pag. 317 – € 4,90)

Il libro dei Racconti ritrovati, scritto fra sessanta e settant'anni orsono, è la prima opera importante di letteratura fantastica composta da J.R.R. Tolkien, e segna l'apparire nella narrativa dei Valar, dei Figli di Ilùvatar, Elfì e Uomini, dei Nani, degli Orchi e dei luoghi in cui si svolge la loro storia, ossia Valinor oltre l'oceano occidentale e la Terra-di-mezzo, cioè le «Grandi Terre» fra i mari dell'est e dell'ovest. Circa cinquantasette anni dopo che Tolkien ebbe cessato di lavorare ai Racconti ritrovati fu pubblicato Il Silmarillion, profondamente trasformato rispetto al suo lontano precursore.

Storie di fantasmi a cura di Susan Hill (The Walker Book of Ghost Stories, 1990, Traduzione Giancarlo Sammito, edizione speciale per la Nazione, La Collana fantastica 12, pag. 150 - € 4,90)

Immobile, Jimmy ascoltava i battiti del proprio cuore. Poi l'ingresso si oscurò, come se una gigantesca presenza ostruisse alle sue spalle la porta. Si girò di scatto, ma non c'era nessuno. Respirò profondamente. «Sarà passata una nuvola davanti al sole» pensò. Ma a quel punto la porta cominciò a muoversi e, prima che Jimmy potesse fermarla, si chiuse sbattendo con violenza. Fu in quel momento, mentre tentava disperatamente di girare la maniglia per uscire, che vide il fantasma. Si muoveva proprio come si muovono di solito i fantasmi. Era una sagoma alta, chiara, piuttosto indistinta. Fluttuava mogiamente giù per le scale in direzione di Jimmy, il quale urlò, spalancò la porta e si catapultò fuori.