E’ prevista per gennaio 2004, editore Armenia, I Draghi del Chaos, una raccolta di racconti brevi, selezionati e presentati da Margaret Weis e Tracy Hickman. Le storie, ambientate nel mondo di Krynn, portano la firma di autori come Mark Anthony, Mary Kirchoff, Doug Niles, Dan Parkinson, Don Perrin e la stessa Margaret Weis, che dal 1986 a oggi hanno contribuito, con i loro romanzi, a rendere famosa nel mondo la serie DragonLance.

E’ l’ultimo caso di novelization, ossia di trasposizione di un’opera d’arte in romanzo. Infatti, se fino a qualche anno fa riguardava solo i film, ormai comprende anche le più comuni forme di intrattenimento ludico, e nel settore fantasy sono molti i titoli nati in questo modo.

Armenia prosegue la pubblicazione dei romanzi della saga di Dragonlance, dove le creature del mondo di Krynn - umani, elfi, nani e kender (simili agli hobbit) - si alleano con i draghi, nell'eterna lotta tra bene e male. Dragonlance nacque come ambientazione per il celebre gioco di ruolo Dungeons & Dragons; ora è una saga narrativa che comprende decine di libri.

Sempre Armenia pubblica da anni le avventure di Drizzt Do'Urden, l'elfo scuro creato da R.A. Salvatore e quelle di Elminster, l'arcimago nato dalla mente di Ed Greenwood. Ambedue i personaggi vivono nel mondo dei Forgotten Realms, forse la più famosa delle ambientazioni di Dungeons & Dragons, ideata proprio da Greenwood.

Dallo stesso editore abbiamo il cavaliere della Rosa Lord Soth, di James Lowder, l’antieroe appartenente sia al mondo di Dragonlance che a quello di Ravenloft. Quest’ultimo, ennesima ambientazione di Dungeons & Dragons, è un mondo dallo stile horror gotico, dominato dal terrore e dall'oscurità, dove orde di non-morti sono agli ordini di oscuri signori.

Ma non sono solo gli eroi dei giochi di ruolo a far capolino nelle librerie. Non possiamo infatti dimenticare i sei romanzi di Resident Evil, di S. D. Perry, tratti dall'omonimo videogioco e pubblicati tempo fa come supplementi di Urania. Da questo videogioco di successo è stato tratto anche un film, con protagonista Milla Jovovich.

Negli ultimi tempi, poi, anche i librogame vengono "convertiti" in libri veri e propri. Particolare forma narrativo/ludica, il librogame offre al lettore il controllo sull'evolversi della storia. Partendo dal primo paragrafo del libro, il lettore deve immedesimarsi nel protagonista e decidere quali azioni, fra quelle proposte, scegliere al posto dell'eroe. La strada scelta crea sviluppi diversi della vicenda a ogni paragrafo. In questo modo il volume offre nuove avventure a ogni partita. Non mancano regole per i combattimenti e la magia. Da noi i librogame spopolarono negli anni '80, pubblicati all'epoca dall'editrice triestina E-Elle. Particolarmente fortunata fu la saga di Lupo Solitario, l'unico sopravvissuto dei Ramas, un ordine di monaci guerrieri. La ricca ambientazione creata per la serie, Magnamund, ci viene riproposta in forma romanzata, da Joe Dever e John Grant, e l'editore è ancora una volta Armenia.

Riflettendo sulla situazione viene da chiedersi se il fenomeno non sia dovuto a una certa pigrizia da parte degli autori, per i quali è sicuramente più comodo utilizzare un mondo già esistente, completo di personaggi principali, geografia, politica e storia, piuttosto che crearne uno nuovo partendo da zero. Parliamo di mondi che contano già migliaia di appassionati, molti dei quali compreranno i romanzi assicurando un buon ritorno economico. Ma la qualità? Di certo non si può dire di trovarsi di fronte a nuovi Signore degli Anelli, Conan il barbaro o Elric di Melnibonè. Sono letture senza infamia e senza lode, magari apprezzate solo dallo zoccolo duro degli appassionati giocatori/lettori. Tuttavia non si può escludere, tra la valanga di titoli proposti, la presenza di qualche perla rara. Nel frattempo il ciclo continua e le uscite di giochi di ruolo, libri, videogame, librogame si alimentano a vicenda.