C.S. Lewis è una figura centrale nella narrativa fantastica del XX secolo, un autore che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama letterario globale. Conosciuto principalmente per la sua serie di romanzi fiabeschi Le Cronache di Narnia e per la trilogia fantascientifica inaugurata con Lontano dal Pianeta Silenzioso, Lewis ha saputo creare mondi immaginari che continuano a incantare lettori di tutte le età. La sua abilità nel mescolare elementi mitologici, allegorie cristiane e un'immaginazione vibrante ha reso le sue storie non solo delle avventure avvincenti, ma anche dei profondi viaggi filosofici e spirituali, esplorando temi universali come il bene e il male, la redenzione e il sacrificio.

A questo scrittore è dedicato Clive Staples Lewis – Nella terra delle ombre, un saggio biografico che ne cattura con eleganza la complessa vita e le opere, pubblicato nella collana Profili di Ares. L'autore è Paolo Gulisano, penna conosciutissima dagli studiosi italiani di Fantastico, in quanto egli ha già firmato innumerevoli saggi in materia.

Benché tutti i suoi precedenti lavori siano molto apprezzabili, con questo magnifico volume Gulisano tocca forse l'apice della propria perizia, in quanto riesce a dare conto delle vicende biografiche ed esistenziali dello scrittore irlandese in maniera particolarmente ispirata. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che la vita e il pensiero di Lewis sono stati molto influenzati sia da J.R.R. Tolkien che da G.K. Chesteron, due autori che Gulisano conosce altrettanto a fondo, avendoli già omaggiati in altre sue Opere, e che apprezza col medesimo trasporto.

Forse anche per questo, specie nella prima parte del volume, la prosa assume toni poetici e toccanti, che arricchiscono il racconto di grande profondità emotiva.

Gulisano traccia con mano sicura e partecipe il cammino umano di Lewis: osserviamo così il bimbo traumatizzato a causa della rigida educazione protestante, della precoce perdita della madre e di alcune esperienze scolastiche profondamente negative; il giovane costretto ad affrontare la devastante prova della Prima Guerra Mondiale; l'adulto focalizzato sulla carriera accademica a Oxford e Cambridge e sui suoi studi solitari di ricerca, sfociati poi nella risoluzione del ritorno al Cristianesimo -complice anche l'amico Tolkien – dopo una lunga fase di ateismo. E con le varie tappe biografiche, in questo saggio impariamo anche ad analizzare come e in che misura esse si siano riversate nella sua produzione letteraria.

Il cammino di Lewis nella ritrovata fede non sarà però lineare: le prove della vita, e in particolare quella, annichilente, della malattia e della morte della giovane moglie Joy Davidman, sfideranno le convinzioni che egli aveva così faticosamente acquisito, portandolo a una profonda riflessione sulla sofferenza umana e sul rapporto con Dio. Aver atteso tanto a lungo per incontrare solo nella maturità la donna della propria vita (il cui nome fornirà il gioco di parole per il titolo dell'autobiografia Sorpreso dalla Gioia) per vedersela poi strappare repentinamente dalle braccia dopo pochissimi anni, rappresenterà una ferita insanabile. Lo scrittore riuscirà, pur se con travaglio, a conservare la fede e tuttavia, spezzato, le sopravvivrà solo di tre anni.

Questo periodo della vita di Lewis è esplorato qui con grande sensibilità, mostrando al lettore il sofferto percorso che lo scrittore stesso ha dettagliato nella propria Opera Diario di un dolore, ove egli confidò apertamente i suoi dubbi e le sue speranze.

Clive Staples Lewis – Nella terra delle ombre riesce dunque a bilanciare l'analisi critica con una narrazione evocativa e la sensibilità dell'approccio di Gulisano gli dona inoltre una dimensione umana che coinvolge profondamente il lettore, riuscendo a trasmettergli la complessità delle tematiche esistenziali e spirituali affrontate da Lewis e filtrate poi nella sua produzione artistica. Ciò rende la lettura non solo informativa, ma anche emotivamente toccante, regalandoci un'Opera imprescindibile e, forse, anche la migliore portata sinora a compimento da Paolo Gulisano.