Tarzan, personaggio creato nel 1912 dallo scrittore americano Edgar Rice Burroughs, ha ancora molto da dire sul grande schermo, dopo quasi un secolo di enorme popolarità che ha portato l’Uomo Scimmia ha vivere infinite avventure su pellicola, nei fumetti, cartoni animati e qualsiasi altro mezzo d’intrattenimento vi possa venire in mente.

Secondo www.Variety.com, Guillermo del Toro, ormai laccatissimo nel cinema fantastico dai toni dark, già regista di Hellboy e del Labirinto del Fauno, pare voglia portare sul grande schermo, ancora una volta, lo strafamoso personaggio letterario. Pare che al proposta gli sia giunta direttamente da Warner, nelle vesti dei produttori Jerry Weintraub e John Collee (Master and CommanderHappy Feet). Del Toro sembra proprio un regista adatto a un lavoro del genere.

Sì, perché una cosa che spesso il pubblico cinematografico ignora, è che la fervida fantasia di Burroughs, scrittore davvero prolifico con più di sessanta romanzi e tanti racconti e novelle, ha portato Tarzan ben al di là delle liane della giungla africana.

Tarzan ha fatto al sua parte nel ciclo di romanzi ambientati a Pellucidar, nel centro della terra, dove gli uomini sono ancora dei primitivi, o le varie peripezie dell’uomo della giungla contro gli Uomini-Leone o sacerdotesse e stregoni degli Uomini-Leopardo. Non senza passare per ancestrali imperi perduti o incontrare uomini immortali. Insomma, elementi magici e fantastici non mancano all’avventura letteraria del Re della Giungla, a cui in una certa misura devono qualcosa anche personaggi più moderni come Indiana Jones. E le nuove tecnologie stanno dimostrando oggi più che mai che l’unico limite a ciò che si può portare sul grande schermo è la fantasia degli autori. E di fantasia, Burroughs ne aveva da vendere.

Chissà, forse un giorno vedremo sul grande schermo e in una veste moderna anche le opere fantascientifiche dell’autore, come il ciclo di John Carter da Marte e la serie di romanzi lanciata dai Pirati di Venere.