La collana Ithilien ospita in questi giorni altri due autori che cercano di farsi luce nella narrativa fantasy.

Di seguito diamo spazio al lavoro di due autori: Roberto Zola Esposto con il romanzo L’Oonder e Mario De Martino che ci propone il romanzo L’erede. La spada del re.

Ecco i dati dei due volumi:

- Roberto Zola Esposto – L’Oonder

Roberto Zola Esposto, ha conseguito il Diploma alla scuola alberghiera e vive  a Frugarolo in provincia di Alessandria.

Legge solitamente romanzi fantasy, ma non disdegna anche altri generi.

Ha scritto il romanzo L'Oonder perchè voleva mettere su carta una serie di storie che da ragazzo aveva creato, l’ispirazione e la voglia di scrivere era nata dopo aver letto i romanzi di Tolkien.

L'Oonder è la sua prima pubblicazione.

Un brano del romanzo:

.... Adirato era il termine più corretto per descrivere lo stato d’animo con cui decisi di partire.

All’apparenza poteva essere stato un grave errore decidere di andarmene da solo senza la dovuta scorta di guardie del corpo.

La rabbia in quel momento toglieva lucidità alla mia mente e la decisione che presi fu quella di affrettare i tempi precipitandomi con la mia reale sembianza dal villaggio del capo dei Niblog.

Ovviamente, feci molta attenzione a non farmi vedere da nessuno, cosa assai semplice dal momento che dalle mie stanze vi era un passaggio segreto che portava direttamente alle prigioni. In quelle segrete dalla stanza adibita a piccolo deposito per oggetti lasciati nel dimenticatoio, vi era un sentiero sotterraneo che conduceva direttamente nella tana del Dio conosciuto come Boorz il Dacor.

Trasformato in Dacor, mi lanciai in picchiata dall’apertura di quella maestosa grotta, irraggiungibile se non si sapeva volare.

Dispiegai le ali e in quel momento, sentendo di nuovo sul muso l’ebbrezza dell’aria, mi sembrava di rivivere ancora i ricordi del passato. Da diverso tempo non usavo le mie sembianze di Dacor ma era indispensabile farlo se volevo che il mio piano continuasse a funzionare.....

la "quarta"

L'oscurità era ovunque, ma non era uguale a quella che ricorre nell'immaginario comune, era buio totale, con il nulla, tenebroso ed oscuro che circonda e avvolge.

Rendeva inerte tutti  i sensi eccetto uno e grazie a questo era in grado di percepire diversi suoni; a volte più chiaramente, a volte meno perché confusamente sovrapposti l'uno all'altro.

- Mario De Martino – L’erede, La spada del re

L'autore e' giovanissimo e frequenta attualmente il terzo anno di Liceo

Scientifico. Vive a Portici.

Da tempo appassionato di  fantasy, ha scritto il presente romanzo quasi per gioco volendo mettersi alla prova e scrivere un testo di genere "fantasy classico" dove poteva gestire una trama da lui inventata. Dichiara che per lui scrivere fantasy è un po' come sognare e non c'è niente di meglio di un mondo nuovo per ritrovare se stessi.

L'erede, la spada del Re è la sua prima pubblicazione.

Un brano del romanzo:

....C‘era qualcosa di strano nell’aria quella sera. Il sole volgeva al tramonto e uno stormo di uccelli si era alzato in volo e si dirigeva verso ovest, controvento.

Sindah alzò il capo, destandosi per un istante dalle sue fantasticherie mentali e si volse verso il sole che lentamente calava all’orizzonte. Si sentì accarezzare il volto da una brezza leggera e per un istante gli parve d’avvertire in lontananza il gracchiare dei corvi.

Volse lo sguardo nella direzione del suono, sicché poté osservare che quelli erano davvero dei corvi, uccelli che si allontanavano confusamente dalla sua visuale.

Il ragazzo si strinse nelle spalle. Dalle sue parti l’avvistare dei corvi al tramonto era ritenuto un presagio di sventura. Sindah non credeva nelle dicerie popolari: per lui quell’evento era riconducibile all’aver osservato semplici uccelli in volo nella sera e basta; sta di fatto che l’osservare quelli lo aveva improvvisamente richiamato alla realtà. In effetti, si era fatto tardi e suo nonno, Argha, lo aspettava per la cena......

la "quarta":

L'uomo restava fermo ad osservare le legioni in marcia verso la fortezza, gettando sguardi furtivi anche alle sue spalle, come per constatare che tutti stessero arrivando. Un altro al suo seguito, suono' il grosso corno che portava appeso alla cintola, richiamando l'attenzione dei soldati. La

marcia si arresto' improvvisamente e tutti volsero lo sguardo nella direzione dell'uomo.

Roberto Zola Esposto, L’Oonder (2009)

Runde Taarn edizioni, collana Ithilien 8, pagg. 212, euro 12,00

ISBN 978-88-6120-084-5

Mario De Martino, L’erede. La spada del re (2009)

Runde Taarn edizioni, collana Ithilien 7, pagg. 104, euro 12,00

ISBN 978-88-6120-087-6