La Disney torna all'animazione in 2D e lo fa con uno dei suoi personaggi più conosciuti, amati e... commercializzati in tutto il mondo: Winnie the Pooh, l'orsetto golosissimo di miele, buono di cuore e con la testa piena di segatura.

Il film è atteso per il 2011, a sei anni dall'uscita dell'ultimo lungometraggio con protagonisti gli abitanti del Bosco dei Cento acri, Winnie the Pooh e gli efelanti.

Allo stato attuale della lavorazione non ci sono maggiori dettagli sulla sceneggiatura, è ancora presto per sapere se questa nuova avventura su grande schermo sarà basata su uno dei racconti di A.A. Milne, che ha creato Pooh negli anni 20 del '900, o se invece sarà basato su una storia originale.

Nato in Scozia nel 1882, Alan Alexander Milne, giornalista e autore eclettico la cui produzione spazia dal romanzo, al teatro, al saggio e alla poesia, deve la sua fama mondiale alle due antologie di racconti, dal titolo Winnie Puh e La strada di Puh (The House at Pooh Corner), pubblicati tra il 1926 e il 1928.

I racconti non sono altro che la trascrizione delle storie che l'autore inventava per il figlio Christopher Robin e che hanno per protagonista lo stesso bimbo e  i suoi inseparabili pupazzi di pezza: un orsetto, una tigre, un canguro, un asinello e un maialino.

Curiosità

Per il nome Winnie, Christopher Robin si ispirò a un orso canadese dello zoo di Londra, utilizzato come mascotte durante la Prima Guerra Mondiale.

I giocattoli originali di Christopher Robin sono conservati in una teca di vetro al Donnell Library Center di New York. 

I volumi vennero originariamente illustrati da E. H. Shepard, che per le forme rotonde dell'orso pasticcione si ispirò a Growler, l'orso di pezza del figlio. Originariamente, Winnie the Pooh non indossava l'ormai nota e familiare maglietta rossa. Questa venne aggiunta solo nel 1932.

Nel 1953 la vedova di Shepard vendette i diritti per lo sfruttamento del personaggio creato dal marito alla Disney. Si calcola che ora gli introiti derivanti da tutto il merchandising siano superiori a quelli di Topolino, Minnie, Paperino, Pippo e Pluto sommati.