Con Il lago dei quattro vulcani, primo romanzo della saga Vanity Ves, Martino Ferro esordisce nella narrativa per ragazzi.

Nato a Firenze nel 1974, Martino ha già una buona esperienza e ha dimostrato un notevole eclettismo nelle sue passate esperienze. Il suo esordio letterario è del 2006 con il romanzo Il primo che sorride, già vincitore della XVIII edizione del Premio Calvino, un premio assegnato agli esordienti o alle opere inedite. È invece del 2010 La ventunesima donna, storia di una relazione amorosa che si sviluppa nel tempo e che, proprio per mostrare le varie fasi di un amore, è trattata con impostazioni molto diverse da un capitolo all'altro passando dal diario agli sms, dalle lettere agli articoli e così via.

Un amalgama di elementi che dimostra una notevole capacità nel tenere insieme cose apparentemente lontane, oltre che quella di variare fra un registro e l'altro. Ed è una combinazione di elementi diversi anche la raccolta C'era una svolta, ispirata alle fiabe classiche e pubblicata dalla casa editrice Edizioni Ambiente nella sua collana di ecomafia. Del resto se le fiabe classiche con la loro rappresentazione di problemi quotidiani quali la miseria o la gelosia toccavano nel profondo chi le ascoltava, le sue fiabe moderne sono incentrate su temi attuali come mafia, nucleare, omosessualità, acqua, immigrazione o precariato. Il tutto trattato con leggerezza e usando un linguaggio comprensibile dal colto come dall'ignorante, dal vecchio come dal bambino, senza dimenticare quel pizzico di magia che si cela nella nostra realtà.

La scrittura di Ferro non è limitata alla sola narrativa, visto che ha lavorato anche come sceneggiatore e autore per il cinema, il teatro, la radio e la televisione. Fra l'altro è uno degli autori del programma di Mtv I soliti idioti. Attività molto diverse fra loro, visto che nella narrativa può seguire i suoi ritmi e dedicarsi alla ricerca personale di quel che finirà sulla carta mentre come sceneggiatore deve rispettare le scadenze e adeguarsi e confrontarsi con il lavoro di altri.

Ora è arrivato il debutto nella narrativa per giovani lettori con una storia che mescola l'avventura e la magia con l'archeologia e i miti del passato.

La quarta di copertina:

Ilaria, Iki, Yakelin, Katù e Allison sono cinque ragazze, tra gli otto e i quattordici anni, che fino a poco tempo fa non si conoscevano e, per la verità, nemmeno avrebbero voluto conoscersi: sono diversissime e non si piacciono neanche molto. Vivono tutte in Italia, a parte Allison che è in visita turistica, ma provengono dai cinque continenti del nostro pianeta.

È nonna Adelina che le chiama a raccolta: solo delle ragazze come loro possono attraversare le Porte Alchemiche, i magici passaggi che consentono di spostarsi in tempo reale nei luoghi più diversi del mondo. Con uno stratagemma, la nonna riesce a farle passare per la Porta che si trova nei giardini di Piazza Vittorio a Roma.

I guardiani, due unicorni, consentono loro il passaggio fino alla prima tappa: il misterioso Marocco.

Da lì le ragazze dovranno partire alla ricerca del potente e malefico Carboni...

Martino Ferro, Il lago dei quattro vulcani. Vanity Ves

Giunti Junior – Pag. 253 – 9,90 €

ISBN 9788809778078.