Non così bene gli incassi di Watchmen: il film sembra faticare a far breccia tra il pubblico non interessato ai fumetti di supereroi. In verità Watchmen ha incassato piuttosto bene (56 milioni di dollari) nel weekend di apertura, apparendo in numerose sale (3611) nonostante avesse un rating R, ovvero vietato ai minori di 17 anni a meno che accompagnati da un adulto. Il risultato è stato però inferiore a quello che ottenne all'apertura 300, il precedente successo del regista Zack Snyder. E non si è confermato nella settimana seguente, quando Watchmen è stato superato da Race to Witch Mountain.

Il calo di incassi del 67 % nella seconda settimana non è del tutto insolito per un film USA: pragmaticamente, negli Stati Uniti i film vengono rapidamente sostituiti per mantenere la redditività degli schermi, perciò escono rapidamente di scena. Però anche qui è peggio delle previsioni, un così brusco calo indica che il potenziale di Watchmen si esaurisce rapidamente, probabile segnale di tanta gente che dopo averlo visto non ne ha parlato bene.

Watchmen ha tenuto nei grandi schermi IMAX, ma non è andata altrettanto bene all'estero: anche qui una caratteristica normale per i film di supereroi, ma vedremo che il risultato internazionale può comunque essere fondamentale per il pareggio economico di questa pellicola. I costi di produzione e marketing sembrano attestarsi sui 150 milioni di dollari, infatti. E l'accordo con la Fox dopo la causa legale sui diritti impone alla Warner Bros di sborsare una percentuale dell' 8,5% sugli incassi, senza contare che la distribuzione internazionale è appannaggio della Paramount che ha partecipato al finanziamento del film.

I dati al 19 marzo indicano l'incasso domestico giunto a 91 milioni e quello internazionale a 49, per un totale di 140 milioni di dollari, si può dire quindi che "ci siamo quasi" ma gli accordi che abbiamo visto prima potrebbero spostare il break even ancora più in là per la Warner, anche se la cifra di 150 milioni è vicina. Poiché vi saranno a breve altre fonti di incassi (la commercializzazione di gadget e DVD, il noleggio ecc...) il timore che Watchmen si riveli un disastro è superato, resta però la domanda: perché non ha avuto il successo sperato?

Tra le risposte possibili: il rating R ha tenuto fuori parte del pubblico più giovane, che è proprio quello che si appassiona agli eroi dei fumetti (e che deve costringere i genitori ad accompagnarlo a vedere questo film, se vuole l'accesso al cinema); il film inoltre parla di supereroi dai nomi sconosciuti al grande pubblico e quindi ha minore presa sui non appassionati.

Anche fra gli attori mancano nomi di richiamo; a peggiorare le cose può contribuire l'insoddisfazione e la polemica inevitabile sulla trasposizione più o meno fedele del fumetto, fattori che possono aver allontanato parte degli appassionati. Infine, può aver allontanato il pubblico la notevole lunghezza del film e, assai semplicemente, la recessione economica.

Comunque sia, dopo tanto clamore alla Warner Bros resterà probabilmente più la sensazione di uno scampato pericolo che quella di un investimento azzeccato.