Sarà in libreria il 22 di questo mese un volume stampato dalla casa editrice Armenia dal titolo Il mondo infuocato dei draghi. Titolo che sulla carta pare molto interessante per i nomi degli autori che hanno contribuito ognuno con un romanzo breve:

R.A. Salvatore con  Se mai si imbattessero nella mia tana (forgotten Realms). Il racconto è un prequel del  volume La Promessa del Re Stregone, che parla di Jarlaxle ed Entreri.

C’era qualcosa di sovrannaturale – un potere non soggetto alle limitazioni note ai comuni mortali, qualcosa di semidivino, al di là della sensibilità dei nani – nel pensiero di levare le armi contro una fiera così terribile. Come poteva credere di essere in grado di sfidare un dio? Chi era colui che osava chiedere alla creatura di ritenerlo degno della tenzone?

Margaret Weis e Tracy Hickman con Qui ci sono i draghi (Dragonlance), ci presentano una storia che vede come protagonista l'imprevedibile Tasslehoff Burrfoot.

Nell’occasione i pensieri di Tasslehoff si accompagnarono a queste parole: «Sì, c’è un drago e i draghi sono estremamente pericolosi e non portano a una lunga vita, ma probabilmente il drago è fuori. Mi limiterò a dare un’occhiata al suo tesoro, per vedere se mi riesce di trovare qualcosa di interessante», oppure: «Probabilmente, il drago starà dormendo. Dopo tutto, loro dormono parecchio. Mi limiterò a dare un’occhiata al suo tesoro, per vedere se mi riesce di trovare qualcosa di interessante».

Keith Baker con I principi del fuoco (Eberron) rivela inquietanti retroscena del mondo di Eberron.

La realtà che aveva di fronte non era il racconto di un avventuriero. Il drago d’argento era intrappolato nel relitto della nave, la testa ancora conficcata all’interno del vascello naufragato. Era tutto contorto e raggrinzito, ma Zaehr immaginò che fosse lungo più di duecentocinquanta metri dalla punta della coda muscolosa fino alle mascelle che non riusciva a scorgere. Le zampe posteriori si erano spappolate nell’urto, e Zaehr osservò che persino il sangue del drago assomigliava ad argento liquido mentre colava dagli interstizi fra le scaglie corazzate per poi sfrigolare tra le fiamme.

Scott McGough con Predatore innaturale (Magic: The Gatering) anticipa le nuove trilogie di Magic.

Il drago guizzò come un’enorme vipera, vomitando una sfera luminosa d’energia incandescente che si solidificò in un globo solido di fuoco elettrico schiantandosi all’estremità occidentale del ponte. Precipitando come una cometa, il proiettile crepitante si aprì un varco nel legno umido del ponte per poi ricadere nel denso terreno argilloso sottostante.

Il volume inoltre è impreziosito da illustrazioni a colori originali degli interni di: Todd Lockwood, Matt Stawicki, Michael Kormack e Greg Staples

la “quarta”:

Fiere ancestrali grondanti di magia e inclini alla follia, padrone di un mondo in cui dominano sugli uomini. Creature leggendarie che pochi hanno veduto e pochissimi hanno avuto la fortuna di scampare per narrarne le gesta. Oscure trame magiche intessute da stregoni semidivini. Dai quattro mondi della magia e del mistero, uno stesso mostro si erge sugli altri per minacciare morte, offrire speranza, diffondere paura, ammassare tesori. E appiccare il fuoco, incendiando anche l’immaginazione di milioni di persone. Quattro dei mondi più eccitanti nella storia del fantasy raccolti in un solo volume e uniti da un comune filo conduttore: i possenti draghi del mito e della leggenda.

 

Il mondo infuocato dei draghi

AA. VV.

Gruppo Editoriale Armenia, collana Fantasy

ISBN 978-88-344-2076-8