Un gioiello. Non ho altre parole per definire Paperman, il cortometraggio di animazione che precede Ralph Spaccatutto nelle sale cinematografiche.

Nella New York degli anni '50 un giovane recandosi al lavoro incontra una ragazza. Da un incrocio di sguardi nasce un sentimento, che però il giovane non riesce a esprimere, perché la ragazza sparisce alla sua vista. 

Al ragazzo rimane solo l'impronta casuale del suo rossetto in un foglio di carta. Un triste e austero modulo, reso speciale da quell'impronta.

Ma il caso vuole che destinazione della ragazza fosse un ufficio situato nel palazzo di fronte a quello del ragazzo, anzi che proprio le finestre siano in corrispondenza.

La ragazza non nota i tentativi di saluto del ragazzo, è troppo presa dall'attesa di un colloquio.

Il ragazzo tenta quindi di attirare la sua attenzione, inviandole aeroplanini di carta. Nonostante abbia esaurito una intera pila di moduli, i tentativi restano infruttuosi. Gli aeroplanini mancano tutti il bersaglio, finché non rimane un ultimo modulo, anzi "quel modulo" che il ragazzo vorrebbe conservare.

Se e quando il ragazzo conseguirà il suo obiettivo è compito vostro scoprirlo. Aspettatevi un poetico e sorprendente finale per questo piccolo capolavoro.

Tecnicamente il cartone diretto da John Kahrs è ineccepibile, con una ottima mescolanza di animazione tradizionale e computer grafica. 

Il corto non ha dialoghi, pertanto sono determinanti al conseguimento del risultato finale l'ottimo complemento sonoro e le musiche di Christopher Beck, nonché le semplicemente perfette mimiche del volto e del corpo dei personaggi. 

Sette minuti di pura poesia.