Sembra impossibile che quello che ha accompagnato la nostra infanzia possa avere più anni di noi. Se addirittura sfiora il centenario rimanda un senso di caducità e al contempo di eternità, che destabilizza. Per celebrare l’anniversario di uno dei prodotti più amati e apprezzati del nostro tempo, amato al punto di rompere le barriere della relegazione all’infanzia, per assurgere al podio del gradimento, insieme a prodotti di intrattenimento per adulti, Daniel Valentin Simion ha compiuto una lotta contro il tempo per pubblicare l’opera magnificente, che si era prefissato di scrivere prima del 2008: Il Dizionario dei Cartoni Animati, che, finalmente, ha visto la luce quest’anno, grazie alla Anton, una piccola casa editrice, nata dalla volontà di alcuni finanziatori, che credevano nell’idea e nella necessità di immettere nel mercato tale prodotto.

La conferenza stampa si è svolta il 16 giugno, nella bella ed elegante sede della Mediateca degli Atellani, in Via della Moscova. Il pomeriggio era abbastanza caldo da far apprezzare la frescura della comoda sala proiezioni della Mediateca.

Dopo la visione del breve filmato delle Fantasmagorie di E. Cohl, antenati dei cartoni, l’autore, accompagnato dai suoi collaboratori, ha illustrato il volume e le tre sezioni che lo compongono: la prima raccoglie dei capitoli introduttivi, in cui si descrivono le tecniche di animazione; si offrono informazioni storiche sulla nascita e l’evoluzione dei cartoni animati; sul loro ciclo di vita - dall’idea ai finanziamenti, alla regia, alla postproduzione, alle case di distribuzione e alla distribuzione nelle sale-; sui premi - dall’Oscar, all’Emmy, ai Pulcinella-; si illustrano caratteristiche tecniche e diversità, per esempio fra effetti e animazioni; si analizzano le produzioni dei paesi più prolifici e, infine, si danno consigli sull’utilizzo del volume stesso.

La seconda sezione è il vero e proprio dizionario. Per ogni voce – è necessario precisare che il dizionario prende in considerazione le serie animate televisive, i lungometraggi di animazione, i film e gli episodi speciali destinati all’home video in commercio in Italia dal 1908 a oggi- viene riportato il titolo originale, il nome dei protagonisti, la produzione, la regia, il paese e l’anno di produzione, il genere e il numero di episodi o la durata del lungometraggio, la storia. Inoltre si trovano più di tremilaquarantuno schede di approfondimento; delle curiosità; dei consigli sulle cose da vedere e sul target a cui sono rivolte; delle note. A intervallare il corposo tomo tre sezioni iconografiche, che contribuiscono a gettare un’ancora nella nostra infanzia, facendoci percepire, in lontananza, quanti anni siano passati e quanto ancora c’è in noi del fanciullino che fu.

La terza e ultima parte consta di elenchi e indici per facilitare la ricerca: per genere, per paese di produzione, per anno e, elenco più difficile, per regia; l’elenco delle fiere e dei festival nel mondo, per approfittare, se fossimo in viaggio di ciò che offre quel paese.

Infine la bibliografia, una nota biografica dell’autore e una nota filosofica.

Dopo la presentazione, Daniel Simion ha risposto alle domande dei giornalisti. Da ordinato oratore, si è trasformato in appassionato amante dei cartoni e ci siamo ritrovati a parlare, quasi come bambini, dei nostri cartoni preferiti. “Se proprio devo dire quali siano i miei, beh, Daitarn 3 e Happy feet. Daitarn, per la figura del padre così complessa, così sfaccettata, per i personaggi non monocorde, Happy feet per il ribaltamento del ruolo dell’alieno, che per una volta, nei cartoni, è l’uomo.” ha svelato l’autore.

C’è da aggiungere che è in lavorazione la versione on line del vocabolario, reperibile al sito www.crypto.net, dove si troveranno le schede degli ultimi cartoni usciti in Italia, da oggi alla prossima ristampa, in cui si darà,  l’autore lo ha annunciato, maggiore spazio ai cartoni vecchi.  

Ogni scheda on line avrà una sezione multimediale, dei link a siti relativi alla voce selezionata, delle notizie sul merchandising (figurine, giocattoli, vhs, dvd, fumetti, musica), ci saranno due, tre righe di plot, ma per un approfondimento ulteriore si rimanderà all’acquisto del dizionario.

L’opera è rimasta in cantiere otto anni. In realtà era già pronta qualche anno fa, ma l’autore ha preferito aspettare il centenario per mettere in commercio il libro. Anni durante i quali si è scontrato con problemi burocratici e di editoria non indifferenti. Si sa, l’Italia è un paese strano, in cui difficilmente si promuove il nuovo, in cui difficilmente si dà fiducia al diverso, così molte case editrici, dopo un iniziale entusiasmo rinviavano la pubblicazione alle calende greche, con il rischio di far saltare l’anniversario. Quindi, continuando ad aggiornare le schede, ad ampliare il dizionario, Daniel si è fatto forza e ha compiuto una scelta difficile, che dimostra la sua passione e la sua tenacia, oltre a un’incoscienza forse infantile, ma sicuramente audace: lasciare un lavoro sicuro e soddisfacente per imbattersi in una lotta ardua. E poiché la fortuna aiuta gli audaci e chi non risica, non rosica e “altre terminologie marinaresche”, come dice Capitan Libeccio, auguriano a Daniel Simion possa ricevere il riscontro che si attende a fronte dell’impegno profuso.

A noi non resta che sfogliare il pesante tomo in cerca di chicche e notizie che, come si dice a Napoli, "sfruculiano" la curiosità.

Tomo che potranno sfogliare anche i lettori dal 27 giugno, al prezzo di vendita di 50 euro.

E' prevista inoltre una presentazione aperta al grande pubblico Sabato 27 GIUGNO 2009, ore 15:00, presso la sala conferenze della Yamato Video, in via L. Palazzi 5, Milano, alla quale presenzierà l'autore.