Rob Stevens autore del divertente La rotta dell’isola dimenticata (The Mapmaker’s Monsters – Beware the Buffalogre!, 2009) svolge due lavori: di giorno è un pilota di aerei civili, mentre la sera e nelle pause tra un volo e l’altro si diletta a scrivere, questo è il suo romanzo d’esordio che ha avuto successo in Inghilterra ed è stato nominato per il Waterstone's Children's Book Prize 2009.

Il protagonista è un dodicenne, Eric Bailey che corona il suo sogno imbarcandosi di nascosto su di una nave, dove già si trova suo zio Walter. La nave al comando di un pomposo e un poco stupido capitano parte alla ricerca di nuove terre inesplorate e infatti si avvicina presso un’isola su cui sbarcano per esplorarla il ragazzo e suo zio e altri marinai.

Scambiata in un primo momento per un paradiso, poco dopo l’isola si rivela abitata da animali da incubo, lo zio viene catturato da feroci “bisonorchi”  che cercano di divorarlo e il ragazzo avrà a che fare con animali parlanti, maialini volanti e molto altro.

Tutto questo guazzabuglio di animali e piante strane era nato per merito o colpa di una ghianda magica che realizzava il desiderio di chi la trovava.

Eric riuscirà a liberare lo zio e trovando la ghianda magica farà tornare la pace su tutti gli abitanti, bestie, persone e piante.

Un brano:

Pigaso fu il primo a imbattersi nei Bisonorchi... Fu come schiantarsi contro un muro di mattoni peloso, così cadde a terra tramortito. Snowdon era troppo vicino per fermarsi e seguì l'amico. Eric scivolò sulla ghiaia e andò a sbattergli contro. Selvaggio fece un volo in aria e atterrò sulla pancia con un tonfo.

I Bisonorchi si strinsero attor­no a loro. Snowdon, Pigaso ed Eric si misero spalla a spalla, tenendo d'occhio i mostri che li circondavano. Le bestie sbuffavano e sbava­vano, gli occhi infocati. Alcuni tirarono la testa indietro per emettere un urlo stridulo che faceva accapponare la pelle.

-Che facciamo adesso? - mor­morò Eric. Aveva la bocca così secca che quasi non riusciva a parlare.

- Penso che sia arrivato il mo­mento di sguainare le armi -disse Snowdon.

L’autore:

Rob Stevens, ha trentanove anni, è nato a Camberley, la madre maestra elementare e il padre controllore di volo. E’ un pilota d’aerei per un’importante compagnia inglese, scrive per lo più nelle stanze d'albergo di mezzo mondo. Vive sulla costa del Dorset, in Inghilterra, con la moglie e i due figli piccoli.

La “quarta”:

Siamo alla fine del XV secolo. Eric Bailey ha un sogno: diventare un cartografo. Ecco perché ha seguito suo zio Walter sul veliero dell’ammiraglio Rupert Lilywhite, salpato in cerca di terre inesplorate. Un’isola dimenticata dalle mappe farebbe proprio al caso suo in effetti... Peccato che quella su cui Eric e lo zio approdano sia popolata da maiali volanti, sirene dalle mani palmate, topi dalla lingua lunga, colossali orsi armati di spada! È possibile che un ragazzino, per quanto coraggioso, aiutato dalla più sconclusionata combriccola immaginabile, riesca a riportare la pace sull’isola, avere la meglio sui mostri che vogliono mangiarsi suo zio e tornare a casa?

Rob Stevens, La rotta dell’isola dimenticata (The Mapmaker’s Monsters – Beware the Buffalogre!, 2009)

Traduzione Chiara Mensa, Edizioni Piemme, collana Piemme Junior, pagg. 328, euro 15,50

ISBN 978-88-566-0015-5