L'opera

Il Canto dei Nibelunghi, trascritto tra il 1200 e il 1205 da un anonimo scrittore austriaco, racconta del leggendario popolo di nani che viveva sottoterra e che conosceva i segreti della fusione del ferro. Dai Nibelunghi sarebbe derivata poi la stirpe dei Burgundi, popolazione germanica che nel V secolo, su una riva del fiume Reno, formò il primo tassello di un reame romano-barbarico. Fu nel 463 che i Burgundi intrapresero una difficile battaglia per salvare la parte del loro popolo rimasta sull'altra riva e aggredita dagli Unni del feroce Attila, scesi dalle steppe russe. I Burgundi furono sconfitti in un epico scontro che sarebbe poi stato ricordato in un Canto. I sopravvissuti trovarono rifugio dapprima in Savoia, poi a Lione e nella valle del Rodano.

Wagner Richard Wilhem

(Lipsia 22/5/1813 - Venezia 13/2/1883)

Furono diverse letture, la ricerca delle radici dell'uomo e il concetto di "redenzione attraverso la morte", a spingere Richard Wagner a prendere spunto dai miti germanici. Occorse un quarto di secolo, all'autore, per portare a termine Der Ring des Nibelungen, considerata l'opera più vasta della storia della musica. Fu nel 1851 che Wagner decise che il materiale di cui poteva disporre era troppo ampio per ridurlo a un solo dramma. Progettò quindi di premettere, al suoSiegfrieds Tod un ulteriore opera che narrasse la provenienza di Siegfried, narrando le gesta del giovane eroe. L'autore si renderà poi conto che nemmeno con l'aggiunta di Der junge Siegfreid la sua opera sarebbe stata conclusa.

La mitologia

I canti degli eroi dell’Edda e la Völsungasaga rappresentano le basi delle vicende del Ring. La cosmogonia è formata da dèi, nani e giganti, dall'Hel, il regno dei morti, e tutte le dimensioni sono sostenute dal frassino del mondo, l'Yggdrasill, che nell'opera di Wagner sarà abbattuto per dare alle fiamme la rocca degli dèi. Sempre nell'opera, troviamo divinità della mitologia scandinava come Odino (Wotan), Thor, Frigg, che appartengono alla famiglia degli Asen. C'è un'altra stirpe divina, i Vanen, rappresentati da Freyer e Freyia.

Loki (Loge), della stirpe degli dei Asen, trama per la loro disfatta e genera il serpente universale Jormungand e il lupo Fenrir, nemici giurati di Thor e Odino nell'Ultima Battaglia. La rocca degli dèi, un altro mito del Nord, è fabbricazione di giganti. Il nome, Valhöll, che significa dimora degli eroi, deriva da Val ("caduto in battaglia") e Höll (sala). Il Walhalla germanico. Gli eroi sono scelti dalle valchirie e sono guidati da Odino , "padre dei caduti".

Oggi

Nell'aprile 2003 frammenti del Canto dei Nibelunghi sono stati ritrovati in Austria, in un monastero a Zwettl. I testi sono precedenti alle versioni finora conosciute. Già 10 anni fa Charlotte Ziegler, archivista del monastero di Zwettl aveva trovato minuscoli frammenti di dimensioni tra 3x5 centimetri e 3x8 centimetri, datati in base alla grafia al XII della saga nordica. Il parere dell'archivista è che si possa trattare di testi finora sconosciuti del Canto dei Nibelunghi oppure di una versione diversa di quello che è conosciuto come Lamento dei superstiti.