Nel 2014 quando è uscito il Magisterium. L'Anno di ferro ero sicurissima che l'avrei letto perché Cassandra Clare è una delle scrittrici che seguo con più piacere. E devo dire che nemmeno questa sua collaborazione con Holly Black - autrice di cui dovrò approfondire la conoscenza - mi ha deluso.

La storia

Quando raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il Nemico della Morte l'ha preceduto. 

Il Mago del Caos ha sterminato tutti gli uomini, le donne - compresa sua moglie Sarah - e i bambini che avevano trovato rifugio lontano dalla battaglia, tutti tranne uno: il piccolo Callum, suo figlio. Il sollievo però è davvero di breve durata perché non solo il piccolo ha una gamba frattura, che lo renderà zoppo per tutta la vita, ma accanto al cadavere della moglie trova un agghiacciante avvertimento, qualcosa che lo terrorizza così tanto da decidere di non volere più avere niente a che fare con la magia e il Magisterium.

Eppure in Call scorre la magia e se non sarà opportunamente addestrato costituirà un grave pericolo per sé e per gli altri. O il ragazzo si recherà a scuola oppure i suoi poteri saranno inibiti.

Con tutta la buona volontà Callum cerca di fallire la prova di ammissione al Magisterium, ma Rufus, il magister più anziano della scuola ed ex maestro di Alastair e Sarah, vede del potenziale nel ragazzo e decide di prenderlo come suo allievo insieme a Tamara, maga promettente che discende da una famiglia di maghi per cui il fine giustifica ogni mezzo, e Aaron, le cui origini sono un mistero. 

Nemmeno la menomazione fisica riesce a salvare Callum dall'Accademia magica in cui, secondo suo padre, tutti i ragazzi sono in pericolo di vita.

Call dovrà rimanere al Magisterium almeno un anno, l'Anno di Ferro, al termine del quale potrà decidere se continuare la sua istruzione oppure, visto che oramai non è più un pericolo, tornare a casa. 

Lentamente Callum si ambienta e scopre che per la prima volta ha degli amici che si preoccupano per lui e inizia a rendersi conto che suo padre gli nasconde qualcosa.

Per il momento il Magisterium e il Mago del Caos hanno raggiunto un accordo, una tregua che dura da tredici anni, ma chi può dire fino a quando ci si potrà fidare del Nemico della Morte? I Magister sollo alla ricerca di un nuovo Mago del Caos da addestrare e contrapporre al nemico. Il predestinato è tra i nuovi studenti del primo anno? 

Se vi è sembrato di cogliere nella trama qualche elemento familiare, sappiate che avete perfettamente ragione. Una scuola di magia? Un gruppo composto da due maghi e una maga? Un Mago la cui brama di potere quasi non conosce ostacoli e che sta cercando un modo per sconfiggere la morte? Un bambino sopravvissuto?

Non temete però, L'Anno di Ferro non è una brutta copia di Harry Potter, che a torto o ragione è ormai considerato la pietra miliare di un certo fantasy moderno. 

Le due autrici nella postfazione del volume spiegano chiaramente che il loro intento era quello di prendere gli stilemi del fantasy - ad esempio la magia degli elementi, il predestinato ignaro del suo destino, la figura del maestro - giocare e ricombinarli per portare il lettore su un terreno conosciuto prima di sorprenderlo con un colpo ad effetto. 

Un ragazzino che non conosce il suo potere, un orfano con un triste passato, una profezia misteriosa e la ricerca di un predestinato. Tutto congiura perché il lettore si senta sicuro, pensi di aver già capito dove le due autrici vogliono andare a parare e magari si penta di aver acquistato il libro. E così, quando il primo colpo di scena mina questa sicurezza il lettore inizia a sospettare che c'è molto altro sotto la superficie.

Interessante l'idea di ambientare le vicende in un luogo molto diversa da Hogwarts, una serie di gallerie sotterranee nel mezzo del nulla degli Stati Uniti, anche se dell'imponente castello della scuola di magia e stregoneria mantiene i passaggi segreti, le creature magiche e l'atmosfera.

Il volume è scorrevole e la lettura piacevole e per niente impegnativa. Non si notano grandi differenze di stile tra le due autrici ed è difficile indovinare chi ha scritto cosa.

A parte i tre personaggi principali, gli altri studenti della scuola di magia non sono molto definiti. In compenso Callum, Aaron e Tamara presentano una certa profondità e personalità sfaccettate.

Degna di nota è la decisione delle autrici di rappresentare al meglio la diversità facendo del personaggio principale un disabile e scegliendo per la famiglia di Tamara origini mediorientali. 

L'età di lettura indicato dall'editore è 12 anni, io mi sento di consigliarlo a chi ha amato Harry Potter ed è disposto a mettersi in gioco per vedere se il cattivo è così cattivo come lo si dipinge.