Gli intenti della casa editrice online Hybris Comics (www.hybriscomics.com)

sono quelli di proporre prodotti di qualità in formato PDF, scaricabili

a pagamento (il costo è di € 1,19 per ogni episodio, che conta almeno 22 pagine)

Si tratta di una scommessa, non solo di tipo economico, ma ha le sua origine nella passione e nel rispetto dei fondatori della Hybris, per la cultura popolare che i comics incarnano, ormai, da un secolo. L’idea del progetto nasce a Massimo Spiga, giovane sceneggiatore, grafico e appassionato del web, che riesce a contagiare persino il grande Bepi Vigna, il creatore di Nathan Never, alla sua prima esperienza con proposte fumettistiche pensate ad hoc per l’online.

Altra compagna d’avventura è Elisabetta Randaccio, critico cinematografico e studiosa di massmedia. I tre vorrebbero dare spazio non solo ad autori, disegnatori e coloristi, già professionisti del settore, presenti con i loro lavori alla Hybris, ma anche a esordienti talentuosi che non hanno, causa gli svariati problemi che attanagliano l’editoria cartacea dei comics, la possibilità di raccontare le loro storie e di mettere in evidenza le loro doti.

Oltre alla sezione dedicata alle proposte fumettistiche (questo mese si

può trovare il primo episodio di una miniserie originale di Roberto

Randaccio, Rain Dog, e il primo appuntamento con i racconti brevi,

cioè l’antologia Hybris Jam, che presenta, tra l’altro, una storia di

Vigna e Gabos – La vita di Nedo Hermill – e due del fondatore della

casa editrice, Massimo Spiga, dal titolo Dallas mi uccide e Rumore),

Hybris Comics ha una sezione tesa ad approfondire personaggi, generi e problemi della storia dell’arte “delle nuvole”. Si tratta di Hybrismedia, dove si possono leggere articoli (a cura di Elisabetta Randaccio e Bepi Vigna), sentire e vedere interviste a personaggi rilevanti del mondo del fumetto.

Gli autori sperano di essere sempre in stretto contatto con il loro pubblico. In questo senso, è stato reso attivo un blog e sarà aperto presto un forum di discussione.

Ma l’ambizione di Hybriscomics è quella di rivolgersi a un pubblico

che vada oltre i nostri confini. Così, nelle prossime settimane, sarà

disponibile la versione spagnola e inglese del sito.