Si chiama Stella ed è una stella a tutti gli effetti: frequenta solo rock-star, fotografi e modelle come lei. La sua è una vita sotto i riflettori, tanto luminosa da farle perdere l'ombra. A questo allude il titolo, Negativa, un negativo fotografico che ormai non appartiene più alla ragazza più fotografata di sempre. 

L'ombra, il lato oscuro, sprofonda Stella e chi le sta intorno in una storia sfumata in nero e in grigio, sempre più vicina alle tinte dell'horror. Quando il suo ragazzo e la sua migliore amica muoiono in circostanze misteriose, Stella inizia ad aver paura: paura di venire aggredita. E paura di essere lei l'assassina.

Baronciani qui sceglie di essere criptico, forse persino troppo. Disegna – come sempre – benissimo, ha stile, ha il giusto piglio da illustratore punk che piace agli indie rockers. Il suo modo di comporre insieme parole e immagini è magistrale: le frasi sono quelle giuste, bilanciate, poetiche e belle. 

L'edizione Bao Publishing garantisce davvero – non è solo un claim – un'esperienza multisensoriale: il libro si guarda ma soprattutto si tocca, le pagine si aprono a portafoglio, svelano particolari che in un primo momento non erano stati notati. 

Negativa, di Alessandro Baronciani (Bao Publishing)
Negativa, di Alessandro Baronciani (Bao Publishing)

L'unico appunto che muovo a Negativa è sulla coerenza narrativa. La storia è difficile da seguire, sospetto in modo voluto. La narrazione segue il punto di vista di Stella e gioca tutto sulla sua inaffidabilità: Stella dubita di se stessa, non è sicura di essere una vittima o un carnefice. Non sa neppure se è allo stesso tempo una vittima e un carnefice. Il lettore arranca nel seguire il filo dei suoi pensieri e diventa difficile distinguere la realtà dall'immaginazione. L'effetto, seppur ricercato, finisce per diventare eccessivo. Non siamo più, pensiamo a Come svanire completamente, nell'ambito di una maxi storia catturata attraverso momenti ed eventi salienti, da ricostruire a posteriori. Siamo di fronte a una storia che vuole confondere e ci riesce anche troppo bene.

Consigliato se non potete fare a meno di avere l'ultimo Baronciani in libreria.